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DRACULA ? L?AMORE PERDUTO. Gran ritorno del regista francese dopo un Dogman bello particolare. E con lui anche Caleb Landry Jones che dalle vesti queer passa nei panni di un melanconico e infranto Dracula.
XV secolo, Il principe Vlad Tepes di Valacchia e sua moglie Elisabeta vivono le loro giornate in un amore molto profondo rotto solo dai doveri di corte e da battaglie. Un giorno viene chiamato per contrastare gli ottomani alle porte della sua terra, chiede al vescovo tramite la benedizione di Dio di proteggere Elisabeta mentre ? in guerra e parte. Dopo una furiosa battaglia Vlad viene avvisato che sua moglie ? caduta in un?imboscata nella foresta, accorre per salvarla, ma durante la colluttazione con gli attentatori Elisabeta rimane uccisa. Preso dalla disperazione e dalla delusione nei confronti del vescovo giura di rinnegare Dio e di l? passer? i secoli a cercare un modo per ritrovare l?amore perduto, pur con una flebile speranza di reincarnazione della sua Elisabeta. Finch? non avr? modo grazie a Jonathan Harker nel 1889 durante la sua visita al castello tra rinvigorimenti, viaggi a Parigi e ricerche sentimentali e dell?occulto.
Tecnicamente parlando Luc Besson gira molto bene concentrandosi con un?atmosfera molto meno orrorifica e pi? sul melodramma sentimentale pur non rinunciando ai giusti ritocchi gotici, alla violenza sanguinolenta e agli stilemi vampirici. Ci aggiunge altres? un po? di ironia, specie in alcune situazioni che normalmente sembrerebbero o brutali o sopra le righe, come una decapitazione con il resto del corpo ancora a strangolare o una sequenza musical bella naif. Cos? com?? naif la fotografia messa sul rosso caldo e i bianchi freddi, le scenografie medievali e ottocentesche, le musiche di Danny Elfman appunto che accompagnano nel gotico e delle scene d?azione niente male tra battaglie campali e schermaglie con spade e fucili. Da chiarire che tutto il prologo compresi i flashback narrati dal conte sono le parti migliori in assoluto del film. Decisamente ottime le recitazioni di Caleb Landry Jones, calato bene sia nel fisico che nelle espressioni e anche sotto il trucco prostetico da vecchio; un Christoph Waltz al solito carismatico come prete tedesco e una sorprendente, frizzante e sensualissima Matilda De Angelis come vampira succube. Va detto che ci sono vari richiami al Dracula di Coppola, di gran lunga superiore a questo.
Inutile dire che la storia ? sempre la stessa ed ? stata riciclata come altre decine e decine di volte ed ogni film variava in stili e cambiamenti dal romanzo di Stoker. Stavolta viene tolto Van Helsing e sostituito con il prete, ma sempre della stessa sostanza, viene completamente tolta la parte della Demeter in mare, le tre spose sono sostituite con i gargoyle (scelta anche comprensibile in quanto Dracula ? perdutamente innamorato solo di una donna), Lucy ? sostituita da Maria de Montebello come vampira al manicomio e dunque anche Renfield, la parte centrale ? a Parigi anzich? Londra e l?ultimo atto ? praticamente un assedio di stampo militare. Inoltre Dracula al posto dell?ipnosi usa un profumo speciale di Firenze per ammaliare le donne. Tutto ci? per raccontare un Dracula pi? empatico, pi? afflitto e melanconico, pi? voglioso di conoscenza e decisamente molto meno stronzo della controparte cartacea, forse anche pi? nel giusto dato che il suo essere vampiro non ? pi? di tanto voluto se non per uno scopo d?amore e come punizione divina. Oltretutto porta lo spettatore a riflettere se un amore tra uomo e donna possa essere pi? importante e giusto della fede in Dio o della salvezza, anche al prezzo di rimanere dei mostri immortali. Senza contare il prete che diventa una figura chiave per le sorti della storia e il destino di Dracula.
Gli unici difetti riscontrati sono un montaggio fin troppo frettoloso ed improvviso in alcune parti come l?arrivo di Jonathan a Parigi o l?assedio finale e una voglia fin troppo prolissa in certi dialoghi e fin troppo elegante laddove forse era meglio rendere pi? sporca la scena.
Non siamo di fronte ad un Dracula che possa eguagliare Browning, Murnau, Herzog, Coppola o anche Eggers, ma sicuramente ? un buon film che gli si pu? dire tutto meno che non abbia dato freschezza o senza nulla da dire.
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