La seconda stagione della serie. Espandi ▽
Avevamo lasciato Daniele e Nina in cima a un trampolino, con la notizia della gravidanza di lei a collocarli in bilico sul futuro. Ora la loro bambina è nata ma Daniele e Nina non stanno più insieme, lui studia scienze infermieristiche e anche lei studia all'università dopo aver accantonato la carriera di attrice, contro il volere della madre ambiziosa e invadente. E adesso Maria è contesa fra i suoi genitori, perché Nina ha fatto richiesta dell'affidamento esclusivo e Daniele è in trepida attesa dell'udienza decisiva: una bella spada di Damocle, per un giovane uomo da sempre in lotta contro i propri demoni interiori.
Al centro di questa stagione, messa in graduale evidenza, è la paura che fagocita tutti i personaggi, compresi i genitori di Daniele e Nina, i dottori e gli infermieri.
La regia di Bruni è pulita, senza inutili perdite di tempo, cerca la dimensione poetica che è la vera salvezza di Daniele, e riesce a creare una metrica più convincente di quella della stagione precedente nel "ritrovare la traccia di umanità" anche nei personaggi meno gradevoli e nel mostrarci come "tra noi e loro (i pazienti psichiatrici) c'è una sola differenza: il caso".