Esmeralda Spadea viaggia questa volta tra le regioni italiane alla scoperta dei vini prodotti da personaggi celebri nel campo sportivo, cinematografico, musicale e artistico. Espandi ▽
Esmeralda Spadea incontra Al Bano, Gianmarco Tognazzi, Jarno Trulli, Trudie Styler, Anderson Hernanes, Johnson Righeira, Carlo Cracco, Rosa Fanti e Ronn Moss alla ricerca delle ragioni e passioni che li hanno spinti a produrre vino in Italia.
Giacomo Arrigoni prosegue il suo viaggio con Esmeralda Spadea finalizzato alla valorizzazione delle eccellenze dei territori italiani. Il produrre vino viene declinato secondo prospettive talvolta simili anche se provenienti da personalità e caratteri diversi. Al Bano e Gianmarco Tognazzi per esempio si trovano a sottolineare l'interesse per la produzione vinicola legandolo alla figura del padre.
Spadea si pone come facilitatrice dei ricordi e delle sensazioni facendo emergere anche le ragioni che stanno dietro alle denominazioni che ognuno ha dato a quanto ha prodotto e imbottigliato. Ne nasce un mosaico che, lungi dall'invilupparsi in fumose spiegazioni sul rapporto con l'alcol che altri hanno proposto, si focalizza sul piacere dell'assaporare un prodotto di qualità. Recensione ❯
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Un documentario che segue le soddisfazioni e le difficoltà delle vite di sei magistrati. Espandi ▽
Dike è la dea della giustizia, rappresentata tradizionalmente come una donna con gli occhi chiusi o bendati, che tiene in una mano una bilancia e nell'altra una spada. La legge è uguale per tutti, ma è anche severa. Caterina Crescini, affiancata da Filippo Cellini, autore che ha curato lo sviluppo e la scrittura del documentario insieme all'Associazione Nazionale Magistrati, si chiede come viene applicata dalla magistratura italiana, andando al di là di miti e pregiudizi. E per questo esplora le vite di sei magistrati impegnati in diversi ruoli e in diverse fasi della loro vita privata e professionale, analizzando le difficoltà, le fatiche e le soddisfazioni di questo mestiere, che ha una realtà complessa e articolata. Recensione ❯
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Uno sguardo crudo e onesto nel dietro le quinte della lotta che l'iconica superstar ha intrapreso contro una malattia che le ha cambiato la vita. Come una lettera d'amore ai suoi fan, questo documentario d'ispirazione mette in luce la musica che ha guidato la sua vita, mostrando anche la resilienza dello spirito umano. Recensione ❯
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La Casa dalle finestre che ridono: da dove nasce la sua aura "maledetta"? Espandi ▽
La casa dalle finestre che ridono, diretto da Pupi Avati nell'ormai lontano 1976, è un film importante e originale, capace di creare una sorta di piccolo sottogenere, successivamente definito come gotico padano. Nel corso degli anni il suo fascino non è diminuito e anzi il suo mito è aumentato proprio per la forza e la singolarità dei concetti e delle idee alla base del film. Uno di questi è l'avere un protagonista, quel Buono Legnani "pittore delle agonie", che è in sostanza invisibile, nel senso che pervade tutto il film e gli dà significato, ma in pratica non è presente.
Non mancano, in questo film, le dichiarazioni dello stesso Avati che danno conto dell'origine delle paure infantili che lo hanno "informato" e formato.
Man mano che si compie il percorso critico e "geografico" di ricerca sul gotico padano e su Buono Legnani, il film tende sempre più a trascendere la sua natura documentaristica per cercare di catturare il mito e sviluppare il mistero concludendosi su note macabre di ambiguo fascino. Un film, quindi, nel complesso interessante che tende a perpetuare l'aura leggendaria de La casa dalle finestre che ridono e, soprattutto e meritoriamente, a stimolare nuove visioni. Recensione ❯
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Ha costruito una casa per sé. Purtroppo si è rivelata un capolavoro. Una storia sul potere dell'espressione femminile e sul desiderio degli uomini di controllarla. Espandi ▽
Ha costruito una casa per sé. Purtroppo si è rivelata un capolavoro.
