
Anno | 2024 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Domenico Emanuele de Feudis |
Attori | Luca Argentero, Francesco Acquaroli, Cristiana Dell'Anna, Luca Pusceddu Geno Diana. |
Uscita | giovedì 25 luglio 2024 |
Distribuzione | Vision Distribution |
MYmonetro | 3,26 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 novembre 2024
Un action movie con Luca Argentero nei panni di un ex poliziotto coinvolto in una rete criminale. In Italia al Box Office La coda del diavolo ha incassato 1,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Sante Moras, agente di polizia penitenziaria, deve fare da guardia a Virdis, un delinquente che ha ucciso una ragazza di 15 anni, dopo averla tenuta prigioniera e torturata. Sulla schiena della ragazza è stato trovato inciso un simbolo, che qualcuno soprannominerà "coda del diavolo", e che era già apparso tempo prima sul cadavere di un'altra adolescente. E decisamente il diavolo ci mette la coda anche per Sante Moras, che dopo essersi addormentato durante il turno di guardia, ritrova il suo sorvegliato speciale tramortito da un'iniezione letale. Moras scappa, capendo di essere stato incastrato: infatti sarà lui il primo sospettato di quella morte in cella, e verrà persino accusato dell'assassinio della ragazza. Parallelamente Fabiana Lai, una giornalista investigativa, comincia a seguire la pista che segue le ragazze uccise con addosso il marchio diabolico, e la sua strada non potrà che incrociarsi con quella di Sante, così come con quella di un commissario di polizia.
La coda del diavolo è basato sul romanzo omonimo di Massimo Maggi, trasformato in soggetto cinematografico da Gabriele Scarfone e in sceneggiatura dello stesso Scarfone insieme a Nicola Ravera Rafele.
Alla regia c'è Domenico De Feudis, che gestisce bene le scene d'azione e crea una narrazione visiva fluida e adatta al genere. Ma la storia è molto già vista, e perde l'occasione, al di là di un paio di frasi "di circostanza", di esplorare il lato oscuro della natura umana e le specificità di un territorio come quello sardo in cui è ambientata la vicenda, sottovalutandone il potenziale fortemente suggestivo.
Non c'è nulla di davvero memorabile in questa trama, né di particolarmente coinvolgente, e al di là di una buona mano di ripresa, del montaggio secco e preciso di Vincenzo Alfieri e di un'estetica noir funzionale al racconto. Anche il mistero del quale dovrebbe essere ammantata la vicenda non appare mai abbastanza enigmatico, e la tensione che dovrebbe caratterizzare il percorso di fuga di Moras risulta poco coinvolgente, fatte salve le scene di inseguimento in auto e un paio di colluttazioni efficacemente filmate e montate.
Luca Argentero nei panni di Moras è un lupo solitario silenzioso e dolente, ma non riesce ad aggiungere nunaces o spessore a uno dei più noti archetipi noir; più interessanti i sempre affidabili Cristiana Dell'Anna, nel ruolo della giornalista Fabiana, e Francesco Acquaroli in quelli del classico commissario disincantato e fumantino. Forse i personaggi più riusciti sono i cammei di Virdis e di un amico del padre di Moras.
La coda del diavolo può far passare dignitosamente una serata, ma probabilmente non lascerà una traccia diversa da quella dei tanti thriller televisivi di medio livello, se non per la qualità della regia di De Feudis e per la bellezza cupa e selvaggia della costiera sarda.
Thriller complottistico davvero mediocre, banale ed inverosimile. Anche gli attori sono modesti e poco credibili. Prodotto al livello degli sceneggiati televisivi italiani a basso budget. Potevamo farne a meno.
Il cinema italiano finalmente può contare su generi di film con un pò di azione, fotografia cupa, un po di brivido..e non solo sempre quelle commedie romantiche con toni pastello e personaggi titri e ritriti. Ottima prova per Luca Argentero che si dimostra maturo per affrontare un ruolo diverso, più interso. Ottimo cast, regia, fotografia. A me è piaciuto
La risposta è sì. "La coda del diavolo" è un film che sorprende, coinvolge e mantiene costantemente alta l'attenzione e la tensione dello spettatore. Tratto dall’omonimo romanzo di Maurizio Maggi pubblicato da Longanesi, giunge sugli schermi in maniera invisibile, ma merita di essere scoperto e apprezzato. I toni cupi del film conferiscono alla Costa Smeralda una veste inedita e lugubre, trasformando [...] Vai alla recensione »
Quando pensiamo alla Sardegna ci vengono subito in mente spiagge luminose, mare verde smeraldo e la bontà del miele che si sposa con il formaggio in un dolce tipico dell'isola, la seada. Immagini da cartolina, probabilmente stereotipate. All'opera seconda dopo l'esordio Il legame (2020), Domenico de Feudis, che si è fatto le ossa sul set di La grande bellezza di Paolo Sorrentino, ribalta completamente [...] Vai alla recensione »
Groenlandia ci prova sempre. A fare il genere, s'intende. E questo è un piccolo grande merito che va riconosciuto a Matteo Rovere (qui con i sodali storici di Ascent Film e con Sky). Come pure non si può negare che Luca Argentero, oltre il sorrisone da Doc in tv, abbia il physique du rôle e Domenico de Feudis possieda un'innegabile cultura (anche visiva) di genere, già messa in campo con l'horror dai [...] Vai alla recensione »