Sound of Freedom - Il canto della libertà

Il poblema del film è che va in contrasto con chi vorrebbe sdoganare la pedofilia tramite il grimaldello del gender.

Se infatti un bambino deve essere libero di scegliere il suo orientamento sessuale perché allora non può decidere anche con chi sperimentare la sua sessualita e decidere altresi di farlo quando vuole ?

E chiaro che suscitare l'orrore della pedofilia, che poi è lo scopo del film, "i bambini di Dio non sono in vendita" , nuoce alla causa gender.

Colpisce che nella sua recensione si faccia riferiemnto a complottisti, evangelici , ma mai a quanto esposto sopra .
Ma forse non colpisce neppure troppo visto che la battaglia sui "diritti" che comprende il gender , la maternità surrogata etc. [+]

Il poblema del film è che va in contrasto con chi vorrebbe sdoganare la pedofilia tramite il grimaldello del gender.

Se infatti un bambino deve essere libero di scegliere il suo orientamento sessuale perché allora non può decidere anche con chi sperimentare la sua sessualita e decidere altresi di farlo quando vuole ?

E chiaro che suscitare l'orrore della pedofilia, che poi è lo scopo del film, "i bambini di Dio non sono in vendita" , nuoce alla causa gender.

Colpisce che nella sua recensione si faccia riferiemnto a complottisti, evangelici , ma mai a quanto esposto sopra .
Ma forse non colpisce neppure troppo visto che la battaglia sui "diritti" che comprende il gender , la maternità surrogata etc. è una battaglia "de sinistra".

Mi riempie di gioia il fatto che il 90% di chi ha letto al sua recensione non sia d'accordo con Lei.
Una cosa su cui riflettere, forse. [-]

Il film tratta un argomento molto complicato, la pedofilia e la tratta dei bambini venduti per lo sfruttamento sessuale.
Lo fa con molta delicatezza evitando di mostrare scene trucide pur mantenendo la tensione emotiva ad un livello alto.
I personaggi esistono nel mondo reale, in caso contrario apparirebbero come supereroi per il coraggio e la determinazione che mostrano.

Ho apprezzato molto la recitazione di tutti gli attori , in particolare Caviezel anche se con i capelli di un improbabile color biondo.

Malgrado le due ore il film non ha momenti noiosi ed il racconto mostra i lati oscuri che preferiamo non guardare perché i mostri li abbiamo relegat nelle favole . [+]

Il film tratta un argomento molto complicato, la pedofilia e la tratta dei bambini venduti per lo sfruttamento sessuale.
Lo fa con molta delicatezza evitando di mostrare scene trucide pur mantenendo la tensione emotiva ad un livello alto.
I personaggi esistono nel mondo reale, in caso contrario apparirebbero come supereroi per il coraggio e la determinazione che mostrano.

Ho apprezzato molto la recitazione di tutti gli attori , in particolare Caviezel anche se con i capelli di un improbabile color biondo.

Malgrado le due ore il film non ha momenti noiosi ed il racconto mostra i lati oscuri che preferiamo non guardare perché i mostri li abbiamo relegat nelle favole .

Il successo USA del film lo spiego con la vicenda del protagonista che da solo si erge contro un sistema e che alla fine trionfa.
Il mito del singolo che da solo può salvare il mondo o un pezzo di esso da speranza e coraggio.

Se vedete il film appare chiaro perchè Disney ne abbia bloccato la diffuzione per 5 anni.
L'isola degli orrori ricorda quella di Epstein e dei suoi amici dem.
La cultura Woke della Disney è l'anticamera dello sdoganamento della pedofilia.
Infatti, se un minore, un bambino può decidere il suo orientamento sessuale perché allora non può decidere di sperimentare la sua sessualità con chi vuole e quando vuole ?
E una vecchia teoria della sinistra europea che vedeva la borghesia come struttura sociale che tarpava la sessualità dei bambini.
Una fragile scusa per far passare la pedofilia come cosa naturale che oggi si cerca di resuscitare.

