Regia mobilissima e un discutibile sense of humour. Ma il senso dello spettacolo non manca. Azione, Avventura, Commedia - USA2024. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Will Smith e Martin Lawrence tornano nei panni dei "bad boys" con il loro iconico mix di azione e ironia e stavolta sono i ricercati. Espandi ▽
Mike e Marcus si sono ripresi dai tormenti subiti a causa del sicario, e figlio di Mike, Armando, che ora si trova in carcere. Mike sta infatti per convolare a nozze e Marcus, al solito, lo accompagna come un postmoderno Sancho Panza, goloso di junk food. Colpito da un infarto, Marcus ha una visione del capitano Howard e si convince di essere immortale. In seguito a una sparatoria, rivela di essere vittima di attacchi di panico, che ne compromettono l'efficienza. Il vero problema dei due è però un altro: qualcuno sta infangando la memoria del capitano Howard e per scoprire di chi si tratta c'è bisogno dell'aiuto proprio di Armando, l'unico che può identificare il responsabile.
Quarto capitolo per la saga lanciata da Michael Bay nel 1995 e passata nel 2020 nelle mani dei registi Adil El Arbi & Bilall Fallah, che con Bad Boys: Ride or Die confermano una regia mobilissima ma pure un discutibile sense of humour.
Il senso dello spettacolo tutto sommato non manca, peccato sia impiegato per una sceneggiatura dai dialoghi così tristi e dallo scopo propagandistico. Tutto è come sempre sopra le righe ma non c'è autoironia a smascherare questa acritica esagerazione. Recensione ❯
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Tratta dall'omonimo romanzo di Carl Hiaase. Espandi ▽
Andrew Yancy è un ex detective della polizia di Miami degradato a ispettore sanitario. Ormai rassegnato a una vita di routine, si trova improvvisamente coinvolto in un caso insolito quando un braccio umano viene ritrovato in mare. Questo evento diventa il suo pretesto per rimettersi in gioco e riottenere il suo vecchio posto, ma la sua strada sarà intralciata da una serie di personaggi stravaganti e situazioni paradossali. La serie è un'opera corale (certamente uno dei tratti più distintivi di Lawrence) in cui i personaggi assumono un ruolo centrale, tanto da rivaleggiare in importanza con la trama stessa.
Carl Hiaasen's Bad Monkey sovverte alcuni archetipi narrativi, arricchendoli di sfumature imprevedibili e trasformando personaggi, che potrebbero sembrare inizialmente stereotipati, in figure complesse e a volte paradossali. Al pari di questo sovvertimento caratteriale, uno degli aspetti più interessanti della serie è l'atmosfera che riesce a creare: le location tropicali, che vivono grazie a una fotografia luminosa e a una regia attenta ai dettagli, offrono un contrasto ironico alle oscure vicende che vengono raccontate, portando lo spettatore in un costante stato di estraniazione. Insomma è un ottimo esempio di serie in grado di offrire al contempo una narrazione brillante e sfaccettata che non teme di giocare con i generi e gli archetipi, il tutto condito da personaggi caleidoscopici e colpi di scena che tengono incollati allo schermo fino all'ultimo episodio. Recensione ❯
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Due anni dopo la "morte accidentale" del marito violento di Grace, le affiatate sorelle Garvey potrebbero aver voltato pagina, ma quando le verità del passato riaffiorano, le cinque donne sono di nuovo sotto i riflettori; i sospetti tornano a essere tanti, come le bugie che vengono dette e i segreti che vengono rivelati, al punto da costringere le sorelle a capire di chi possono realmente fidarsi. Recensione ❯
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Il concerto finale di Baekhyun per l'encore del suo primo tour solista in Asia in 12 anni, arriva sul grande schermo. Espandi ▽
Iniziato a Seoul a marzo 2024 e con tappe in 13 città in tutta l'Asia, il tour si è concluso con un finale spettacolare, catturando momenti indimenticabili. Il pubblico potrà rivivere le performance dei grandi successi di Baekhyun, come 'Bambi', 'Candy' e 'UN Village', arricchite da coreografie mozzafiato e impeccabili esibizioni vocali dal vivo, riaccendendo l'entusiasmo di quei giorni. Interviste esclusive e filmati dietro le quinte, disponibili solo in questo film, offrono uno sguardo intimo nel viaggio di Baekhyun. Recensione ❯
