
Titolo internazionale | Den of Thieves 2 - Pantera |
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 144 minuti |
Regia di | Christian Gudegast |
Attori | Gerard Butler, O'Shea Jackson Jr., Salvatore Esposito, Evin Ahmad, Orli Shuka Fortunato Cerlino, Nazmiye Oral, 50 Cent, Bob Jennings, Birol Tarkan Yildiz, Jordan Bridges, Swen Temmel, Yasen Atour, Michael Bisping, Rico Verhoeven, Velibor Topic, Dino Kelly, Cristian Solimeno, Giuseppe Schillaci (II), Antonio Bustorff, Mark Grosy, Yuri D. Brown, Stéphane Coulon, Moussa Echarif, Ignacio Herráez. |
Uscita | giovedì 6 marzo 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,18 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 marzo 2025
Le nuove avventure di Big Nick, agente della squadra speciale anticrimine. In Italia al Box Office Nella tana dei lupi 2 - Pantera ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 493 mila euro e 263 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Sono passati due anni dal colpo alla Federal Reserve quando il gruppo di Merrimen è stato decimato e l'unità Major Crimes dello sceriffo della contea ha subito gravi perdite. "Big Nick" O'Brien è oramai separato, al verde, senza una squadra, ma sente che il furto appena avvenuto all'aeroporto internazionale di Anversa porta la firma di Donnie, il vero ideatore della rapina di Los Angeles nonché l'unico ad essere riuscito a scappare. Arrivato in Europa, Nick presto capisce che ogni cosa converge verso il World Diamond Center di Nizza, dove Donnie ha trovato dei nuovi alleati nella banda internazionale della Pantera e un nuovo impossibile colpo da eseguire.
Il film è il secondo capitolo per la mini-saga prodotta e interpretata dal re degli incassi di gennaio, Gerard Butler.
Quanto ha sgobbato Christian Gudegast per Nella tana dei lupi 2 - Pantera? Lo sceneggiatore e regista non ha di certo buttato il sangue come nel primo capitolo, bloccato in un limbo per quindici anni e quasi andato perduto nella bancarotta della Relativity Media, però anche questo seguito del mid-cult del 2018 ha visto la luce dopo un lungo e buio tunnel: prima il COVID, poi un infortunio grave a Gerard Butler e infine la guerra in Ucraina (con le location balcaniche scelte per le riprese d'improvviso affollate di profughi in fuga dal conflitto) hanno spostato in avanti l'uscita del sequel a sette anni dopo, facendo invecchiare lui e i personaggi che si porta dietro.
Non si tratta soltanto del lavoro che sottende al modus filmandi di Gudegast, che prevede una dettagliata idea iniziale (questa volta basata sul "colpo del secolo" del 2003 ad Anversa, già visto in Everybody Loves Diamonds), mesi e mesi di ricerca sul campo (molti dettagli del furto sono sorprendentemente reali) e un canone monolitico da seguire (nel 2018 Heat - La sfida, I soliti sospetti e Vivere e morire a Los Angeles, ora Gomorra, Ronin e Sexy Beast), quanto della reale e giusta distanza sia temporale che spaziale ficcata tra il primo e il secondo capitolo - Gudegast non solo ha studiato ma ha anche capito.
Studiando e visionando ha capito di non dover cadere né nello sguardo coloniale dell'Antoine Fuqua di The Equalizer 3 - Senza tregua, né nell'eccezionalismo dei Tyler Rake di Sam Hargrave, quanto piuttosto seguire il filo intessuto dal world building di John Wick, un viaggio al termine della storia criminale che culmina sì nell'Ovest americano (in fin dei conti il punk rock di The Decline of Western Civilization non finiva sulle spiagge californiane?), ma sempre come manifestazione ultima di poteri secolari, dinastici, indigeni, sempre fedeli a loro stessi e sempre pronti a squamarsi per diventare altro.
Così Gudegast spostando questo seguito dalla capitale mondiale delle rapine al centro globale del commercio, scambiando le banconote con i diamanti, barattando l'economia per la finanza, ha fatto avvizzire in un attimo lo zeitgeist che stava dietro il primo Nella tana dei lupi, quell'esibizionismo steroide e quasi volgare della violenza americana, con gli sceriffi della contea di Los Angeles che formano loro stessi delle gang criminali con tanto di tatuaggi e omicidi iniziatici e i MARSOC dei Marine creati da Rumsfeld durante la guerra al terrore ora ingaggiati nella sopravvivenza urbana come rapinatori.