Un film che ha una funzione sociale ed andrebbe visto in tutte le scuole del mondo. [-]

Occasione persa la sua per fare una critica al film e non a chi lo va a vedere....
Comunque la realtà supera l'ideologia dominante che vorrebbe che si lodassero solo film "in linea" con lo "spirito del tempo" che non è quello indicato da lei.
Tant'è che le persone ancora con un "cuore e un cervello libero" sanno scegliere un film anche se non è appoggiato dalla critica ed è fuori dai "circuiti" previsti.
Capisco che questo la scandalizzi e che non riesca a capirne il perché ma la realtà supera le indicazioni che il mainstream ci indica e a volte ci costringe a subire.
Dia un'occhiata anche alla percentuale di chi è d'accordo sulla sua recensione ( ora 89% sfavorevoli!!)
Cordialmente
Massimo Pecorari
max@libero. [+]

Occasione persa la sua per fare una critica al film e non a chi lo va a vedere....
Comunque la realtà supera l'ideologia dominante che vorrebbe che si lodassero solo film "in linea" con lo "spirito del tempo" che non è quello indicato da lei.
Tant'è che le persone ancora con un "cuore e un cervello libero" sanno scegliere un film anche se non è appoggiato dalla critica ed è fuori dai "circuiti" previsti.
Capisco che questo la scandalizzi e che non riesca a capirne il perché ma la realtà supera le indicazioni che il mainstream ci indica e a volte ci costringe a subire.
Dia un'occhiata anche alla percentuale di chi è d'accordo sulla sua recensione ( ora 89% sfavorevoli!!)
Cordialmente
Massimo Pecorari
max@libero.it [-]

Film bellissimo dimostra la crudeltà umana....il nostro cuore ha bisogno d amore e solo una persona ci può riempire Gesù Cristo......siamo avidi e cattivi

“Sound of freedom - Il canto della libertà” del messicano Alejandro Monteverde, entra nell’antro oscuro del commercio di bambini per scopi sessuali. Il film è del 2018 ma stranamente è uscito nelle sale italiane solo da poche settimane. Son certo che se la trattazione del tema mostruoso della pedofila fosse stata legata alla Chiesa cattolica il lancio pubblicitario sarebbe stato fatto in pompa magna e su larga scala, coinvolgendo per settimane centinaia di sale cinematografiche e non poche unità, per pochissimo tempo e in poche grandi città. Lo sviluppo narrativo è basato su una storia vera, con richiami documentaristici alle immagini di quanto realmente accaduto, mettendo in risalto i legami dello sfruttamento sessale dei fanciulli -  anche di soli 6 anni- con gli ambienti dominati da ricchi magnati americani (evocando l’affaire Assange, Hillary Clinton e Weinstein). [+]

“Sound of freedom - Il canto della libertà” del messicano Alejandro Monteverde, entra nell’antro oscuro del commercio di bambini per scopi sessuali. Il film è del 2018 ma stranamente è uscito nelle sale italiane solo da poche settimane. Son certo che se la trattazione del tema mostruoso della pedofila fosse stata legata alla Chiesa cattolica il lancio pubblicitario sarebbe stato fatto in pompa magna e su larga scala, coinvolgendo per settimane centinaia di sale cinematografiche e non poche unità, per pochissimo tempo e in poche grandi città. Lo sviluppo narrativo è basato su una storia vera, con richiami documentaristici alle immagini di quanto realmente accaduto, mettendo in risalto i legami dello sfruttamento sessale dei fanciulli -  anche di soli 6 anni- con gli ambienti dominati da ricchi magnati americani (evocando l’affaire Assange, Hillary Clinton e Weinstein).
La pellicola è dura ma non esagera nella brutalità delle scene che rimangono, pur particolarmente intense, sempre sulla soglia. L’interpretazione dei due fratellini honduregni Rocio e Miguel, brutalizzati dalla malvagità di individui senza alcun limite umano, è fuori dal comune. Lo sguardo della bambina nel rivedere il padre in ospedale, mentre gli accarezza il volto ancora incredula di poterlo rivedere insieme a Miguel (anch’egli finito nello stesso girone dantesco), penetra nell’anima dello spettatore per rimanervi a lungo.
È un lavoro sulla nobiltà d’animo ed il coraggio (inverati dall’agente dell’FBI Tim Ballard) e sulla quinta essenza del Male, quello con la M maiuscola, che da anni si vuole attribuire soltanto al mondo ecclesiastico, per nascondere le sue vere radici ove vive, prolifera ed imperversa: l’alta finanza e quegli stessi ambienti politici a stelle strisce che hanno come impegno primario, secondario e terziario la illimitata liberalizzazione di qualsiasi costume sessuale, comportamentale ed esistenziale, incluso l’amore transgenerazionale: indovinate che cos’è?
Fabrizio Giulimondi   
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Inspiegabile e inquietante come un film di denuncia ben fatto e toccante come questo sia stato boicottato e recensito in modo indegno anche da questo sito.
Bellissimo film.

