Una viaggiatrice a Seoul |
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Un film di Hong Sang-soo.
Con Isabelle Huppert, Lee Hye-yeong, Kwon Hae-Hyo, Yunhee Cho.
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Titolo originale Yeohaengjaui Pilyo.
Drammatico,
durata 90 min.
- Corea del sud 2024.
- Filmclub Distribuzione
uscita giovedì 13 febbraio 2025.
MYMONETRO
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Un film sfuggentedi francesca meneghettiFeedback: 8316 | altri commenti e recensioni di francesca meneghetti |
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martedì 19 agosto 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film che nel titolo contiene un toponimo lontano, almeno nella versione italiana (ma il titolo originale, coreano, risulta intraducibile: Yeohaeng Maui Pilyo), ? una promessa di esotismo, di full immersion in una dimensione ambientale-socio-culturale diversa dalla nostra. Ma questa Seul, nel film di Hong Sang-soo, ? sfuggente: vengono colti degli angoli verdi (anzi, il verde, colore del golfino della protagonista e del nastro adesivo con cui avvolge la sua penna, sembra assumere una valenza simbolica), dei brevi squarci urbani, e poi interni, per altro affatto folkloristici e non troppo lontani dai modelli occidentali. Sfuggenti sono anche protagonisti e vicenda. Iris, interpretata da Isabelle Huppert, ? una donna francese che, pur non avendo abilitazioni n? competenze specifiche, si ingegna a insegnare francese (la Corea fu sotto il dominio della Francia) con un metodo sperimentale. Infatti, attraverso un colloquio in inglese, cerca di estrapolare delle emozioni dalle discenti (una ragazza e una donna, entrambe appassionate di musica): ci? che provano suonando il piano o la chitarra. Poi fissa su una scheda la traduzione e invita a ripetere. Cerca insomma di fare in modo che la lingua diventi un veicolo di comunicazioni prive di scopi pratici o utilitari, ma semmai uno strumento di conoscenza interiore. L?idea ? interessante e originale, anche se si sviluppa attorno a dialoghi molto lenti per i nostri standard, e anche ripetitivi. Ma chi ? Iris? E che cosa ci fa in Corea, senza arte n? parte? Il regista non lo dice. Sappiamo che vive, in amicizia, con un ragazzo che potrebbe essere suo figlio, vivendo allegramente di solo pane e insalata (e abbondante vino di riso). La loro relazione sembra interrompere per l?irruzione, nell?appartamento del ragazzo, della madre, una madre che ? stata lontana, gli fa i conti in tasca, lo tartassa a proposito della relazione con Iris, lo consola con del cibo tradizionale. Ma non pare averla vinta. Iris viene ritrovata nei paraggi della panchina dove ? stata scoperta a suonare il flauto. Il futuro ? indefinito. Un film controcorrente, per ritmo, per temi e per la deliberata assenza di motivi che fanno leva su bassi istinti de pubblico. Pu? piacere come no, ma ha il suo perch
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