| Titolo originale | Moon le Panda |
| Anno | 2025 |
| Genere | Avventura, Commedia, Family, |
| Produzione | Francia |
| Durata | 100 minuti |
| Regia di | Gilles de Maistre |
| Attori | Noé Liu Martane, Sylvia Chang, Ye Liu, Nina Liu Martane, Alexandra Lamy . |
| Uscita | giovedì 17 aprile 2025 |
| Distribuzione | 01 Distribution |
| MYmonetro | 2,11 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 16 aprile 2025
In Cina, il dodicenne Tian viene mandato con la sorella a stare con la nonna sulle montagne del Sichuan. Lì, fa un incontro sorprendente con Moon, un cucciolo di panda. In Italia al Box Office Moon - Il Panda ha incassato 810 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Tian non è il figlio che suo padre vorrebbe. A differenza di sua sorella Liya, virtuosa a scuola e nella danza col ventaglio, Tien è l'ultimo della sua classe per rendimento, non ha amici e passa il suo tempo attaccato alla consolle dei videogiochi. Come se non bastasse, sua madre e suo padre (Liu Ye) si vedono poco e male, litigano spesso e non vanno d'accordo sull'educazione dei figli. L'unica figura di riferimento, per il giovanissimo Tian, è la nonna, la quale sembra capirlo e sapere di cosa ha bisogno. Ed è proprio durante il periodo di vacanza che Tian e la sorella trascorrono nella casa di Nai Nai, immersa nelle foreste di bambù del Sichuan, che il bambino incontra per caso il suo primo e unico amico: un cucciolo di panda. Trattandosi di una specie protetta, Tian sa che non dovrebbe avvicinarsi, ma il desiderio di giocare con Moon (questo è il nome che gli ha dato) è più forte di tutto. Dapprima lo avvicina regalandogli del cibo, poi si premura di rassicurare mamma panda sulle sue buone intenzioni, e infine dedica le sue giornate a costruire scivoli e percorsi per il divertimento di Moon, dimenticando completamente i videogiochi e la tristezza.
Il contatto con la natura rimette le cose nella giusta prospettiva, ridimensionando i problemi quotidiani degli esseri umani e dando voce alla meraviglia di un mondo che non ruota solo attorno a loro, anche se spesso ce ne dimentichiamo.
Tutto è bene quel che finisce bene? Sfortunatamente sì,
nel senso che qualcosa ancora accade nel film di Gilles de Maistre - Moon è un segreto ma tale non
resta, i voti non migliorano, e la "rieducazione" di Tien passa in mano ai metodi coercitivi del
padre- ma niente che ci sorprenda o ci allarmi veramente. Il film sembra esaurire il suo discorso
molto rapidamente e non aggiungere altro o molto poco. Al quarto titolo di quella che è ormai è una
serie, se non un genere vero e proprio, l'impressione è che si sia cercata solo la variazione sul tema e
non un nuovo racconto o una nuova modalità dello stesso. Il fatto che il film sia rivolto ad un
pubblico infantile non giustifica, per esempio, il ricorso ai tanti clichés drammaturgici.
Probabilmente alla pigrizia in fase di ideazione sarà corrisposta una fatica in fase di realizzazione,
visti i tanti divieti che giustamente circondano la specie dei panda, ma anche in questo caso, pur non
esigendo da un film come questo un rispetto dei dettami baziniani del montaggio proibito, non ci si
può non sentire un po' traditi dalle evidenti discordanze tra campi e controcampi (girati
probabilmente in posti e momenti diversi) e in generale da una sensazione di preventiva
giustificazione del film sopra i mezzi. Eppure, come dei problemi tra i genitori ne fanno
ingiustamente le spese i figli, dell'ipersemplificazione narrativa del film e dei troppi luoghi comuni
ne fa le spese l'emozione, che in un prodotto come questo riveste invece un ruolo fondamentale. Il
panda continuerà ad essere uno degli animali più amati dai bambini, ma non sarà questo film a farne
una star del cinema.
Moon è un film tenerissimo e molto profondo, con immagini incredibili e tanti spunti di riflessione sull'educazione, l'amore per la natura, il rispetto per l'ambiente. Lo proporrò sicuramente ai miei alunni a scuola.
Speravo in una bella storia per bambini dei tanti che abbiamo visto con mio figlio, 7 anni. Inguardabile sotto ogni punto di vista. Senza trama, sceneggiatura inesistente, dialoghi a casaccio. Speravo almeno in fotografia e paesaggi. Il nulla. Mi chiedo cosa spinga qualcuno ad acquistare e distribuire prodotti simili.
Gilles de Maistre e signora hanno creato in pochi anni un vero e proprio genere cinematografico: quello dell'incontro tra un giovane o una giovane umana e un cucciolo animale. Dopo il lupo, il leone, il giaguaro nero, è ora la volta di "Moon il Panda" e di Tian Zhao, un ragazzino cinese che non se la cava bene a scuola; per questo fa arrabbiare il padre ed è causa di litigio tra i genitori.
Gilles de Maistre nel 2018 - Mia e il leone bianco - ha trovato la formula del successo e da allora non molla la presa. Uno o più animali, uno o più ragazzini, la natura selvaggia sullo sfondo, una storiella minima (rachitica, dai) foriera di Messaggio ecologista e il gioco è fatto. Un film via l'altro, tutti uguali, finché il pubblico compra il biglietto buon per lui.
A causa dello scarso rendimento scolastico, il dodicenne Tian viene mandato a vivere in campagna dalla nonna. Lontano dalla vita di città, fra le suggestive montagne cinesi, diventa segretamente amico di un cucciolo protetto di panda, dando inizio a un'avventura straordinaria che cambierà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia. L'idea di Moon il panda è nata durante il tour promozionale [...] Vai alla recensione »
Gilles de Maistre con Moon Il Panda torna a esplorare il rapporto di amicizia tra uomo e animale, fondato sulla fiducia e sul valore della vita reale. Ambientato nella foresta della regione del Sichuan, il film ha come protagonista Tian Zhao, un ragazzo di 12 anni appassionato di videogiochi, che usa come rifugio da un mondo in cui si sente solo, soprattutto a causa di un padre che pretende da lui [...] Vai alla recensione »
Dove lo avevo già visto? È la domanda che si farò lo spettatore di fronte all'ennesima regia di de Maistre, con il tema ricorrente di un ragazzo che deve salvare un animale a rischio estinzione. Questa volta, protagonista è un dodicenne cinese, con padre (stereotipato) severo e un panda. La natura sa ridimensionare i problemi degli uomini, ma non quelli strutturali del film.
Dopo l'enorme successo di Mia e il leone bianco, seguito poi da Il Lupo e Il Leone, Emma e il Giaguaro Nero, il regista Gilles de Maistre sceglie il panda come nuovo animale, spirito guida dell'essere umano. A causa del suo scarso rendimento scolastico, per punizione il dodicenne Tian non andrà al campo estivo dei videogiochi, ma insieme alla sorella trascirrerà le vacanze in campagna dalla nonna. [...] Vai alla recensione »
Si allarga il bestiario di Gilles de Maistre (Mia e il leone bianco, Il lupo e il leone, Emma e il giaguaro nero), regista francese che, dopo aver viaggiato in Sudafrica, in Canada e nella foresta amazzonica, approda ora nella regione del Sichuan, in Cina: qui il rapporto tra il timido Tian e un cucciolo di panda cambia la vita del solitario ragazzino e della sua famiglia.