joker91
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giovedì 15 febbraio 2018
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vi prego basta con questo di tipo di cinema
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Classico film Italiota radical chic da salotto. Una specie di PARENTI SERPENTI rivisitato in salsa Mucciniana,Monicelli era un'altra cosa. Un'accozzaglia di personaggi tutti imparentati tra loro che si ritrovano in un casale per festeggiare le nozze d'oro della coppia capofamiglia.... il classico film dove si fa una grossa confusione pure a capire i gradi di parentela e appena inizi a capire qualcosa finisce il film. Personaggi nevrociti,malati e narcisisti rappresentati con troppa fretta senza fare una vera e propria indagine psicologica sul loro passato e presente. Trama vuota,banale e già vista mille volte nel cinema Italiano degli ultimi 20 anni. Si salvano solo gli attori,ed è proprio il cast di attori a salvare il film(su tutti Ghini) .
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Classico film Italiota radical chic da salotto. Una specie di PARENTI SERPENTI rivisitato in salsa Mucciniana,Monicelli era un'altra cosa. Un'accozzaglia di personaggi tutti imparentati tra loro che si ritrovano in un casale per festeggiare le nozze d'oro della coppia capofamiglia.... il classico film dove si fa una grossa confusione pure a capire i gradi di parentela e appena inizi a capire qualcosa finisce il film. Personaggi nevrociti,malati e narcisisti rappresentati con troppa fretta senza fare una vera e propria indagine psicologica sul loro passato e presente. Trama vuota,banale e già vista mille volte nel cinema Italiano degli ultimi 20 anni. Si salvano solo gli attori,ed è proprio il cast di attori a salvare il film(su tutti Ghini) . Il cinema italiano è finito cosi come anche l'Italia. Ormai il pubblico Italiano manipolato dai mass media e dal potere finanziario si accontenta di vedere film caciaroni alla Zalone o pellicole finte impegnate come questa... ma dove diavolo è andato a finire il grande cinema italiano????? questo cast di attori potrebbe essere utilizzato diversamente in altri tipi di film che in Italia ormai non si fanno più. Muccino ritirati ti prego. BASTA
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evak.
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venerdì 16 febbraio 2018
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isterico
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A casa tutti bene, in platea molto male.
Il film di Muccino è decisamente isterico, irritante e confuso, dalla sceggiatura alla regia. I dialoghi sconfinano nella banalità di un romanzetto che vorresti non trovare mai nelle librerie; le inquadrature corrono veloci tra un personaggio e l'altro senza mai dargli un senso o uno spessore. Troppi attori, troppe urla, troppo movimento.
Il cast ha qualche buon attore/attrice che in altri film sono stati molto bravi ma che qui la regia ha represso. Peccato.
Le aspettative erano diverse quando sono entrata in sala. È un film decisamente ansiogeno. Ben lontano dalla grande commedia italiana di Maestri quali Ettore Scola o Mario Monicelli, dove ogni particolare - dai dialoghi alle inquadrature - aveva un senso.
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A casa tutti bene, in platea molto male.
Il film di Muccino è decisamente isterico, irritante e confuso, dalla sceggiatura alla regia. I dialoghi sconfinano nella banalità di un romanzetto che vorresti non trovare mai nelle librerie; le inquadrature corrono veloci tra un personaggio e l'altro senza mai dargli un senso o uno spessore. Troppi attori, troppe urla, troppo movimento.
Il cast ha qualche buon attore/attrice che in altri film sono stati molto bravi ma che qui la regia ha represso. Peccato.
Le aspettative erano diverse quando sono entrata in sala. È un film decisamente ansiogeno. Ben lontano dalla grande commedia italiana di Maestri quali Ettore Scola o Mario Monicelli, dove ogni particolare - dai dialoghi alle inquadrature - aveva un senso. Muccino riesce a far rimpiangere quel tempo speso su una poltrona mentre ti chiedi "perché".
Non ho mai apprezzato i film di Muccino, che ho guardato solo in televisione. Ora ho la conferma che mai li amerò. Mancano di qualcosa nel troppo.
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carlottazanitti
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giovedì 15 febbraio 2018
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il miglior film di muccino. tognazzi strepitoso
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È il miglior film girato sinora da Muccino.
L'irritante isteria dei due capitoli "del bacio" ha qui una sua funzionalità che diventa stilistica.
Sicuramente l'incipt del soggetto non brilla per originalità,attingendo a piene mani dai film a tema famigliare di Scola e Monicelli (PARENTI SERPENTI rimane IL film sulla famiglia italiana),ma possiamo considerare questa pellicola una variazione 2.0 sull'argomento.
Alcuni personaggi sono cosi ben tratteggiati da rimanere nel cuore dello spettatorespettatore:la coppia Ghini-Gerini è commovente fino alle lacrime e Tognazzi si regala la migliore interpretazione della sua carriera.
