TOGETHER.
Esordio alla regia dell?australiano Michael Shanks che scrive altres? questo body-horror particolare con un bel ritorno dei coniugi Dave Franco e Alison Brie che interpretano e producono.
Millie e Tim, un?insegnante d?inglese in carriera e un musicista che deve ancora sfondare, si trasferiscono in una casa in campagna dopo l?assunzione di lei. Nonostante i dieci anni insieme i due sono per? in crisi di coppia a causa del disagio di Tim che ha perso da poco i genitori in maniera inquietante e in quanto non se la sente di fare il grande passo. Durante una passeggiata nel bosco e in piena pioggia cascano in una grotta sotterranea dove scoprono dei resti di quella che sembrerebbe una vecchia chiesa e un pozzo pieno d?acqua e Tim decide di abbeverarsi. La mattina dopo notano di avere le gambe attaccate l?una con l?altra, lo ipotizzano come una specie di fungo adesivo e con qualche difficolt? riescono a separarle. Successivamente per? Tim si sente avere degli attacchi morbosi e fisici di attrazione verso Millie tanto da calamitarsi anche a distanza e quando avviene il contatto fisico quasi si incollano alle labbra, alla pelle e ai capelli. Andando avanti con un disagio sempre pi? crescente Tim cercher? dei rimedi medici e su internet, scoprendo pi? dettagli su una coppia scomparsa da mesi nello stesso paese, mentre Millie si confida col vicino di casa e collega Jamie che gli riveler? che la grotta era una chiesa New Age fondata dagli Hippies. Il tutto proseguir? con folli avvenimenti paranormali, grotteschi e sentimentali.
Shanks dirige con mano sicura il tutto amalgamando bene varie situazioni tra il sentimentale in alcuni punti erotico, il grottesco non troppo sopra le righe e l?orrore bello teso e carnale. Un montaggio spedito e delle buone musiche, tra le quali un bell?inserito 2 Become 1 delle Spice Girls. Ottimi appunto i due attori protagonisti, un Dave Franco ben caratterizzato, in particolare Alison Brie nei suoi sguardi e un buon Damon Herriman. Altro punto fondamentale ? l?uso degli effetti speciali e nel trucco quasi tutti analogici e belli tangibili. La storia nell?insieme ? una chiara metafora di un percorso formativo di coppia, della paura di fare quel passo in pi? a causa di traumi passati per poter affermare di fatto un?unione, del disagio differenziale di una persona pi? privilegiata dell?altra e chiaramente della mancanza dell?altro quando la distanza ? maggiore e l?esatto opposto nella vicinanza attaccata. Il tutto con un body-horror che richiama molto David Cronenberg con momenti alla Carpenter, delle ironie taglienti alla Edgard Wright e un paio di scene erotiche per nulla stucchevoli o quasi, ma nulla di trash. I personaggi sono ben scritti con dei dialoghi e delle situazioni ben ordinate e in un certo senso senza un vero e proprio villain, ma solo un inevitabile quanto romantico fato da accettare. Il finale con l?ultimo curioso personaggio lascer? una libera interpretazione fisio-anatomica.
Come opera prima ovviamente c?? il consueto difetto di lasciarsi prendere la mano nel raccontare, soprattutto in alcune soluzioni narrative buttate troppo l? e che decisamente fanno gi? intendere cosa ci si aspetter? dopo.
Consigliato per chi ? appassionato di un genere body-horror non troppo impegnativo, ma comunque con una sua profondit? per nulla banale.
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