Land

Luigi Coluccio

Perché bisogna rimanere a vedere i titoli di coda? Perché, tra le tante cose, si possono raccogliere delle altre tracce significanti di quanto appena visto - come alla fine di questo Land, dove si ringrazia il dottor James Gordon per il suo lavoro con i pazienti affetti da PTSD. Già, la sindrome da stress post traumatico, che negli Usa delle guerre continue e delle stragi mensili non colpisce solo cecchini americani e ragazzi di Columbine, ma attraversa come un'onda paralizzante ogni evento sconvolgente impossibile da suturare - perfino i supereroi delle invasioni aliene di Watchmen o delle battaglie cosmiche di Iron Man 3 non ne sono immuni, e come potrebbero? Questo è solo uno degli indizi da scandagliare per dare forma al dolore e al silenzio che avvolgono l'esordio alla regia dell'attrice Robin Wright, qui anche in scena nei panni della protagonista Edee, che dopo una perdita indicibile decide di rifugiarsi tra i monti del Wyoming per cercare di venire a capo di quello che non c'è e che mai più ci sarà. [...]

di Luigi Coluccio, articolo completo (1635 caratteri spazi inclusi) su Film TV 26 ottobre 2021