Accorsi decisamente più efficace in VELOCE COME IL VENTO ripete il cliché mucciniano del quarantenne "che si perde per il Mondo" ma stavolta,a differenza che nelle opere precedenti, c'è un finale amaro ma aperto alla speranza.
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È il miglior film girato sinora da Muccino.
L'irritante isteria dei due capitoli "del bacio" ha qui una sua funzionalità che diventa stilistica.
Sicuramente l'incipt del soggetto non brilla per originalità,attingendo a piene mani dai film a tema famigliare di Scola e Monicelli (PARENTI SERPENTI rimane IL film sulla famiglia italiana),ma possiamo considerare questa pellicola una variazione 2.0 sull'argomento.
Alcuni personaggi sono cosi ben tratteggiati da rimanere nel cuore dello spettatorespettatore:la coppia Ghini-Gerini è commovente fino alle lacrime e Tognazzi si regala la migliore interpretazione della sua carriera.
Accorsi decisamente più efficace in VELOCE COME IL VENTO ripete il cliché mucciniano del quarantenne "che si perde per il Mondo" ma stavolta,a differenza che nelle opere precedenti, c'è un finale amaro ma aperto alla speranza.La speranzasperanza,per alcuni personaggi,di trovare l'armonia nonostante le avversità della vita adulta. Stavolta,per alcuni, è tempo di crescere e di non rifugiarsi nell'alibi dell'immaturità e dell'ipocrisia.
Per la prima volta non tutti i personaggi femminili Mucciniani sono irrimediabilmente isteriche ed insopportabili.
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lavil78
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lunedì 19 febbraio 2018
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poteva esser meglio
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Non mi ero seduto in platea con troppe aspettative, forse la presenza di così tanti attori, mi aveva messo il dubbio che la parte "scritta" potesse esser debole.
Così è stato, un film alla fine paradossalmente un po' debole, nonostante le solite tematiche "forti" di Muccino sulle difficoltà della coppia, matrimonio, tradimenti... Un film forse volutamente più piatto rispetto ai suoi precedenti film italiani, qua non c'è un episodio "scatenante", un punto culmine (come la scenata della Mezzogiorno nell'Ultimo bacio) da dare il punto di volta nel film... qui non cambia niente o quasi, i dialoghi non riescono ad essere né amaramente divertenti nè così introspettivi come vorrebbero essere.
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Non mi ero seduto in platea con troppe aspettative, forse la presenza di così tanti attori, mi aveva messo il dubbio che la parte "scritta" potesse esser debole.
Così è stato, un film alla fine paradossalmente un po' debole, nonostante le solite tematiche "forti" di Muccino sulle difficoltà della coppia, matrimonio, tradimenti... Un film forse volutamente più piatto rispetto ai suoi precedenti film italiani, qua non c'è un episodio "scatenante", un punto culmine (come la scenata della Mezzogiorno nell'Ultimo bacio) da dare il punto di volta nel film... qui non cambia niente o quasi, i dialoghi non riescono ad essere né amaramente divertenti nè così introspettivi come vorrebbero essere. I troppi personaggi ne impediscono una caraterizzazione forte e non fanno immedesimare così tanto nei protagonisti (caratteristica fondamentale dei film di Muccino), ad eccezione della Sandrelli che rimane un palmo sopra gli altri. Peccato perchè una scrittura più approfondita avrebbe permesso un intesità maggiore e un maggiore coinvolgimento dello spettatore.
In ogni caso il film rimane godibile e, affrontando temi che riguardano, chi più chi meno, tutti noi, può esser visto in compagnia per una piacevole discussione "dopo film".
Alla fin fine si può vedere
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nanni
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martedì 27 febbraio 2018
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a casa tutti bene
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i 50 anni di matrimonio di Petro ed Olga sono l'occasione per riunire l'intera famiglia. Doveva essere una festa, sarà invece per alcuni una resa dei conti, per altri l'ennesima occasione mancata per fare chiarezza. Gabriele Muccino torna alla commedia con un lavoro che sembrerebbe avere un sapore anche vagamente autobiografico. Peccato che il suo film, però, più che una riflessione sulle ragioni sociali, economice e culturali della crisi degli affetti e dei progetti del modello famigliare risulta, invece, essere la mera registrazione dello stato delle cose. Quelle ragioni non solo non le approfondisce ma, e questo è il suo grande limite di sempre, non sembra neanche avere lo spessore che gli consente di prevederle.
