Roma

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jackbeauregard mercoledì 9 gennaio 2019
messico senza nuvole Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

Cuaron realizza un film molto personale, girato in un bianconero luminoso e brillante, forse un tantino troppo lucido e pulito (ma è l'unica blanda critica che mi sento di fare), con forti richiami al neorealismo italiano, sia per il largo ricorso ai piani sequenza, che per l'utilizzo di attori non professionisti.
Ambientato nell'omonimo quartiere di Città del Messico che dà il titolo al film, agli inizi degli anni 70, in un periodo di forti fermenti e contrasti in campo politico, economico e sociale, segnati da momenti anche di estrema  violenza, narra,nel corso di un breve lasso temporale, le vicissitudini di una famiglia dell'alta borghesia ispanica, padre medico, moglie insegnante di biochimica, 4 figli e 2 domestiche, per tacer del cane. [+]

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zarar lunedì 14 gennaio 2019
il bianco e nero della nostra storia interiore Valutazione 4 stelle su cinque
55%
No
45%

 Ho visto questo film di Alfonso Cuaron in contemporanea con Cold war di Pawel Pawlikowski.  Per motivi diversi e con diverse partenze legate ai diversi contesti di appartenenza dei registi, impressiona una scelta comune: Nella tematica, nella regia, nella sceneggiatura una specie di consapevole balzo indietro, un voluto minimalismo, una macchina da presa che registra nello stile del documentario o meglio, nello stile di una memoria che ha una sua specifica narrazione, fatta non necessariamente di eventi importanti, ma di quel che per qualche motivo ci è rimasto dentro, ed è nostra storia parallela. Un curioso neo-neorealismo, che può essere piano fino alla banalità, che può sottolineare in modo elementare i salti cronologici, che sceglie il bianco e nero della memoria e del sogno, le cui riprese non disdegnano i tempi lunghi, indugiano su momenti e oggetti di piatta quotidianità, hanno ripetizioni e sottolineature di significato trasparente, visi disperatamente autentici di attori non professionisti,  sentimenti e passioni tutti assorbiti da immagini e gesti. [+]

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cinefoglio mercoledì 23 gennaio 2019
istantanea di roma Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

Una pellicola suggerita ed articolata nella sua proiezione dall'elemento acqua, in tutte le sue varie forme: di pioggia e grandine; liquidi corporei e acqua di servizio per pulire i pavimenti; acqua come humus della campagna e come nemica e domatrice del fuoco; acqua che è inizio e fine della vita come l’oceano.
Mancava solo la soffice neve, ahimè, improbabile nel quartiere di ROMA in Città del Messico.
 

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fulviowetzl martedì 4 dicembre 2018
l'eroismo del quotidiano Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Alfonso Cuaron torna a Ciudad de México, e in un nitidissimo bianco e nero,  non immemore de Los Olvidados di Louis Buñuel,  filmato in prima persona, racconta la sua infanzia nel quartiere medioborghese di Roma, nel 1971. Cleo domestica india in una famiglia, padre e madre, una nonna, quattro figli tra l'infanzia e la prima adolescenza, ad un passo dallo sfasciarsi, passa le giornate ad attraversare le stanze, seguita da panoramiche di 360°, a svegliare e addormentare i bambini, preparare colazioni, lavare androni, raccogliere escrementi del cane, spegnere le luci ad una ad una nella notte. E' il motore silenzioso della famiglia, guarda ma non giudica, ma il suo sguardo non è sottomesso, Cleo è intenta a cercare di capire. [+]