La designer irlandese Eileen Gray costruisce un rifugio in Costa Azzurra nel 1929, la sua prima casa, un'opera perfetta, discreta e all'avanguardia. La chiama E.1027, un'unione criptica delle sue iniziali e di quelle di Jean Badovici, con cui l'ha costruita. Le Corbusier, quando scopre la casa, ne rimane rapito, più tardi ricopre le pareti con murali e ne pubblica le foto. Gray definisce questi dipinti un atto di vandalismo e ne chiede la rimozione. Lui ignora i desideri della designer e costruisce direttamente dietro l'E.1027 il suo famoso Cabanon, che domina la narrazione del sito fino ad oggi. Una storia sul potere dell'espressione femminile e sul desiderio degli uomini di controllarla. Recensione ❯
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Il docufilm narra il felice incontro tra queste anomalie e peculiarità che ha fatto vivere al Bologna la stagione più esaltante degli ultimi sessant'anni. Espandi ▽
Il modello portato al successo dal Bologna di Joey Saputo: un club sano, serio e organizzato che ha imposto uno stile diverso, raggiungendo la Champions League con perseveranza, programmazione e garbo, anche nelle difficoltà. Un altro calcio è il modo di vivere questa passione a Bologna, città che non vuole essere metropoli né provincia, ma capitale - qual è - della cultura, del gusto e del bello: una città che non rinuncia mai, neanche allo stadio, al suo spirito critico, ironico e dissacrante. Un altro calcio è il sistema di gioco innovativo proposto da Thiago Motta, allenatore e personaggio atipico dalle grandi potenzialità. Recensione ❯
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Più del 90% dei rifiuti che finiscono in mare affonda. Il devastante impatto dei rifiuti marini profondi è ormai un fenomeno diffuso in tutto il mondo e Igor D'India coinvolge Sea Shepherd e gli scienziati del CNR per cercare una soluzione a questo aspetto semisconosciuto della crisi ambientale, partendo dalla sua terra, la Sicilia. Per farlo impiegherà sia subacquei che robot filoguidati (ROV) capaci di scendere fino a -600mt di profondità.... Recensione ❯
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Un documentario che ha saputo cogliere l'emotività di una donna insieme alla sua voglia di giustizia. Documentario, Italia, Svizzera2024. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il racconto di una famiglia siciliana all'ombra del MUOS, un massiccio sistema di comunicazioni satellitari. Espandi ▽
Valentina ha 28 anni e vive nella provincia di Niscemi dove è stato installato il MUOS, un sistema di rilevamento radar statunitense che sostituisce i satelliti nella dislocazione e rilevamento dei mezzi bellici a fini di attacco e difesa. Anche se la popolazione ha cercato di evitarne la presenza il MUOS è ancora lì e le conseguenze non sono di poco conto. Valentina ha una madre e, soprattutto, un padre di cui sente il dovere di occuparsi. Perché quest’ultimo soffre di una serie di disturbi invalidanti di cui la scienza ufficiale ancora non riconosce le cause. Scalisi ha saputo cogliere i momenti intimi di una persona portata all’emotività come Valentina e anche quelli dei suoi genitori che non vogliono abbandonare la loro casa e cercano di portare avanti una quotidianità non semplice. Si ha così modo di riflettere su quanto decisioni prese dall’alto finiscano con l’influire non solo sulla sicurezza sul piano sanitario delle persone, ma anche sulle loro scelte di vita future. Recensione ❯
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Il difficile viaggio della ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell'allora Primo Ministro Shinzo Abe. Espandi ▽
Nel maggio 2017 la ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell'allora Primo Ministro Shinzo Abe. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l'opinione pubblica. Nel giro di pochi giorni, Shiori si trova al centro del dibattito politico. Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine.