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i 50 anni di matrimonio di Petro ed Olga sono l'occasione per riunire l'intera famiglia. Doveva essere una festa, sarà invece per alcuni una resa dei conti, per altri l'ennesima occasione mancata per fare chiarezza. Gabriele Muccino torna alla commedia con un lavoro che sembrerebbe avere un sapore anche vagamente autobiografico. Peccato che il suo film, però, più che una riflessione sulle ragioni sociali, economice e culturali della crisi degli affetti e dei progetti del modello famigliare risulta, invece, essere la mera registrazione dello stato delle cose. Quelle ragioni non solo non le approfondisce ma, e questo è il suo grande limite di sempre, non sembra neanche avere lo spessore che gli consente di prevederle. Rimanendo, perciò, inevitabilmente sulla superficie di quelle problematiche mette in scena , tra personaggi diretti tutti troppo troppo sopra le righe, una carnevalata fine a se stessa. una stella di incoraggiamento per un lavoro del quale non si sentiva certo la mancanza. ciaonanni
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jackmalone
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domenica 4 marzo 2018
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remake al cubo
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Sulla morte della famiglia, senza voler citare Marcuse,nella filmografia e nel teatro è stato detto tutto e il contrario di tutto: ma le uniche parole realmente significative sull'argomento rimangono quelle del grande Eduardo.Nel cinema solo Tornatore con "Stanno tutti bene " ha saputo contestualizzare la crisi dei rapporti familiari in una visione più globale della crisi dei modelli educativi e dei cambiamenti sociali che la famiglia rispecchia e dai quali viene annientata. Qui manca ogni tipo di contesto e ogni tentativo di spiegazione sociologica fallisce, nè si evidenzia alcuna analisi psicologica dei personaggi: il risultato è deludente.
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Sulla morte della famiglia, senza voler citare Marcuse,nella filmografia e nel teatro è stato detto tutto e il contrario di tutto: ma le uniche parole realmente significative sull'argomento rimangono quelle del grande Eduardo.Nel cinema solo Tornatore con "Stanno tutti bene " ha saputo contestualizzare la crisi dei rapporti familiari in una visione più globale della crisi dei modelli educativi e dei cambiamenti sociali che la famiglia rispecchia e dai quali viene annientata. Qui manca ogni tipo di contesto e ogni tentativo di spiegazione sociologica fallisce, nè si evidenzia alcuna analisi psicologica dei personaggi: il risultato è deludente. In tutti prevale un individualismo narcisistico e uno scarso autocontrollo che impediscono ad ognuno di loro di confrontarsi con l'altro, di tentare qualche pur minimo contatto reale o empatia con i membri della propria famiglia: i personaggi sembrano schegge impazzite, vittime e, contemporaneamente, carnefici di se stessi.Ripetendo un vecchio stereotipo, escono indenni da questo sfacelo solo i bambini e gli adolescenti non ancora corrotti dalla cattiveria umana, come nel mito del " buon selvaggio". Purtroppo da più di un secolo l'antropologia ci ha fatto capire che il selvaggio non è affatto buono e può diventare a volte veramente cattivo perchè ha una vita molto difficile e deve lottare quotidianamente per la sua sopravvivenza e quella del suo gruppo sociale.
Tutto ciò lo abbiamo dimenticato e cioè che la nostra esistenza dipende dalla sopravvivenza del gruppo, di cui l'anello più fragile ma più importante rimane pur sempre la famiglia in cui l'individualità non deve prevalere sulla solidarietà e la cooperazione e l'io si deve necessariamente trasformare in noi.
Diceva Eduardo in "Ma famiglia" che ogni tentativo individuale di autonomia o di scelte svincolate dal gruppo è solo un' illusione: "nessuno è libero , siamo tutti legati gli uni agli altri, come le maglie di una catena, e quando si allenta una maglia , si allentano tutte le altre".
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roby82
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lunedì 2 aprile 2018
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delusione allo stato puro
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Allora, prendete tre film: PARENTI SERPENTI, PERFETTI SCONOSCIUTI, e FERIE D'AGOSTO. Vi ritroverete con parenti rancorosi, invidiosi, imbarazzanti (come in Parenti serpenti) con personaggi dai matrimoni in crisi, amanti segrete, amori mai sopiti, e otterrete A CASA TUTTI BENE. Non c'è nulla da aggiungere a questo film che di Muccino non ha assolutamente nulla se non la velocità. Il resto è CAOS. Per venti minuti lo spettatore si ritrova a cercare di capire chi è parente di. Quando poco poco riesci a ricordarti con chi è sposato coso e cosa, o quello è figlio di quello e quella, arrivi a capire i personaggi. Tognazzi su tutti è il Piero Natoli (MARCELLO di Ferie d'Agosto di Virzì') borgataro casinista a cui piace cantare e raccontare barzellette che fanno ridere solo lui, pieno di debiti che cerca di elemosinare un lavoro senza dignità.
