
Titolo originale | Al Klavim Veanashim |
Titolo internazionale | Of Dogs and Men |
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Israele, Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Dani Rosenberg |
MYmonetro | 2,82 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 settembre 2024
Un film attuale ambientato nella Striscia di Gaza.
CONSIGLIATO SÌ
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Poche settimane dopo gli attentati di Hamas del 7 ottobre 2023, la sedicenne Dar torna nel kibbutz Niz Or al confine con Gaza dove era sopravvissuta all'attacco. Sua madre è stata presa in ostaggio, la sua comunità è devastata dal rapimento o dall'uccisione di oltre un quarto dei suoi membri. La ragazza è alla ricerca del suo cane Shula, smarrito durante il massacro, e nel frattempo osserva i segni dell'orrore impressi nei luoghi e nei volti delle persone vittime di quella violenza. Mentre in lontananza si avvertono i bombardamenti su Gaza, che causeranno sofferenze inimmaginabili e migliaia di morti tra i civili palestinesi.
Mescolando realtà e finzione (la protagonista è interpretata da un'attrice), il documentario di Dani Rosenberg pone lo sguardo sul dramma del conflitto israelo-palestinese.
Ottenendo i permessi per girare in tempi record, tra ottobre e novembre 2023 il regista israeliano Dani Rosenberg con la sua macchina da presa ha filmato uno dei kibbutz colpiti da Hamas, inserendo un unico elemento di fiction: l'attrice Ori Avinoam (anche coautrice della sceneggiatura) interpreta la ragazzina Dar, muovendosi in uno scenario tutto tragicamente reale, fatto di edifici distrutti e incendiati e veri abitanti del territorio. Le persone che Dar incontra nel villaggio manifestano reazioni differenti rispetto all'accaduto: un tassista invoca perfino la bomba atomica sui palestinesi, ma c'è pure un anziano signore fermamente contrario alla strategia dello sterminio operata da Netanyahu. Dar conosce anche l'attivista Nora Lifshitz che setaccia la zona col suo fuoristrada per salvare cani, gatti e altri animali dispersi, ed ecco che si fa evidente l'accostamento e il confronto implicito tra l'umanità e il resto del mondo animale - come già sottolineato dal titolo internazionale del film.
Oltre alle immagini dal vivo, la guerra è vista da Dar pure sul suo smartphone, come abbiamo imparato in quest'era iper-tecnologica, nei video che guarda e scorre sui vari social media - Instagram, TikTok, Telegram - e che mostrano sia le atrocità commesse da Hamas sia quelle subite dai palestinesi a Gaza. La presenza di Of Dogs and Men nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia ha generato polemiche, come per il film Why War dell'altro regista israeliano Amos Gitai inserito fuori concorso. Allo stesso tempo, si può forse discutere della scelta di calare un personaggio fittizio nella cruda realtà di cui il docufilm si offre come testimonianza. Quella che però appare chiara e netta è la posizione fortemente critica di Dani Rosenberg nei confronti della politica di Netanyahu, ribadita sia nelle recenti interviste sia nel suo film precedente The Vanishing Soldier (2023), in cui un soldato diciottenne israeliano fugge dall'esercito, attivo a Gaza, per raggiungere la fidanzata a Tel Aviv. Il messaggio di pace del regista - e di condanna di ogni efferatezza - è dunque alla base di Of Dogs and Men, come emerge anche da una sequenza animata e onirica in cui il cane Shula si ritrova nella Striscia di Gaza e viene allora accudito da un bambino palestinese.
Parlare di guerra non è mai semplice, tradurre in immagini la morte e la distruzione è un processo complesso, se, inoltre, il conflitto trattato è in atto la difficoltà aumenta. Dani Rosenberg, regista israeliano, racconta i kibbutz a poche settimane di distanza dall'attacco del 7 ottobre 2023, con un film che ibrida fiction e documentario, più una breve parentesi di cinema d'animazione.
A prescindere da cosa si pensi sul conflitto nella striscia di Gaza (io personalmente la mia idea me la sono fatta a riguardo), questo instant-Mockumentary è veramente sorprendente, riuscendo a trasmettere delle impressioni sugli eventi in una maniera abbastanza unica. "L'orribile attacco del 7 ottobre e la guerra che ne è seguita - ha dichiarato il regista israeliano Dani Rosenberg che l'anno scorso [...] Vai alla recensione »
Il cinema dell'israeliano Dani Rosenberg sembra rincorrere e intrecciarsi con gli ultimi drammatici sviluppi del conflitto mediorientale. Il suo precedente film, The Vanishing Soldier, presentato a Locarno 2023, raccontava una società israeliana nevrotica, dominata dalla psicosi dell'ostaggio in mano palestinese. Il film è stato profetico ma anche subito superato dai fatti.
Novembre 2023. Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre la sedicenne Dar ha abbandonato il kibbutz dove viveva. La madre della ragazza è stata presa in ostaggio, lei prova a tornare al kibbutz per vedere se riesce a ritrovare il suo cane, smarrito durante il massacro al quale la giovane è sopravvissuta qualche giorno prima. L'israeliano Dani Rosenberg (The Death of Cinema and My Father Too, The Vanishing [...] Vai alla recensione »