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alesimoni domenica 9 dicembre 2018
roma, cinema aperto Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Capolavoro. Non ci sono tante altre definizioni per l'opera del fenomenale Alfonso Cuaron. Che fosse un mostro di tecnica si sapeva già da Gravity, ma con quest'opera in 65mm ha superato sé stesso: ci sono alcuni piani sequenza con una luce e una profondità che tolgono il respiro . Partendo da dati autobiografici, il cineasta messicano finisce col confezionare un'opera politica con un fortissimo messaggio contro la dittatura , ma sopratutto a favore della donna utlizzando scene dal fortissimo impatto emotivo. E' un trattato sulla condizione femminile molto più efficace di tanti testi o manifestazioni in piazza: dovrebbe essere visto da ogni giovane ragazza di oggi. Al di là del titolo, è intriso di italianità perché "figlio" della scuola neorealista italiana, come ammesso dallo stesso regista, sia per il formato, che per la messa in risalto della gente di strada (la fantastica Cleo), che per l'uso di attori non professionisti. [+]

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boffese lunedì 7 gennaio 2019
colonia roma Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

 ROMA di Cuaron e' il miglior film dell anno . Un appassionante racconto sulle donne che hanno accompagnato l adolescenza del regista. Di una sensibilita' inverosimile , toccante ,dolce e poetico nel raccontarle. [+]

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miguelangeltarditti domenica 13 gennaio 2019
sobre la dignidad humana Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

   Varios premios internacionales, la aceptaciòn del publico, y las significativas recaudaciones, parecen aplaudir este profundo film de Alfonso Cuaròn.
Cuaròn, que tambièn ha escrito el libro, imprime al film diversas lecturas, cada una màs profunda y complicada que la otra, en esa ciudad capital del Mexico de los años 70.
El problema politico- economico del pais, el tema de la incondicionalidad del amor, a hipocrecia en el mismo amor de algun otro, el tema de la esclavitud “de nacimiento” de los pobres, en relaciòn a los que han un poco (y no necesariamente un maximo ostentoso) de nivel economico.                  Esta necesidad extraña, implicita en  la condiciòn del ser humano, que comporta la necesidad de ejercer el poder sobre el otro. [+]

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giovedì 24 gennaio 2019
é semplicemente un film sulla dignità umana
50%
No
50%

il corollario delle ingiustizie sui popoli che sono stati distrutti è una convenzione data dal senso di colpa dei bianchi anglofoni e ispanici.
La dignità delle donne è la questione a mio avviso più evidenziata nella storia.
In quanto questi eventi potrebbero svilupparsi in maniera identica in qualsiasi situazione occidentale di questi tempi, come la drammarica situazione italiana delle donne assasinate dai loro compagni (almeno una ogni 2,5-3 gioni). Una follia.
Il film mi ha stupito per il corso naturale e regolare che l'autore ha saputo dare alla trama, ineluttabile, ma (ripeto) naturale, perche naturale è la follia della specie umana (almeno in base alla situazione planetaria di questo periodo). [+]

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lorifu sabato 9 febbraio 2019
un capolavoro Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

 Roma è un bellissimo film del regista messicano Alfonso Cuaron , reduce della vittoria all’Ultimo festival di Venezia, con l’assegnazione del Leone d’Oro e candidato all’Oscar 2019 per il cinema messicano.
Il titolo può trarre in inganno ma sin dalle prime scene ci si rende conto che Roma è soltanto un quartiere medio borghese della caotica Città del Messico agli inizi degli anni ’70 e la scelta[+]

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jardena sabato 9 febbraio 2019
amore profondo anche senza legami di sangue
0%
No
0%

È un film lento, che ti avvolge a poco a poco. Già la prima lunga scena del lavaggio del pavimento ci porta nel film, nel Messico degli anni 70.
Cleo è sempre indaffarata, sempre di corsa, ma interiormente serena, accompagna i lavori con la musica. Lavoro, lavoro, lavoro, da questo è scandita la sua vita, ma l'amore verso i figli della padrona è profondo e sincero e viene contraccambiato, non solo dai bambini, ma dalla famiglia tutta. L'universo maschile è squallido e poco sensibile, sia la figura di Firmin che del padre. Queste sono figure abbiette, egoiste e disprezzabile, le figure femminili sono forti, con dei principi e solidali.
Cleo è tormentata dal dolore e dal rimorso per la morte della sua bambina, la bimba è nata morta perché lei non l'aveva desiderata abbastanza. [+]

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