Un film che rifiuta ogni retorica e si pone come una voce importante nel dibattito sulla violenza di genere. Da lunedì 24 novembre al cinema.
di Claudia Catalli
Eva De Wulf è una ragazza dallo sguardo profondo e cupo, dietro cui nasconde il peso di un trauma. Si è lasciata tutto alle spalle, amici, parenti e genitori disfunzionali, un padre violento e una madre alcolizzata. L'unica che continua a frequentare è sua sorella. Ricordi di momenti spensierati di infanzia con i suoi amici ogni tanto riaffiorano, insieme a una memoria di violenza orrenda e dolorosa, impossibile da cancellare. Quando tornerà dove tutto è accaduto si ritroverà con la stessa società sorda alle sue grida di allora, e non le resterà che una decisione drammatica. È un doloroso coming of age denso di ombre e traumi, La ragazza del ghiaccio. Segna l'esordio alla regia dell'attrice Veerle Baetens, applaudita per l'intensa performance in Alabama Monroe. Di quel film mantiene il tono asciutto e drammatico, proponendo la storia di un femminile chiuso in se stesso a protezione dopo aver subito tanto, troppo.