Parthenope

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Un film di Paolo Sorrentino. Con Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli, Gary Oldman, Silvio Orlando.
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Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 136 min. - Italia 2024. - PiperFilm uscita giovedì 24 ottobre 2024. MYMONETRO Parthenope * * * - - valutazione media: 3,44 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
thomas martedì 29 ottobre 2024
ballissimo e struggente
83%
No
17%

Napoli, la vita di una donna e il mare. Paolo Sorrentino li lega tra loro in un gioco di ribaltamenti e immedesimazioni così affascinanti da conferire al suo capolavoro la forza e la profondità di un testamento spirituale. E' davvero raro imbattersi in un atto d'amore così sfacciato per le proprie radici.
Parthenope è una donna partorita nell'acqua del mare e oramai al mare indissolubilmente legata, il mare è parte di Napoli e l'una non esisterebbe senza l'altro, Napoli "è" Parthenope, che rappresenta lo spirito di Napoli, ma vive anche la sua storia di donna.
In questo sorprendente gioco di specchi, in cui ognuno è se stesso ma rappresenta anche altro, in cui la libertà di Parthenope è il senso di libertà che regala la vastità del mare, la cui vastità è l'incontenibile multiformità dello spirito di Napoli, la cui sfuggevolezza è l'invincibile indolente gusto dell'irresolutezza giovanile di Parthenope, Sorrentino ci parla della vita, degli amori, della giovinezza che vola veloce, della capacità di saper "vedere" davvero le cose. [+]

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albert sabato 12 aprile 2025
napoli e la bellezza Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Ci risiamo! Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Sorrentino è un regista di grande talento, troppo "innamorato" di se stesso, tanto da debordare spesso con eccessi evitabili e disturbanti . Il suo difetto più evidente consiste proprio nel non riuscire a mantenere lo stesso livello per tutta la durata del film. Così è accaduto per "La grande bellezza" e pure per " È stata la mano di Dio" Da apprezzare molto un primo tempo lirico e simbolico con una cura maniacale per i dettagli, una bellissima fotografia di Napoli, e una protagonista, totalmente anticonformista, simbolo di una Napoli misteriosa e sfuggente, che procede come una divinità che non si riesce a non ammirare. [+]

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emilio concettoni giovedì 7 novembre 2024
sorrentino in tono minore Valutazione 2 stelle su cinque
70%
No
30%

Parthenope è nata nel 1950 ed eredita, su consiglio del comandante Achille Lauro (A. Santagata), il nome di quella sub-colonia greca da cui nascerà Napoli, ma anche quello di una sirena della mitologia greca. E come una sirena la giovane (C. Dalla Porta) esce dall'acqua, la stessa in cui 18 anni prima è stata concepita. All'inizio questa ragazza di indiscutibile bellezza "si lascia andare", va a Capri col fratello, frequenta un lussuosissimo albergo, arrivando a conoscere lo scrittore di cui è molto appassionata, John Cheveer (G. Oldman). Poi, un dolore forte, un po' come per il Fabietto del precedente film dell'autore, "é stata la mano di Dio", la travolgerà e la segnerà per sempre. Alla fine, la vediamo anziana (S. [+]

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ornellaflora venerdì 1 novembre 2024
grandi aspettative tante citazioni e luoghi comuni Valutazione 3 stelle su cinque
65%
No
35%

certo un film che vuole impressionare, Sorrentino sembra alla ricerca di idee piu che desideroso di comunicarle.
lo spettatore è di continuo messo di fronte a cambi di tonalita' , dovuti icerto n un film troppo lungo ,lento ,non accattivante.

senza alcuna presunzione cerchero' di esprimere le mie sensazioni

ecco allora penso che lo spettatore subisce scene  atte a stuipire e spiazzare ,ma a mio avviso senza alcuna valenza artistica:

l' UNIONE inutile, dove i ragazzi che copulano appaiono spaventatii e in imbarazzo piu' di noi, a testimonianza di un eccessiva spettacolarita' ; confesso non ho capito!

camion di pulizia Vintage nel bel mezzo di un funerale, solo per evocare il colera ma senza senso; per contrapporre l'opulenza dei cavalli di bellomunno alla necessita' di igiene(?)

 il miracolo di San gennaro sputtanato senza troppi preamboli (il cardinale schifoso, i fedeli dissacranti, il miracolo ridicolizzato)

il figlio  mostro  del docente che ci intristisce e basta;

inoltre il profilo della protagonista, a parte la bellezza che rappresenta, nelle azioni  è delineato nel plot da scelte non facilmente condivisibili:  
fa soffrire chi si innammora di lei, tralascia il suo primo amore colpevolizzandolo, si concede a avventure meno romantiche per altri fini , solo per provare qlk di diverso,
pratica un aborto mentre i genitori le chiedono un nipote, rinunciando alla vita familiare pur avendo goduto di una agiatezza non comune,
passa gli esami con merito e prosegue nella carriera spiazzando il docente che crede in lei, ma si mostra opportunista nel concedersi al cardinale diabolico, pur di perseguire il suo fine, lascia la citta' a sorpresa contraddicendosi, ricoprendo il ruolo di docente al nord ricalcando  pero' in tutto il suo anziano docente di Napoli (senza metterci niente di suo quindi), sceglie di non tornare a Napoli condividendo quindi tutte le critiche della falsa Loren sparruccata , che inveisce sguaiatamente nei confronti del suo pubblico (improbabile e inutile)

credo che i primi piani della protagonosta non bastano per giustificare la lentezza del film
il ritratto splendido della citta' e del suo mare sono dejavu' come l'iimmancabile citazione del  tifo calcistico  (altra colpa dei napoletani)

cosa stai pensando - la frese topica che viene riproposta come una genialata resta una ripetizione cui nessuno può dare risposta, e non aggiunge nulla alla narrazione se non ribadire che la protagonista non ha un disegno , ma si lascia andare alle onde secondo gli umori del momento senza preoccuparsi degli altri intorno a lei. [+]

