| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | Italia |
| Durata | 74 minuti |
| Regia di | Aurelio Grimaldi |
| Attori | Giuliana De Sio, Mehdi Lamsabhi, Alessio Vassallo, Leo Gullotta, Antonino Macaluso . |
| Uscita | giovedì 15 maggio 2025 |
| Tag | Da vedere 2025 |
| Distribuzione | Enjoy Movie |
| MYmonetro | 3,35 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 maggio 2025
Il film è liberamente ispirato a un reportage pubblicato su una rivista internazionale. In Italia al Box Office Raqmar ha incassato 2,9 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Hicham è un ragazzo del Marocco che vive in un villaggio ai margini di un deserto. Viene convinto da una mediatrice a trasferirsi a Genova dove potrà guadagnare somme per lui inimmaginabili. Giunto a destinazione scoprirà che l'ambiente familiare che gli è stato promesso non è altro che un'organizzazione condotta da due persone per fornire giovani prostituti a persone insospettabili e in grado di pagare cifre elevate.
Aurelio Grimaldi torna ad affrontare il tema della sessualità in un film di denuncia.
Se si pensa alla filmografia di Grimaldi si può osservare come il tema della sessualità lo abbia da sempre interessato e come anche sia stato in grado di esplorarlo da prospettive differenti. In questa occasione, prendendo spunto da un reportage internazionale, l'obiettivo della macchina da presa è puntato su un tipo di tratta forse meno appariscente perché finalizzata a un'utenza 'rispettabile' e che quindi non ha l'evidenza della prostituzione su strada o in luoghi malfamati.
Qui le vittime sono ben vestite, guadagnano molto se si fa il rapporto con l'economia dei Paesi di provenienza ma pochissimo rispetto a quello che incassano i loro sfruttatori. Grimaldi si avvale, per gestire la vicenda, delle ottime prestazioni dei suoi attori. Mehdi Lamsabhi è un Hicham che entra nelle fauci dei lupi con lo sguardo basso e un grande autocontrollo per poi progressivamente desiderare una vita 'altra'. Giuliana De Sio si carica addosso il ruolo della perfida maitresse capace di fare torte per i propri sottoposti così come di avere lampi di sguardo luciferino mentre Alessio Vassallo è Rodolfo, il braccio destro, l'organizzatore, colui sul volto del quale si leggono la violenza e la rapacità a stento trattenute.
C'è poi un Leo Gullotta abile come sempre nel tratteggiare il suo personaggio di industriale con famiglia interessato anche ai ragazzi. Il suo Augusto è un mix di generosità e di razzismo non sempre latente, capace però non solo di pagare ma anche di aiutare se necessario. È grazie a questo parterre di qualità che la denuncia arriva diretta al bersaglio mostrando un aspetto meno noto ma non per questo meno doloroso della nostra società. Una realtà contro la quale si fa troppo poco o forse addirittura nulla.
Volete vedere un film italiano fuori dalle solite logiche, duro, scomodo e onesto, di un regista endemicamente sottovalutato, distribuito in poche sale? Allora cercate Raqmar di Aurelio Grimaldi, al cinema dal 15 maggio distribuito da Enjoy Movies. In realtà Grimaldi è uno che ha sempre osato, magari non ottenendo risultati "perfetti" ma col coraggio di alzare l'asticella: basti pensare agli erotici [...] Vai alla recensione »
Raqmar è un villaggio arabo-berbero nel deserto del Sahara ed è il centro di reclutamento di giovani ragazzi condotti in Italia, esattamente a Genova, avviati alla prostituzione maschile d'elité, per uomini e donne d'affari, politici, esponenti dell'alta borghesia con la doppia vita. I clienti sono disposti a pagare cospicue somme e ricevere compagnia da giovani istruiti e indottrinati alle buone maniere. [...] Vai alla recensione »
In un mondo che ha trasformato l'indipendenza in un genere se non proprio in un brand, è necessario stare dalla parte di un autore come Aurelio Grimaldi, uno che indipendente lo è per davvero e non per posa. Perché non si tratta solo di difendere chi lavora con un budget contenuto o addirittura minimo, ma di confrontarsi con una questione schiettamente politica: Grimaldi fa parte della nobile schiatta [...] Vai alla recensione »
Purtroppo titolo e manifesto sono fuorvianti, perché rimandano a un filone che ha avuto in Io, Capitano di Matteo Garrone il suo film più riuscito. Raqmar è un villaggio nel deserto marocchino, la fotografia rimanda subito ad un immigrato africano in attesa di salire su un barcone, destinazione Italia. Invece è tutta un'altra storia. Il regista siciliano Aurelio Grimaldi, classe 1957, torna con un [...] Vai alla recensione »
Hicham, giovane marocchino prelevato dal villaggio di Raqmar, assieme ad altri compagni, fa ora il "ragazzo di vita" a Genova, grazie all'organizzazione sofisticata di madame Le Fleur (Giuliana De Sio, bravissima). Quando un cliente, l'industriale Augusto (Leo Gullotta, straordinario), lo invita a Roma, Hicham tenterà di fuggire dalla lucida schiavitù dorata.