Sin da quando si sono cominciate a vedere le prime immagini di Antichrist, e faccio riferimento allo stupendo fotogramma in cui i due fanno l'amore sotto l'albero, con le mani che escono dalle radici, sapevo che quel film, inevitabilmente, sarebbe stato il meglio di cannes. E ora che l'ho visto, ne rimango ancora più convinto.
Immagini di una bellezza ineguagliabile, simbolismi colti, interpretazioni da standing ovation, una regia magniloquente. Perfettamente in linea con i suoi film precedenti, da Dancer in the dark a Dogville, Antichrist è un film di ineguagliabile bellezza e spessore, ma che inevitabilmente, e come è giusto che sia, si presta ad essere amato dai soli ed unici ammiratori di Von Trier, o comunque da un pubblico che non abbia i paraocchi e che si scandalizzi di fronte a scene di mutilazione ( a mio parere assolutamente necessarie e in linea con lo sviluppo narrativo).
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