Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Regia di | Christophe Honoré |
Attori | Vincent Lacoste, Xavier Giannoli, Christophe Honoré, Wilfried Capet, Paul Kircher Jean-Philippe Salerio. |
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Ultimo aggiornamento martedì 4 aprile 2023
Un liceale affronta per la prima volta alcuni ostacoli che lo faranno diventare adulto. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, 2 candidature a Lumiere Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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Il diciassettenne Lucas sta frequentando l'ultimo anno di collegio quando la morte improvvisa di suo padre gli porta via tutto quello che stava dando per scontato. Rimasto pieno di rabbia e disperazione, fa visita al fratello maggiore a Parigi in cerca di conforto nella nuova città
Uno studente liceale di 17 anni cerca di fare i conti con le nuove sfide poste dalla morte, dalla vita, dalla città e dalla “tentazione della rinuncia”.
Lucas ha 17 anni quando la morte improvvisa del padre frantuma la sua adolescenza. Dissimulata autobiografia questa di Christophe Honoré, alle prese con un racconto rapsodico e irregolare conne la giovinezza che narra: Le Lycéen, questo il titolo originale, Suona Come cronaca di un'uscita dal nido familiare e del viaggio nella metropoli quale scoperta di sé e delle possibilità di sperimentarsi, vivere [...] Vai alla recensione »
Guardando fisso in camera, il protagonista Lucas (Paul Kircher) approfondisce quello che le immagini mostrano durante lo scorrere del film. Lo sfondo è nero, il primo piano non lascia respiro, il ragazzo è incorniciato spalle al muro non permettendo a nulla, se non alle sue parole, di interagire con gli spettatori. Il film è Winter Boy - in originale Le lycéen - e il suo regista e sceneggiatore è Christophe [...] Vai alla recensione »
Un mazzo di fiori tra il ciglio di una strada, quella sulla quale ha perso la vita in un incidente il padre di Lucas, il diciassettenne protagonista del film, e un fiume che si intravvede tra gli alberi sullo sfondo. Con questa immagine Christophe Honoré apre il suo ultimo film, Le Lycéen. Proprio nell'equidistanza dall'immobilità implacabile e mortale dell'asfalto e dal fluire incessante e vitale [...] Vai alla recensione »
Per Christophe Honoré il dolore della giovinezza si riattiva come un virus rimasto a lungo nel sistema nervoso; come un'ombra mai fugata, un sentimento mai sopito. I suoi film più belli nascono da lì, dal ricordo dei suoi vent'anni in Plaire, aimer et courir vite o dalla rielaborazione del lutto per la prematura morte del padre di questo Le lycéen, diventato per il mercato internazionale Winter Boy [...] Vai alla recensione »
Christophe Honoré torna a dirigere, quattro anni dopo lo splendido Plaire, aimer et courir vite (2018), un film autobiografico, sul lutto, sul desiderio e l'erotismo omosessuale ma soprattutto sula nostra instancabile vitalità e reazione al dolore. Juliette Binoche e Vincent Lacoste, madre e fratello maggiore del protagonista, affiancano un sorprendente Paul Kircher, ventunenne esordiente, ma già [...] Vai alla recensione »
Comincia come una confessione angosciata, finisce con un sorriso. In mezzo c'è la fragilità adolescenziale alimentata ancora di più da un evento tragico. Per questo il cinema di Honoré trova tante pause. Necessarie e liberatorie. E qui entra in gioco Conchiglie, il brano di Andrea Laszlo De Simone, cantato a voce e nel finale. Le parole della canzone entrano, come per incanto, nella sceneggiatura. Vai alla recensione »
Un mazzo di fiori tra il ciglio di una strada, quella sulla quale ha perso la vita in un incidente il padre di Lucas, il diciassettenne protagonista del film, e un fiume che si intravvede tra gli alberi sullo sfondo. Con questa immagine Christophe Honoré apre il suo ultimo film, Le Lycéen. Proprio nell'equidistanza dall'immobilità implacabile e mortale dell'asfalto e dal fluire incessante e vitale [...] Vai alla recensione »