Nomadland |
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Un film di Chloé Zhao.
Con Frances McDormand, David Strathairn, Linda May, Charlene Swankie.
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Titolo originale Nomadland.
Drammatico,
durata 108 min.
- USA 2020.
- Walt Disney
uscita giovedì 29 aprile 2021.
MYMONETRO
Nomadland
valutazione media:
3,66
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Libertà e condivisione dopo che hai tutto perdutodi cardclauFeedback: 11799 | altri commenti e recensioni di cardclau |
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venerdì 7 maggio 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo film di Chloé Zhao è il benvenuto perché ben condotto, con un’attrice protagonista in un ruolo molto difficile, dagli elementi di pensiero piuttosto articolati, clamorosamente privo di effetti speciali, in un cinema (americano) dove negli ultimi anni, spesso, questi tendono a sostituirsi all’impoverimento delle idee. La prima protagonista è la natura, bellissima, sorprendente, di un immensamente grande. Apparentemente imperturbabile accoglie sempre anche l’antropizzazione di un capitalismo all’ultimo stadio, dove la dimensione della povertà, del lavoro precario, delle risicate risorse sociali, delle ferite irrisolte delle generazioni portate alle guerre, fanno meglio comprendere la Rivoluzione Francese. In questa atmosfera dove sogno e incubo si mescolano in modo solo in apparenza surreale, si inserisce la storia di Fern. Lei ha lavorato molti anni con l’amato marito Bo all’Empire, entrambi con dedizione, una industria di carton gesso del Nevada. Poi il marito muore di cancro, da lei assistito fino alla fine. Non hanno avuto figli. L’Empire chiude per sempre nel’88. Fern ha perso tutto, tutto troppo presto. Comincia una vita randagia fatta di un camioncino, di continui spostamenti, di lavori saltuari, di relazioni con altri simili a lei. Riguadagna, aiutata in questo dalla natura, una dimensione di libertà. Ma forse non c’è più spazio per la condivisione, forse c’è il timore di legarsi per poi tutto perdere, ancora. L’apparente componente anaffettiva di Fern suggerisce solo un grande dolore. «Nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria …
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