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Tutti devono partecipare all'attenzione che un'azienda familiare richiede. E tutti i menbri di questa famiglia lo fanno, fino a quando la figlia perde la vita in un tragico incidente, e da quel momento tutto cambia. Espandi ▽
Una famiglia trova difficile parlare di sentimenti, amore o intimità. L'azienda familiare richiede la loro piena attenzione: noleggio, vendita e riparazione di escavatori. Tutti devono partecipare. Quando la figlia ha un incidente mortale, la famiglia cessa di funzionare. Il figlio preferisce andare negli USA piuttosto che rilevare l'azienda. Il padre si affeziona al nuovo direttore del coro e la madre improvvisamente si ritrova sola. Un nuovo Heimatfilm con persone che cercano e macchine che ballano. Recensione ❯
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Si narra di un'antica e malefica creatura che si nasconde nell'oscurità, nutrendosi delle paure dei bambini e trascinandoli via per sempre. Espandi ▽
Il quarantenne Patrick, costretto per questioni economiche a tornare nella casa di famiglia e ad affiancare il fratello nella gestione dell'azienda avuta in eredità dal padre, si ritrova braccato dalla misteriosa e malefica creatura che ha terrorizzato la sua infanzia. Si tratta del "bagman" che si alimenta delle paure dei bambini e degli adolescenti che rapisce, uccide e poi meticolosamente rinchiude nella sua sacca, ed è tornato per perseguitare il bambino di Patrick. Per sconfiggerlo l'uomo dovrà affrontare il suo passato e rivivere il trauma nel suo presente.
Bagman dà letteralmente corpo alle paure di bambini e adolescenti (o degli adulti psicologicamente rimasti tali, come Patrick), lasciando resti tangibili del suo passaggio e costringendo il protagonista (interpretato dal poco espressivo Sam Claflin) a un ritorno al passato tanto fisico quanto mentale (e pure narrativo, con un uso estensivo del flashback).
La sola cosa che di norma un film di genere è chiamato a fare è trovare una formula nuova per ribadire dell'ovvio - e ciò che Bagman fa, a parte giocare con l'assonanza fra il titolo e il boogieman, cioè l'uomo nero, è inventarsi la faccenda della borsa come strumento dell'orrore. Recensione ❯
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Due ragazzi decidono di intraprendere un'attività di usura ma si dovranno scontrare con il boss di zona. Espandi ▽
Un ricco proprietario di un parco divertimenti, Ah Long, costringe i suoi figli adottivi. Aley e Aloy. ad avviare un'attività in proprio. Tagliati fuori e scontenti, si imbattono in un gruppo mafioso, il cui stile di vita sfarzoso li spinge a seguire l'esempio e ad avviare la propria attività di prestito di denaro. Tuttavia, quando Lan Panda, un boss mafioso, sente parlare della sua nuova concorrenza, decide di entrare in missione per distruggere i fratelli e tutto ciò che hanno di caro. Recensione ❯
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Il ritratto di Jürgen Baldiga che fotografò la scena queer della Berlino degli anni '80 e '90. Espandi ▽
Utilizzando estratti di diario, fotografie e ricordi di compagni, il film dipinge il ritratto dell'artista Jürgen Baldiga che con la sua macchina fotografica ha catturato con sensibilità e autenticità la scena queer di Berlino Ovest degli anni '80 e dei primi anni '90. Recensione ❯
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Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, dei ragazzi rubano dei cavalli subendone le conseguenze. Espandi ▽
Nell’entroterra sardo del 1940 la guerra si avverte soltanto come un’eco lontana, e lo stesso può dirsi per la modernità tutta. In un contesto povero e rurale, Ventura e Michele, grandi amici di 11 e 14 anni, si mettono in testa di rubare e liberare dei cavalli da un allevamento militare della zona. Tra la bravata e il gesto valoroso, l’impresa viene scoperta e l’intervento delle milizie armate mette in pericolo i due ragazzi. Elegiaco e crepuscolare, il primo film animato del regista Giovanni Columbu è una capsula dal passato che evoca un mondo a parte dalla storia del nostro paese.Columbu, che viene da una prolifica carriera tra arte, televisione e cinema stesso, si mette alla prova in un formato nuovo e sforna un’opera di folgorante originalità stilistica. Sue sono infatti le migliaia di disegni, su acrilico e carta, che vengono poi animate al rotoscopio per dar vita a immagini di grande dinamismo pittoriale in bianco e nero. Una tecnica che suggerisce gli eventi più che catturarli appieno, e che gioca con le sagome e le ombre sui paesaggi a contrasto. Recensione ❯
