Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Kazakhistan, Russia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Adilkhan Yerzhanov |
Attori | Berik Aytzhanov, Daniyar Alshinov, Dmitrii Chebotarev, Aleksandra Revenko Rabiya Abish, Yerken Gubashev, Teoman Hoss, Saparkhan Mergenov, Nurbek Mukushev, Almira Tursyn. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 maggio 2023
Un uomo perde la moglie e si ritrova a lavorare per l'assassino della donna. Cercherà vendetta?
CONSIGLIATO N.D.
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Il villaggio kazako di Karatas è da tempo sotto il controllo di Poshaev, un boss criminale. Poshaev fornisce alloggi e posti di lavoro agli abitanti del luogo, ma elimina senza pietà chiunque osi opporsi al suo volere. Questa è la lezione che il povero Arzu sta per imparare in prima persona: sua moglie Karina ha informato la polizia dei crimini che avvengono in quel luogo. Arzu è storpio e ora deve crescere da solo la sua bambina. È così impotente e addolorato che non sembra nemmeno pensare alla vendetta. Poshaev lo prende sotto la sua ala e gli offre un posto come guardiano in un cantiere. Ben presto Arzu ha la possibilità di dimostrare la sua lealtà e diventa il braccio destro di Poshaev. Ma dove risiede la vera lealtà di Arzu: verso il suo capo o verso l'idea di giustizia?
Storia di criminalità che si svolge in un villaggio del Kazakistan, deserto, assolato, abitato solo da uomini (di donne non se ne vede l'ombra, solo qualche isolata comparsa), dove si svolge una storia di potere e di vendetta. Film lento, personaggi opachi, storia raccontata male e in modo confuso, cerca di essere un western ma non ci riesce e cerca di nobilitarsi con citazioni tratte dal "Principe" [...] Vai alla recensione »
La Volpe ed il Leone, la forza e la furbizia, i simboli macchiavellici del potere. Parte da lì Goliath, dalle regole del pensatore fiorentino per esercitarlo ed avere la meglio sui nemici. Ma il Principe non si limita a fornire unicamente gli strumenti del dominio, suggerisce anche l'antidoto nel caso si trasformi in dispotismo. Karatas è un piccolo villaggio del Kazakistan controllato da una banda [...] Vai alla recensione »
Spazi immensi, dagli orizzonti infiniti. Terreno brullo, arido, polveroso. Solo qualche casa sparsa, lontana da altre abitazioni, avamposto di una umanità sempre alla ricerca della propria dimensione. Questo è il mondo che film dopo film continua a mostrare e raccontare Adilkhan Yerzhanov, regista kazako che dopo Yellow Cat torna alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia con Goliath, [...] Vai alla recensione »