Doron fa parte di un'unità speciale israeliana, ma dopo aver compiuto un'importante missione si è ritirato a curare le sue vigne. Quando, 18 mesi dopo, viene a sapere che il terrorista di Hamas che credeva di aver ucciso è in realtà ancora in vita, decide di tornare in attività. Le cose prendono però subito una piega tragica, perché non solo l'azione non dà i frutti sperati ma finisce per far perdere la vita a un giovane parente del terrorista, scatenando così il desiderio di vendetta nella sua giovane sposa.

In Israele la gente non conosce bene l'altra parte. A dieci minuti da Tel Aviv c'è una città palestinese, ma nessuno ci pensa neppure. Non ne vogliono parlare. Volevamo che la nostra serie mostrasse a tutti cosa sta succedendo lì e che non tutto quello che fanno gli israeliani è buono, così come non tutto quello che fanno gli arabi è cattivo. Speriamo che umanizzare le due parti abbia un effetto positivo.

Autore (insieme ad Avi Issacharoff) e attore protagonista di Fauda, che in arabo significa "caos", è Lior Raz che incarna un uomo su cui le missioni speciali lasciano un profondo segno psicologico, tanto da renderlo quasi dipendente dall'adrenalina e ossessionato. Una caratteristica che i suoi superiori usano per manipolarlo, mentre dall'altra parte è la vedova di un ragazzo che lui ha ucciso a voler diventare una kamikaze, in parte contro il volere della sua comunità. Se la produzione delle scene d'azione lascia a desiderare, nel dramma umano e politico Fauda gioca invece le sue carte migliori, che ne hanno fatto un successo internazionale. Tanto che Netflix ha recentemente commissionato alla coppia di autori due nuove serie, questa volta con mezzi americani, nel mentre Fauda continuerà l'anno prossimo con la seconda stagione.