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Tra favelas e clandestinità, un viaggio nel mondo dei palloni volanti brasiliani, arte identitaria ora illegale e perseguitata come un crimine. Espandi ▽
Dal cuore delle favelas brasiliane, un dietro le quinte esclusivo del mondo dei "palloni volanti". A Rio De Janeiro e a San Paolo creare, far volare e inseguire palloni aerostatici è un'arte preziosa e competitiva, oltre che un elemento centrale dell'identità culturale fin dai tempi coloniali. Oggi, però, le autorità hanno dichiarato illegale quest'arte, classificandola appena al di sotto dello smercio di droga e spingendola alla clandestinità. Con la polizia e i cacciatori di taglie alle calcagna, la regista si imbarca in una corsa selvaggia per testimoniare l'estrema ossessione e il sacrificio necessari per costruire questi spettacolari palloni. Recensione ❯
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La magia di Bambi torna al cinema con un film che celebra la natura. Espandi ▽
La vita di un cerbiatto, dalla nascita all'età adulta: dalla vita nei boschi - una continua lotta per la sopravvivenza costellata di pericoli - l'animale sperimenta la tragica perdita della madre per mano di cacciatori e sopravvive soprattutto grazie all'amicizia con un corvo, un coniglio e un procione. Diventato un maschio adulto, infine, va incontro al suo destino incontrando una compagna e inaspettatamente anche il padre, un maestoso cervo che lo aiuterà a crescere.
Tratto come il celebre cartone animato della Disney dal romanzo omonimo di Felix Salten pubblicato nel 1923, un live action che lo sceneggiatore di La marcia dei pinguini ha realizzato dopo due anni di riprese sul campo.
All'estetica tipica del documentario naturalistico, che in Francia rappresenta un vero e proprio genere, il film aggiunge l'aspetto di una produzione per bambini, didascalica nei contenuti, edulcorata nei toni e attenta ad assoggettare alle immagini (attraverso un montaggio calibrato e senza sbavature) una narrazione drammaticamente solida. Recensione ❯
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Per tutta la seconda metà del XX secolo, numerosissime famiglie provenienti dal sud Italia emigrarono in Germania in cerca di lavoro, e spesso furono costretti a lasciare e far educare i figli in Italia. E così intere generazioni di bambini crebbero in quelli che venivano chiamati orfanotrofi di confine. Il film ricostruisce, attraverso le testimonianze dei protagonisti, la storia dell'Istituto Alcide De Gasperi di monte Bondone, attivo dal 1957 al 1996, e dei figli di emigranti che lo frequentarono. Recensione ❯
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Dopo un colpo in banca andato male, un goffo rapinatore si allea ai due ostaggi per tentare una disperata fuga dalla polizia. Ma l'inaspettato arrivo di una donna con un'incredibile rivelazione cambierà per sempre il corso delle loro vite. Espandi ▽
Un imponente spiegamento di forze dell'ordine assedia l'esterno di una banca del Centro Direzionale. All'interno dell'istituto, kalashnikov spianato e corpetto imbottito di esplosivi ben in vista, 'O Micione tiene in ostaggio un gruppo di persone, dopo che il suo goffo tentativo di rapina è fallito e la situazione gli è pericolosamente sfuggita di mano. Una volta assecondata la richiesta del negoziatore di liberare qualche ostaggio, l'uomo urla all'esterno che il tempo delle trattative è finito e, se entro pochi minuti non gli daranno un'auto per scappare col malloppo, ucciderà uno dei due prigionieri rimasti nell'edificio, un morigerato bancario prossimo alla paternità, e un aspirante imprenditore dalle idee un po' confuse, abituale cliente dell'istituto di credito. Recensione ❯
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