| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Irlanda, Lussemburgo |
| Durata | 89 minuti |
| Regia di | David Merriman, Jim Sheridan |
| Attori | Vicky Krieps, Jim Sheridan, Aidan Gillen, Colm Meaney, Derek Carroll Claire Johnston Cauldwell, John Connors, Brendan Conroy, Denis Conway, Brian Doherty, Rachael Dowling, Dagmar Döring, Janet Grene, Steve Hartland, Tristan Heanue, Maja Juric, Barry John Kinsella, Kate O'Toole, Konstantin Rommelfangen. |
| MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 settembre 2025
Ispirato all'omicidio di Sophie Toscan du Plantier, il film immagina un processo mai avvenuto: tra i giurati emergono scontri tra dubbio e condanna.
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CONSIGLIATO N.D.
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Il film s’ispira al caso reale dell’omicidio della regista francese Sophie Toscan du Plantier e immagina un processo mai celebrato contro il presunto colpevole Eion Bailey. Al centro del racconto vi è la giurata numero 8 unica a rifiutarsi di aderire immediatamente al verdetto di colpevolezza, contrapposta al giurato numero 3, più istintivo e tormentato.
Premettiamo che il vero Ian Bailey (qui interpretato da un quasi del tutto muto ma perfettamente ambiguo Colm Maeney, convincente seppur nel poco minutaggio a sua disposizione) è venuto a mancare nel 2024, passando una vita o da ingiustamente braccato e vessato o da impunito carnefice. Nel film accade ovviamente lo stesso, specie perché Re-Creation è figlio di quel cinema che riflette se stesso e l'indecidi [...] Vai alla recensione »
Nel titolo c'è la chiave: Re-creation, dove nel ri-creare c'è l'essenza del true crime, con la ricostruzione del fatto in sé, del caso di cronaca in sé, che non può fare a meno di un atto narrativo incardinato sulla sua re-immaginazione. Il delitto al centro del film è vero: la vittima è la produttrice francese Sophie Toscan Du Plantier, avvenuto in Irlanda nel 1996.
Forse la lezione di sguardo che i recenti Giurato Numero 2, di Clint Eastwood e The Caine Mutiny Court-Martial, di William Friedkin hanno posto con la loro limpida classicità è davvero troppo improba per gli altri. O forse in un'epoca che sta ridiscutendo anche ai massimi livelli governativi gli assunti del vivere civile per come lo conoscevamo - c'è anche qui una linea di dialogo sulle fake news - [...] Vai alla recensione »