
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania, USA, Gran Bretagna |
Durata | 12 minuti |
Regia di | Yorgos Lanthimos |
Attori | Matt Dillon, Daphne Patakia, Susan Elle, Sara Lee, Eugena Lee Rowan Kay. |
Uscita | giovedì 28 marzo 2024 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Trent Film |
MYmonetro | 3,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 28 marzo 2024
La vita di un musicista cambia improvvisamente dopo un incontro casuale.
CONSIGLIATO SÌ
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Lui è un violoncellista, in apparenza depresso. Stanco della routine familiare - è padre di tre figli - o forse professionale. In metropolitana, dopo le prove per un concerto, chiede l'ora a una sconosciuta: la sua vita cambierà, nel più imprevedibile dei modi.
Che si tratti di sci-fi in zona ultracorpi o di semplice psicologia ha poca importanza. Ciò che conta in Nimic è la sensazione disturbante che Lanthimos riesce a trasmettere, anche sulla brevissima distanza del cortometraggio (ci era già riuscito Necktie nel 2013).
In 11 densi minuti il regista greco di The Lobster cattura una scheggia di quotidianità e apre a letture molteplici e discordanti sul senso dell'esperienza uncanny vissuta dallo spettatore.
Da principio siamo propensi a identificarci con Matt Dillon e a cercare di comprendere le ragioni del suo dolore: un desiderio puntualmente inappagato quando entra in scena il doppio del protagonista, una ragazza dallo sguardo allucinato che si sostituisce gradualmente a lui nel ruolo di marito e di padre. Nimic d'altronde nasconde nel titolo il proprio senso: in rumeno significa "nulla", in inglese è un neologismo, composto da manic e mimic, un mix di paranoia depressiva e mimesi dei gesti altrui. Ma il gender switch tra i due personaggi potrebbe nascondere altre metafore, a cui Lanthimos allude (la donna sostituisce l'uomo e lo rende inutile e obsoleto?), come un ispirato suggeritore, senza fornire facili risposte.
Ad attanagliare il protagonista potrebbe essere la sensazione di essere comunque rimpiazzabile, che il ruolo di marito o compagno abbia una data di scadenza, o più probabilmente che la fluidità ci attraversa in ogni aspetto, tanto da suggerire un epilogo in cui ora sia lui a sedere sul lato opposto della metropolitana, pronto a subentrare, a sua volta, a uno sconosciuto. Nimic è uno spunto geniale più che una storia vera e propria, ideale per la dimensione del cortometraggio: lo choc è assicurato e il minutaggio breve aiuta a mantenere intatto l'enigma. Il tipico utilizzo di Lanthimos dei grandangoli esalta l'effetto di straniamento in seno all'apparente quiete domestica, come già visto, con esiti tragici e orrorifici, in Il sacrificio del cervo sacro, o in chiave di commedia nera in La favorita.
Un regista che come sempre è destinato a dividere, ma per chi ama il suo approccio provocatorio e il suo stile inconfondibile, Nimic appare come un tassello fondamentale della sua filmografia.
In questi casi m’immagino sempre il regista che se la sghignazza di fronte ai tentativi di interpretazione, anche surreali, a volte, della sua ennesima provocazione cinematografica, ma questa è un’altra storia. Allora, cos’è Nimic? Personalmente mi ha (ri)evocato “Il compagno segreto” di Conrad. Il protagonista “Dillon no name” sembra infatti [...] Vai alla recensione »
"Nimic" è un cortometraggio di Yorgos Lanthimos del 2019, con protagonista Matt Dillon, in arrivo giovedì 28 marzo nelle sale italiane, a seguito del grande successo di "Povere creature!". La storia è estremamente semplice: un violoncellista, mostrato nelle attività quotidiane familiari e lavorative, viene improvvisamente seguito da una donna dallo sguardo inquietante, incontrata in metropolitana. [...] Vai alla recensione »