[+] risposta pronta (di re)
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giorpost lunedì 28 ottobre 2024
maestoso ritratto di donna in un'opera poetica fatta di bellezza e tragedia Valutazione 5 stelle su cinque
56%
No
44%

Napoli, fine anni ’60. La sensuale e sfuggente Parthenope si muove sinuosa tra i luoghi suggestivi della terra che le ha dato il nome, concedendosi o negandosi a suo piacimento agli uomini (in erba o meno giovani) che le gironzolano intorno, rovesciando continuamente le loro convinzioni. La sua apparente disinvoltura nasconde variegate fragilità, e al contempo alcune granitiche certezze su cosa ella vuole davvero dalla vita, dispensando spesso risposte ad effetto, e tuttavia senza mai dare riferimenti. Nata in una famiglia agiata, circondata da amici di famiglia spesso ingombranti come il Comandante, trascorre le sue giornate rilassate e peccaminose in una Napoli sognante e glamour, tra musiche e vestiti che lasciano intravedere una fervente ascesa culturale, in parte sopita dall’avvento degli anni ’70 e dei relativi movimenti di protesta politica e sociale. [+]

[+] vedi napoli e poi muori? o muori prima di vederla (di maopar)
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folignoli mercoledì 30 ottobre 2024
il film meno bello di sorrentino. Valutazione 3 stelle su cinque
61%
No
39%

Per la prima volta, Sorrentino scende sotto il voto 8. I precedenti film sono tutti dei capolavori che regalano emozioni a non finire: in Parthenope il voto si attesta intorno al 6 e mezzo. Sia chiaro, è sicuramente un buon film, ma non all’altezza della qualità che eravamo abituati a vedere. Troppo lungo e senza un plot convincente, a tratti diventa noioso. La protagonista Celese Dalla Porta è brava e sexy nelle movenze, ma non basta a tenere l’attenzione per 2 ore e mezzo. Come succede ne La grande Bellezza, ci sono diverse scene che si sarebbero potute eliminare per rendere il film più dinamico e sincero. Nel finale ad esempio, appare ridondante la scena del figlio del professore (Silvio Orlando), un disabile come è disabile il ragazzo sostenuto dal Cardinale Voiello (sempre Silvio Orlando) in The Young Pope , la serie televisiva di Sky. [+]

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madison county martedì 1 aprile 2025
"bellissimi e infelici" Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Il mito fondativo di Napoli raccontato attraverso il percorso esistenziale di una donna, dalla nascita in mare nelle acque di Posillipo fino alla vecchiaia fatta di memorie e bilanci di vita.
Parthenope ci appare una giovane conturbante nella sua ricerca di un' identità che non passi necessariamente attraverso una relazione stabile, un Matrimonio o una maternità e il suo sguardo ammaliante , sottolineato da diversi primi piani, è capace di attrarre anche l'attenzione innaturale del fratello. Oltre a lui ruotano attorno alla protagonista spasimanti e ammiratori a vario titolo ma l' unico in grado di stabilire un contatto più profondo sembra essere il Professor Marotta che insegna antropologia all' Universita'. [+]

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claudel venerdì 25 ottobre 2024
parthenope come napoli? Valutazione 2 stelle su cinque
48%
No
52%

Ogni volta che entro in un cinema per vedere un film di Sorrentino nn so se uscirò estasiato (mi è successo sicuramente con IL DIVO e E’ STATA LA MANO DI DIO) o irritato (tutte le altre volte). [+]

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paola sgrillo domenica 16 febbraio 2025
parthenope: citt? non amata, ma da amare per forza Valutazione 5 stelle su cinque
43%
No
57%

Il film è un’ iperbole, con i suoi eccessi contrastanti la silenziosa bellezza del mare. Situazioni parossistiche svelano il fanatismo dei credenti, ancorchè pronti alla profanazione; la bruttezza esteriore del prete candidato a papa e in procinto di accoppiarsi in un luogo sacro, indigna, come pure l’iperattività visiva di chi costringe una giovane coppia ad un atto sessuale, per ottenere un sodalizio criminale.  

Le irriguardose parole dell’attrice eccentrica, quasi calva e consumata, ormai priva della sua avvenenza, contribuiscono a riflettere le bizzarre 
tessiture delle emozioni umane e a conferire alla pellicola un climax sempre più delirante. [+]

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gabriella martedì 19 novembre 2024
la venere di sorrentino Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

 Cos'è l'antropologia? Chiede più volte Parthenope al professor Marotta, ricevendo di volta in volta risposte che non la soddisfano, finchè le rivela che antropologia significa vedere. Ecco, penso sia questa la chiave di lettura del film di Sorrentino, vedere, aldilà degli eccessi, del calligrafismo, della bulimia di immagini, delle scene disturbanti, della frenesia di una decadenza nelle strade e nei vicoli di una Napoli brulicante di vita. Parthenope nasce a Napoli nel 1950, nell'acqua di una piscina di fronte il mare, come una Venere , pura e perfetta nella sua bellezza, infatti subito la rivediamo diciottenne , sinuosa, sospinta dal vento marino, attorniata da sguardi ammirati, generosa nella sua giovinezza , un'estate struggente, piena di desideri e di sogni da definire, effimera e sfuggente, è sempre troppo breve la giovinezza, scivola via in un attimo, così come legami e persone , svaniscono lasciando vuoti e dolore. [+]

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