Quando infine si presenta in tribunale, la difesa le scatena contro una guerra senza quartiere. Determinata a dare l'esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso: pubblica un libro autobiografico e realizza questo film diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza. Recensione ❯
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La voce di Marco Giallini che ci introduce alla storia della più grande etichetta discografica italiana e ci accompagna attraverso più di trent'anni di successi. Espandi ▽
La storia della più grande etichetta discografica italiana, la RCA. Fondata dagli americani a Roma nell'immediato dopoguerra, alla guida di Ennio Melis diventa un vero e proprio colosso della musica italiana capace di vendere milioni di dischi, facendo scuola con i suoi sound riconoscibili e difficili da imitare. Entreremo all'interno degli studi di registrazione, alternando le immagini di repertorio ai contributi di grandi personaggi della musica italiana. Recensione ❯
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Un evento inatteso fa saltare i piani di vita libera nella foresta norvegese per
una famiglia di sei. Osservazione onesta e sentimentale di una scelta
radicale. Documentario, Norvegia2024. Durata 84 Minuti.
Maria e Nik hanno lasciato la città e si sono trasferiti con i loro figli nelle terre selvagge della foresta. Quando però a Maria viene diagnosticato un cancro, dovranno tornare nella società. Espandi ▽
Premiato al Sundance Film Festival (Gran premio della giuria nella sezione World Cinema Documentary) A New Kind of Wilderness era nato, nelle intenzioni della regista Silje Evensmo Jacobsen, come documentario di osservazione della famiglia di Maria Gros Vatne (1978-2019), fotografa norvegese dalla vita eccentrica, per poi ritrovarsi stravolto dalla sua improvvisa scomparsa. L'oggetto delle riprese è diventato quindi in corso d'opera la reazione di Nik e dei bambini alla nuova vita senza Maria (anche se la sua voce torna di tanto in tanto, fuori campo, così come le immagini da lei catturate), lungo un arco di circa tre anni. Il rischio maggiore, per la macchina da presa di Jacobsen, era rispettare questo contesto senza approfittare della loro vulnerabilità. Recensione ❯
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Un documentario che racconta la potenza del teatro come strumento di emancipazione e autodeterminazione. Espandi ▽
Da trent'anni, Marina Rippa dirige laboratori teatrali nei quartieri più complessi di Napoli. Frequentando i suoi corsi, molte donne riescono a esprimere la loro vera essenza e superare i vincoli imposti dalla cultura in cui vivono. Il laboratorio si trasforma così in uno spazio vitale di condivisione e liberazione, dove corpo e voce si uniscono per rendere visibile ciò che è invisibile, rivelando la bellezza e la forza che risiedono in ognuna di loro. Recensione ❯
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Loznitsa crea un mosaico di situazioni che, una volta messe a fuoco complessivamente, ci offrono un ritratto inedito della situazione in Ucraina. Documentario, Ucraina, Paesi Bassi, Francia, USA2024. Durata 145 Minuti.
Due anni di guerra in Ucraina raccontati attraverso le vite di uomini, donne e bambini. Espandi ▽
A partire dai funerali di alcuni soldati morti nella guerra di resistenza contro la Russia si snoda una serie di episodi che vanno da un matrimonio a battesimi di adulti nell’acqua ghiacciata fino a una lezione in una scuola elementare con l’incubo dell’allarme bombardamenti.
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Con l’impegno produttivo di piccole troupe che, nel corso di due anni a partire dal febbraio 2022, si sono recate in diversi luoghi del territorio ucraino, il regista ha assemblato tessere di durata abbastanza simile l’una con l’altra perché alla fine ci venisse offerto un mosaico originale di un popolo in guerra. Ciò che emerge (ma ce lo aveva detto già con Maidan è la realtà di uomini e donne ben lontani dall’etichetta di ‘nazisti’ che il Cremlino di Putin cerca di applicare loro. Recensione ❯
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L'Inghilterra è finalmente in finale in un campionato blasonato e 6.000 tifosi senza biglietto invadono Wembley lasciando dietro di sé la distruzione. Espandi ▽
11 luglio 2021. L'Inghilterra è in finale agli europei di calcio. Dopo mesi di lockdown, i tifosi farebbero di tutto pur di vedere la propria squadra giocare in casa: anche invadere lo stadio di Wembley. Recensione ❯
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