Nick e Donnie sembrano quasi rimpiangere il "concrete" e il concreto americano, si sentono a disagio negli estetizzanti boulevard europei, leggono a fatica i codici e i rituali della gente del posto - siano essi poliziotti o criminali. Il loro orizzonte che prima abbracciava il deserto e l'oceano, con i continui cartelli che ci sbattevano da una parte all'altra della città-stato di L.A. (Pico Rivera, Ventura, Downtown ecc.), ora è stretto tra le guerre balcaniche e la Questione Meridionale, con sempre una banda dentro una famiglia sopra un clan - è quasi innocente il loro Nuovo Mondo di fronte alle faide del Vecchio Continente.
Pantera passa dal crime movie americano al thriller internazionale adombrandosi di malinconia, scetticismo, fatalismo, perdendo il respiro della strada per acquisire uno sguardo globale (confermato dall'annuncio del terzo capitolo e dai piani di Gudegast di girarne altri in Brasile, Africa e Sud-Est Asiatico), asciugando ancora di più motivi e maschere - sono solo uomini duri che complottano per grandi guadagni. Lo schermo è tutto per l'amarezza di Gerard Butler, i silenzi di O'Shea Jackson Jr., i grugniti di Salvatore Esposito, con l'accelerata finale del colpo al World Diamond Center e la sterzata conclusiva con la sparatoria sulle curve di montagna. Quanto sgomiterà Gudegast per il prossimo capitolo?
È davvero un peccato che il pubblico italiano non si sia lasciato convincere da Nella tana dei lupi 2 - Pantera, il sequel del film che nel 2018 era riuscito a incassare quasi due milioni e mezzo di euro al botteghino nazionale, dopo il convincente successo riscontrato oltreoceano: al contrario il nuovo film del cinquantacinquenne Christian Gudegast, che proprio con il titolo capostipite di questa [...] Vai alla recensione »
Nella tana dei lupi 2 - Pantera è il sequel del film del 2018 diretto da Christian Gudegast, con Gerard Butler che riprende il ruolo del poliziotto "Big" Nick O'Brien e O'Shea Jackson Jr. nei panni del rapinatore Donnie Wilson. Il film esce in sala il 6 marzo. Accanto ai due protagonisti, un ricco cast internazionale di cui fanno parte anche Salvatore Esposito e Fortunato Cerlino.
Prima o poi si dovrà parlare del cinema di Christain Gudegast, una delle presenze creative centrali della fase più recente del percorso di Gerard Butler, quella, che ha approfondito la svolta "operaista" dei suoi personaggi, che ha esplorato le fragilità dei suoi action hero forse a partire proprio dal suo esordio, Nella tana dei lupi, sorta di celebrazione testosteronica del cinema di Michael Mann [...] Vai alla recensione »
Al suo secondo lungometraggio come regista, dopo il prequel costituito da Nella tana dei Lupi del 2018, Christian Gudegast, oltre a candidare Gerard Butler come suo attore feticcio (tra sceneggiature e regie, sono già al terzo film assieme), conferma la propria predilezione per un cinema fatto di figure chiaroscurali, in quella terra di mezzo dove la distinzione tra legge e crimine appare, per un usare [...] Vai alla recensione »
Senza respiro. Come, e ancora di più, in Nella tana dei lupi, con il quale c'è una continuità impressionante. La rapina nella parte finale del primo capitolo si collega direttamente con quella all'aeroporto di Anversa all'inizio di questo sequel, di cui c'erano già tutti i presupposti, anche se tra un film e l'altro sono passati sette anni. La squadra stavolta diventa ancora più massiccia e si porta [...] Vai alla recensione »
Tutti, noi compresi, ci stavamo chiedendo da un bel po' di tempo che fine avesse fatto il progetto di dare a Nella tana dei lupi un sequel. Nonostante il successo del primo film, la produzione ha finito per impiegare quasi sette anni per consegnare un secondo capitolo a quella che a questo punto, e a giudicare dall'epilogo, è destinata a diventare una trilogia e con molta probabilità una saga.
Big Nick (Gerard Butler) e Donnie Wilson (O'Shea Jacson Jr.). Lo sceriffo e la talpa doppiogiochista. Li avevamo lasciati, ormai sette anni fa, a rincorrersi e disperdersi tra Los Angeles e Londra. Dopo una pandemia, uno sciopero degli sceneggiatori, la guerra in Ucraina (i Balcani furono scelti in principio come set), fluttuazioni dei tassi di cambio dollaro/euro, problemi al budget e al crociato [...] Vai alla recensione »