Capelli biondi, occhi azzurri, un gran sorriso, una gaia disinvoltura e una fortissima sensibilità: queste sono le caratteristiche principali che hanno fatto di Joan Blondell una delle attrici più apprezzate dal pubblico americano. Figlia d'arte comincia a recitare piccolissima nel vaudeville, per poi formare all'età di diciassette anni una propria compagnia teatrale. Bella, alta e spigliata, viene chiamata a far parte delle "Ziegfeld Follies"; il grandissimo successo arriva quando debutta a Broadway in una fortunata serie di commedie musicali. Mentre sta recitando in teatro con James Cagney, viene chiamata dalla Warner Brothers, che la fa debuttare nel film Sinner's Holyday (1930). Il film ottiene un grande successo, così Joan Blondell viene affiancata dallo Studio a James Cagney in una fortunata serie di "gangster-movies", come The Public Enemy (Nemico pubblico, 1931) di William A. Wellman, e Blonde Crazy (La bionda e l'avventuriero, 1931) di Roy Del Ruth, nei quali l'affascinante attrice dimostra tutto il suo notevole temperamento interpretativo. Seguiranno altri film, come lo sfavillante musical Gold Diggers of 1933 (La danza delle luci, 1933), nel quale comincia il suo sodalizio artistico e sentimentale con l'attore e ballerino Dick Powell. I due si sposano, ma il matrimonio non durerà più di dieci anni. Scaduto il contratto con la Warner, la carriera cinematografica di Joan Blondell sembra subire un forte rallentamento. Ma eccola che nel 1951 ottiene una nomination all'Academy Award per la toccante interpretazione del film The Blue Veil (Più forte dell'amore) di Curtis Bernhardt. Negli anni Cinquanta e Sessanta, oltre a prender parte a diverse serie televisive di grande successo, l'attrice fornisce sullo schermo una serie di stupende interpretazioni, sia nel genere brillante (Desk Set, La segretaria quasi privata, 1957) che in quello più serio (The Cincinnati Kid, Cincinnati Kid, 1965, con Edward G. Robinson). Degna di nota infine, la sua partecipazione all'intenso dramma Opening Nught (La sera della prima, 1977) di John Cassavetes, che le vale una nomination all'Academy Award come migliore attrice non protagonista. Un'orribile leucemia farà chiudere per sempre quei fantastici occhioni azzurri il giorno di Natale del 1979.