Il cinema di Enrico Vanzina è sempre uguale a sé stesso: nasce ostentatamente colto e diventa in modo ancora più ostentato semplice e popolare; più che anticipare e prevedere i tempi, li ricalca con intuito e attenzione. Dal 27 gennaio su Prime video.
di Roberto Manassero
Il cinema di Enrico Vanzina – ormai dal 2018 senza il fratello Carlo, a cui qui rende omaggio esplicitamente – è sempre uguale a sé stesso: nasce ostentatamente colto e diventa in modo ancora più ostentato semplice e popolare; più che anticipare e prevedere i tempi, li ricalca con intuito e attenzione.
Tre sorelle è una commedia amicale e sentimentale aggiornata ai temi oggi in voga della sorellanza; un buddy movie al femminile in cui le protagoniste non fanno altro che beccarsi e sostenersi nella comune battaglia contro gli uomini e contro sé stesse, tra istinti da controllare (il sesso, l’alcol) e altri da cancellare (l’ansia di controllo, la rigidità dei comportamenti), tra momenti di solidarietà e altri di cattiveria, sparate contro l’altro sesso e bocche spalancate di fronte a fisici scolpiti o alle rivelazione inattese (ma nemmeno troppo: siamo ancora allo shock dello scoprire che il bonazzo di turno è immancabilmente gay).