Giorni perduti

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Un film di Billy Wilder. Con Howard Da Silva, Ray Milland, Jane Wyman, Frank Faylen, Doris Dowling.
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Titolo originale The Lost Weekend. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 101 min. - USA 1945. MYMONETRO Giorni perduti * * * * - valutazione media: 4,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
samanta domenica 2 agosto 2020
l''abisso dell''alcolizzato Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Billy Wilder è stao uno dei più grandi registi di Holllywood (2 Oscar per la regia e 3 per la sceneggiatura) per Giorni Perduti ricevette 2 Oscar (regia e sceneggiatura,) aveva la capacità di passare con disinvoltura da film drammatici (L'asso nella manica, Viale del Tramonto) a commedie (Sabrina, A qualcuno piace caldo, L'appartamento, Prima pagina) .
Questo film per la prima volta affronta in modo tragico il degrado di un alcolizzato. Don (Ray Milland: Oscar come migliore attore proprio con questo film, innumerevoli film tra cui Delitto Perfetto di Hitchcock con Grace Kelly) è uno scrittore fallito: grandi speranze all'inizio per qualche breve racconto pubblicato e poi nulla, non riuscendo a scrivere un romanzo e da 6 anni (ora ne ha 36), è un alcolizato, vive in un alloggio le cui spese (affitto, persona di servizio) sono pagate dal fratello Philipp che ha cercato, inutilmente di salvarlo dal suo degrado, spargendo la voce nei bar e negozi del vicinato di non dargli whisky e lesinandogli i soldi, Don con furbizia trova gli espedienti, mente spudoratamente e si ubriaca in continuazione. [+]

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emanuelemarchetto sabato 18 marzo 2017
l'alcolismo non fa più ridere Valutazione 5 stelle su cinque
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Uno scrittore deluso vive il problema dell'alcolismo e, nonostante l'aiuto della fedele fidanzata e del fratello, percorre il cammino della dipendenza fino all'ultimo stadio della degradazione, deciso ormai a farla finita.
Premiato al primo festival di Cannes (nel 1946), oltre che agli Oscar, uno dei tanti capolavori girati da Billy Wilder. Il film tratta il tema dell'alcolismo con estrema crudezza, tenendo conto che in quel periodo il personaggio dell'ubriacone era confinato a macchietta comica. [+]

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il befe giovedì 5 febbraio 2015
ce ne fossero Valutazione 5 stelle su cinque
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che dramma

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stefania campagnuolo sabato 31 marzo 2012
risposta alla domanda Valutazione 0 stelle su cinque
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Sì, è consigliabile stefania C

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paolo bisi venerdì 7 ottobre 2011
il weekend perduto Valutazione 4 stelle su cinque
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Trentenne scrittore ormai senza alcuna speranza, si rifugia nell'alcool, che diventa presto la sua unica ragione di vita. Arriva addirittura a scacciare il fratello che lo mantiene e la fidanzata Helen. Il primo lo abbandona, mentre la seconda non perde mai la speranza di salvarlo. Girato prevalentemente in studio, fatta eccezione per qualche immagine di una New York mai così povera e triste, è uno dei migliori film controcorrente mai uscito da Hollywood. Billy Wilder dimostra di essere maestro non solo della commedia, ma anche del dramma: la figura dell'ubriacone, vista fino a quel tempo semplicemente come qualcosa di divertente, di aiuto per intrattenere il pubblico, assume un ruolo mai così complicato e disperato, affrontando come nessun altro film il tema, sempre attuale, dell'alcolismo. [+]

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riccardo-87 martedì 24 maggio 2011
gli abissi della bottiglia Valutazione 5 stelle su cinque
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Billy wilder descrive la tragedia di Don Birman, uno scrittore senza idee (Ray Milland, meritatamente premiato con l’oscar), preda dell’alcol e in balia del romanzo che non riesce a scrivere (“la bottiglia”). Il film narra l’autodistruzione inevitabile a cui va in incontro chi percorre la strada del bicchiere, da cui non si esce con un semplice atto di volontà, come troppo spesso viene sostenuto, ma solo tramite gli affetti: sarà infatti solo l’amore di Helen, la quale, a differenza del fratello di lui, non abbandona mai la speranza di salvarlo, che riuscirà a strappare  Birman al suo orrendo destino. Milland appare nel film costantemente stretto in una morsa spietata: da un lato l’amore per Helen si trasforma in vergogna per la sua debolezza, dall’altro il desiderio irresistibile di bere un altro bicchiere, di consumare un’altra bottiglia, sino alla morte. [+]

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il cinefilo giovedì 28 ottobre 2010
affresco di un autodistruzione Valutazione 4 stelle su cinque
67%
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TRAMA:Uno scrittore fallito sprofonda nell'alcolismo con tutti i danni che ne conseguono...COMMENTO:Il maestro della commedia Billy Wilder ha dimostrato una bravura mostruosa anche per quanto riguarda il cinema drammatico(con altre opere,oltre a questa,come L'ASSO NELLA MANICA e VIALE DEL TRAMONTO)affrontando,a volte,anche tematiche"controcorrente"per l'epoca in cui sono usciti nelle sale cinematografiche.
GIORNI PERDUTI affronta il tema dell'alcolismo(il regista ha tratto il film da un romanzo di Charles Jackson)con un grandissimo senso della drammaticità e una bella dimostrazione di realismo mentre Ray Milland(che interpreta il protagonista)offre una delle prove di bravura più alte della sua carriera. [+]

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luca scialò giovedì 19 agosto 2010
l'alcol e i suoi effetti Valutazione 3 stelle su cinque
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Don Birman è uno scrittore in crisi che non riesce a sfondare malgrado da giovanissimo sia stato una promessa. Affoga la sua crisi creativa nell'alcol, in modo esagerato e senza scampo, nonostante i tentativi di dissuaderlo del fratello e della compagna. Un weekend, mentre questi ultimi due partono per una breve vacanza, lui decide di trascorrerlo a casa e sfidare questo suo vizio che sembra irrinunciabile...
Trasposizione cinematografica di un romanzo di Charles Jackson, il film mette sotto i riflettori la storia di quanti sono prede dell'alcol, al punto da perdere gli affetti dei propri cari e sè stessi. A tratti calca un pò la mano, è moralista e patetico; ma il tutto fa parte dello sforzo di mettere in primo piano i potenziali rischi dell'alcol. [+]

[+] non è solo questo! (di pieroroma)
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tony71 martedì 13 ottobre 2009
the lost weekend Valutazione 4 stelle su cinque
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Una New York così realistica non si era mai vista prima. e un Ray Milland così in forma neanche. Bellissimo film

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carlo ormea domenica 10 febbraio 2008
film d'avanguardia su un tema delicato Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

Un film verità che merita di essere analizzato alla luce delle nuove conquiste nel campo dell'alcologia. Il film/dramma rappresenta con acutezza introspettiva e con sguardo sociologico, in modo efficace, la deriva provocata dall'abitudine a bere che si trasforma nel tempo in una vera e propria dipendenza. All'origine del malessere un disagio esistenziale non identificato che porta a fuggire nella bottiglia.

[+] denny è un malato (di exitplanetdust)
[+] avanguardia, poi... (di exitplanetdust)
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