odin''s eye
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domenica 7 gennaio 2024
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innocuo
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Lo definisco tale, visto che la storia l'ho trovata scarna; voglio dire, sicuramente una bella storia, ma talmente tante volte sentita che si perde quel senso di bellezza, fortunatamente ciò è compensato da una buona sceneggiatura che rende 2 ore di film scorrevoli, nonostante l'ambientazione non sia delle più grandi (praticamente si svolge in 2 luoghi principali: la casa e il college). Il finale, per quanto banale (avrei preferito un altro tipo di finale, ma capisco la complessità nel realizzarlo da parte dell'autrice del romanzo), mi è piaciuto. Lo scenografo e il regista hanno saputo rendere un finale banale di un romanzo artistico (letteralmente direi). Se dovessi dare solo una valutazione alla produzione del film darei 3 stelle e mezzo, tuttavia devono essere compensate dalla storia (a mio parare banale) originale a cui si sono dovuti attenere, alla quale non darei, dal film, più di 1 stella e mezzo/2, quindi valutazione finale 3.
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ennio
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domenica 28 novembre 2021
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film passabile, ma meglio il romanzo
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"L'apparenza delle cose" appartiene alla categoria "film tratti da romanzi", che immancabilmente approdati al cinema vedono modificata, quando non stravolta, la trama originale. In verità, il film segue abbastanza fedelmente la trama, i personaggi e lo svolgimento principale della storia. Con due importanti eccezioni, entrambe dovute alla specificità filmica rispetto a quela romanzata: nel romanzo, l'attenzione che viene data al paranormale, alla "casa stregata", è decisamente saltuaria e poco rilevante, limitandosi a sensazioni, paure irrazionali e qualche possibile fantasma possibilmente simbolico. Il film invece esagera questo lato, con tanto di sedute spiritiche, radio che si accendono da sole e tovaglie che volano in aria.
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"L'apparenza delle cose" appartiene alla categoria "film tratti da romanzi", che immancabilmente approdati al cinema vedono modificata, quando non stravolta, la trama originale. In verità, il film segue abbastanza fedelmente la trama, i personaggi e lo svolgimento principale della storia. Con due importanti eccezioni, entrambe dovute alla specificità filmica rispetto a quela romanzata: nel romanzo, l'attenzione che viene data al paranormale, alla "casa stregata", è decisamente saltuaria e poco rilevante, limitandosi a sensazioni, paure irrazionali e qualche possibile fantasma possibilmente simbolico. Il film invece esagera questo lato, con tanto di sedute spiritiche, radio che si accendono da sole e tovaglie che volano in aria. La seconda eccezione, la più importante, è il finale della storia, del tutto diverso dal romanzo e molto più cinematografico. Ma su questo lascio allo spettatore la voglia di scoprirlo.
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mae
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domenica 2 maggio 2021
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matrimoni infelici, tra passato e presente.
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Amanda Seyfried è Catherine, moglie e madre che segue il marito che insegue il suo sogno andando ad insegnare in una sperduta cittadina.
Matrimonio infelice, marito fedifrago, sono tematiche già viste in molti film.
Qui vi si aggiunge il soprannaturale, con presenze che abitano la casa in cui si sono trasferiti.
E proprio dalla presenza femminile Catherine si sente protetta contro quel marito che non conosce fino in fondo.
La Seyfried è brava, come al solito, rende bene la infelice e sola Catherine.
James Norton da parte sua fa del suo meglio per essere l'egoista e presuntuoso George, un uomo che ha tanti segreti quante ambizioni.
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Amanda Seyfried è Catherine, moglie e madre che segue il marito che insegue il suo sogno andando ad insegnare in una sperduta cittadina.
Matrimonio infelice, marito fedifrago, sono tematiche già viste in molti film.
Qui vi si aggiunge il soprannaturale, con presenze che abitano la casa in cui si sono trasferiti.
E proprio dalla presenza femminile Catherine si sente protetta contro quel marito che non conosce fino in fondo.
La Seyfried è brava, come al solito, rende bene la infelice e sola Catherine.
James Norton da parte sua fa del suo meglio per essere l'egoista e presuntuoso George, un uomo che ha tanti segreti quante ambizioni.
Spiace vedere Karen Allen e F. Murray Abraham relegati in ruoli molto molto secondari, forse il film avrebbe avuto più spessore, diciamo che, volendo prendere spunto dal settore artistico, visto che George è un professore di arte e Catherine è un'artista a sua volta, una maggiore caratterizzazione di alcuni personaggi secondari avrebbe completato il film, reso il "quadro perfetto".
Sullo sfondo della storia di Catherine e George altre due storie di matrimoni infelici che la casa racchiude come fa la cornice con la tela.
Il finale potrebbe far intendere ad un seguito? Chissà!
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