The Brutalist |
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Un film di Brady Corbet.
Con Adrien Brody, Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn.
continua»
Drammatico,
durata 215 min.
- Gran Bretagna 2024.
- Universal Pictures
uscita giovedì 6 febbraio 2025.
MYMONETRO
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Un'epitome del '900 e dei suoi drammidi francesca meneghettiFeedback: 8216 | altri commenti e recensioni di francesca meneghetti |
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venerdì 14 febbraio 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tre ore e mezza di film sono di per s? un deterrente: se non si ? pi? giovani, si corre il rischio di alzarsi dalla poltrona anchilosati, o di non alzarsi affatto. Erano tutti necessari i 215 minuti di proiezione (intervallati da 15 minuti di pausa)? Forse proprio tutti no. Alcune sequenze, come quelle tra le Alpi apuane, potevano essere sveltite, e altre ancora. Ma non ? questo il punto: alla fine il film si regge perch? coinvolge, facendo perno sul mestiere di uno straordinario Adrien Brody, insuperabile nell?esprimere sentimenti come dolore, disperazione, rabbia. ? lui a interpretare il protagonista, L?szl? T?th affermato architetto di Budapest, proveniente dalla scuola del Bauhaus. Una figura di fantasia, perch? l?unico omonimo nella realt? ? un geologo australiano che prese a martellate la Piet? di Michelangelo nel 1972 (elemento in comune con Laszlo: l?attrazione per il marmo di Carrara). Il personaggio creato dal regista Brady Corbett ? un ebreo, riuscito a scampare al campo di concentramento di Buchenwald, mentre sua moglie era finita a Dacau. Ma ? viva: lo scopre il lettore, prima del protagonista, grazie all?artificio di far scorrere il testo di una sua lettera mentre Laszlo ? imbarcato e diretto negli States. La classica immagine della statua della libert? che appare alla fine del viaggio ? per? ruotata, quasi ad ammonire che l?America non ? esattamente la terra promessa. Il percorso di Laszlo ? lungo e complesso: forse non ha nemmeno senso raccontarlo nei dettagli. Si pu? dire che lui ? emblema di un?Europa ferita e divisa dal nazifascismo, ma ricca di cultura, di progetti visionari, mentre il suo ?antagonista?, il mecenate Van Buren (che a volte sembra alleato e protettore) rappresenta una nazione ricca, che aspira alla cultura, ma ha sempre la mano in tasca a controllare il portafoglio. Un?America wasp, che diffida degli stranieri e degli ebrei, come dei neri, visto che un amico fidato di Laszlo ? un umo di colore. (qui il regista si adegua al politically correct imperante a Hollywood: ma ? anche vero che pu? diventare ossessivo cercare gli allineamenti, veri o presunti, alle sue regole).
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giovedì 6 febbraio 2025 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 9 sale cinematografiche: |