È un film che tratta un argomento molto spinoso e poco conosciuto (anzi, diciamo meglio che tutti facciamo finta di non sapere e non conoscere). Ti commuove, ti fa piangere e ti lascia con tanto dispiacere e rammarico...non voglio dilungarmi troppo, ma vi prego, andatelo a vedere e diffondetelo il più possibile.
ringrazio chi l'ha prodotto e ha perseverato affinché arrivasse nelle nostre sale. Dio vi benedica 

Il film è molto ben fatto e ha il pregio di porre i riflettori su uno dei crimini più disdicevoli, la tratta di bambini a scopo sessuale. La recitazione è convincente, la trama avvincente anche se non c'è un crescendo o un apice narrativo nella sceneggiatura, ma è basato su una storia vera e questo lo rende ancora piu forte. Io film non è assolutamente crudo ed è stato trattato in modo delicato, quasi eccessivamente soft a mio avviso (non ci sono momenti emotivamente troppo forti nonostante il tema), ma va bene cosi, meglio fare solo intuire certe scene inenarrabili.

Diverte  ma è anche un vero pugno nello stomaco...
Un bellissimo film con un messaggio molto forte a difesa dei bambini trafficati nel mondo.
Questo problema meriterebbe molta più attenzione politica.
Spero che abbia molto spettatori, nonostante la scarsa promozione e le poche sale.

Leggerete fiumi di parole altisonanti, sciorinate faraoniche per condannare chi ha promosso e realizzato Sound of Freedom: processi politici e niente di più. Ma che cosa ha di politico e divisivo questo film veramente? Assolutamente nulla!
Ispirato alla storia vera di Tim Ballard, ex agente federale, che lasciò il suo lavoro per combattere la tratta dei minori libero dalle formalità di chi lavora alle dipendenze di uno stato, Sound of Freedom dedica la sua attenzione al mondo della schiavitù minorile col preciso intento di svegliare le coscienze. Lo fa in maniera sufficientemente efficace e con modi talmente pacati da non disturbare nessuno: nessuna scena esplicita e l'unica violenza aperta che si vede è quella del protagonista verso i trafficati. [+]

Leggerete fiumi di parole altisonanti, sciorinate faraoniche per condannare chi ha promosso e realizzato Sound of Freedom: processi politici e niente di più. Ma che cosa ha di politico e divisivo questo film veramente? Assolutamente nulla!
Ispirato alla storia vera di Tim Ballard, ex agente federale, che lasciò il suo lavoro per combattere la tratta dei minori libero dalle formalità di chi lavora alle dipendenze di uno stato, Sound of Freedom dedica la sua attenzione al mondo della schiavitù minorile col preciso intento di svegliare le coscienze. Lo fa in maniera sufficientemente efficace e con modi talmente pacati da non disturbare nessuno: nessuna scena esplicita e l'unica violenza aperta che si vede è quella del protagonista verso i trafficati. Il peggio che, fisicamente, si vede subire dai bambini sono urla e strattoni, e forse è proprio questo il pregio del film.
Dal resto: ci serve vedere uno stupro per indignarci? Abbiamo davvero bisogno che qualcuno ci spieghi come funziona?
Andrebbe lodato chi ha ideato questo film per averci risparmiato la visione di ciò che troppo ben conosciamo e per essersi concentrato su ciò che spesso dimentichiamo: che il vero male fonte di troppe sofferenze è la riduzione delle persone a cose, col fine di usarle per soddisfare piaceri effimeri e riempire, inefficacemente, vuoti esistenziali. Dinamica che non riguarda solo la violenza sui minori e che viene spesso tollerata su tematiche di altrettanta gravità.
Tutto questo, nella prima parte del film, è narrato in maniera efficace e coinvolgente, dando spazio all’esperienza terribile dei bambini.
La scelta di affidarsi prevalentemente al vissuto di Tim nella narrazione presenta invece i suoi limiti nella seconda parte, coi minori che quasi scompaiono. Resta l'apprensione per la loro sorte, ma le vicende e gli sforzi del protagonista sono tutto ciò che ci viene mostrato, con un ritmo lento che regge ma non emoziona, e lunghi dialoghi con poche frasi ad effetto che, per quanto sincere, non ci coinvolgono del tutto.
Difetto non trascurabile è il doppiaggio della versione italiana: monotono per il protagonista, inadeguato per altri personaggi e percettibilmente falso, quasi irritante, per i bambini.
Al netto dei difetti il film rimane valido perché raggiunge il suo obiettivo: da’ una voce agli sfruttati e spinge a non restare indifferenti. E lo fa onestamente, senza stratagemmi: edulcorando senza mentire, per rendere accessibile a tutti un tema che merita di essere trattato senza per forza terrorizzare. [-]