Giornalista, esordì nel mondo del cinema nel 1929, scrivendo il soggetto e collaborando alla sceneggiatura di Sole Alessandro Blasetti). Nel decennio 1930-40 fu molto attivo, sia come soggettista sia come sceneggiatore, passando quindi alla regia nel 1938 con Pietro Micca. Antifascista, perseguitato dal fascismo, poté riprendere una regolare e proficua attività cinematogtafica nel dopoguerra, realizzando nel 1946 Il sole sorge ancora , un forte seppur discontinuo dramma sulla Resistenza, che rimane la sua opera più sincera, compiuta e interessante. Tra i film ch'egli diresse in seguito, una segnalazione merita I fuorilegge (1950), un attento studio del fenomeno del banditismo siciliano, basato sulle gesta del bandito Giuliano. Regista di non eccezionali qualità narrative, Vergano ha rappresentato tuttavia un momento particolarmente significativo nel periodo di formazione del nuovo cinema italiano postbellico. I suoi film, frutto di un cosciente artigianato, rimangono testimonianze di un impegno morale, politico e culturale di rara coerenza.