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Allora, prendete tre film: PARENTI SERPENTI, PERFETTI SCONOSCIUTI, e FERIE D'AGOSTO. Vi ritroverete con parenti rancorosi, invidiosi, imbarazzanti (come in Parenti serpenti) con personaggi dai matrimoni in crisi, amanti segrete, amori mai sopiti, e otterrete A CASA TUTTI BENE. Non c'è nulla da aggiungere a questo film che di Muccino non ha assolutamente nulla se non la velocità. Il resto è CAOS. Per venti minuti lo spettatore si ritrova a cercare di capire chi è parente di. Quando poco poco riesci a ricordarti con chi è sposato coso e cosa, o quello è figlio di quello e quella, arrivi a capire i personaggi. Tognazzi su tutti è il Piero Natoli (MARCELLO di Ferie d'Agosto di Virzì') borgataro casinista a cui piace cantare e raccontare barzellette che fanno ridere solo lui, pieno di debiti che cerca di elemosinare un lavoro senza dignità. Accorsi è uguale al solito personaggio che non cresce mai de l'ultimo Bacio, quello bello, avventuriero che in tutto il film sembra voglia confessare qualcosa, ma che non si aprirà mai. La Gerini e Ghini sono letteralemte fuori dal contesto...che ci siano o non ci siano la storia non cambia. La Impacciatore è simile alla Paola Cruciani (LUCIANA sempre del film di Virzì) portatrice di corna ma che fa sempre finta di niente pur di non perdere il marito, e anche a Marina Confalone ( Lina del film Parenti serpenti) che fa la scenata dopo che gli viene confessato di avere le corna. Favino diviso tra la ex moglie e la nuova compagna..."l'unica storia che ha un finale in tutto il film". In mezzo a tutto questo caos Muccino ha insetito la storiella da tempo delle mele di due ragazzi alle prese con il primo amore, il primo bacio, e la loro prima volta (sempre come nel film di Virzì con il personaggio di Sabrina) A si dimenticavo...partecipa anche la Sandrelli...due battute nel copione le dice. E tutto questo per colpa di cosa?? In perfetti sconosciuti era colpa dell'eclissi di luna, stavolta è colpa del mare grosso e del traghetto che non parte. Insomma...un film già visto tre volte, nessuna novità, e non si salva nulla. Il film lascia delusi e con una sola domanda: Perchè lo sto guardando?? Voto 4
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giajr
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domenica 18 febbraio 2018
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troppa esasperazione in un film con grandi attese
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Troppa esasperazione per un film dalle grandi potenzialità.
Un cast veramente eccezionale, nessuno escluso, ottima l'ambientazione e la fotografia.
É il film che in sé e per sé non convince... Sembra qualcosa di già visto, ma soprattutto in più brutto... un po' di "Parenti serpenti", un po' di "Speriamo che sia femmina"... Trama scontata, che scimmiotta gli anni '90; poi l'isterismo collettivo disegnato addosso un po' a tutti i personaggi, così come l'emersione dei loro rispettivi segreti o scheletri nell'armadio, che dir si voglia, risultano stucchevoli.
Forse, la volontà di rappresentare la famiglia come un covo di vipere nasce da una personale esigenza del regista e probabilmente dal suo personale vissuto.
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Troppa esasperazione per un film dalle grandi potenzialità.
Un cast veramente eccezionale, nessuno escluso, ottima l'ambientazione e la fotografia.
É il film che in sé e per sé non convince... Sembra qualcosa di già visto, ma soprattutto in più brutto... un po' di "Parenti serpenti", un po' di "Speriamo che sia femmina"... Trama scontata, che scimmiotta gli anni '90; poi l'isterismo collettivo disegnato addosso un po' a tutti i personaggi, così come l'emersione dei loro rispettivi segreti o scheletri nell'armadio, che dir si voglia, risultano stucchevoli.
Forse, la volontà di rappresentare la famiglia come un covo di vipere nasce da una personale esigenza del regista e probabilmente dal suo personale vissuto.
Una cosa é certa: tanto dispendio di carte viventi non è stato sufficiente a rendere questo film il capolavoro che doveva e voleva essere. Parola di giajr.com
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enricodanelli
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lunedì 1 aprile 2019
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l'amore ai tempi del benessere ...
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... si scioglie come neve al sole. Se si deve ricercare un leit motive in questo film (volutamente) caotico dove si fa fatica a capire l'intreccio delle storie, mi sembra lo si possa trovare nelle uniche due coppie che resistono alle traversie sentimentali e che sono accomunate da grossi problemi economici o di salute. Queste due coppie manifestano ancora sentimenti di reciproco amore, mentre le altre coppie si disfano per gli immancabili tradimenti o le assenze causa lavoro o la scarsa convinzione nel rapporto di coppia. A differenza dei due capostipite (che sono self made man) e che hanno costruito una fortuna, perdonandosi reciproci tradimenti, le giovani coppie letteralmente scoppiano perchè non hanno più il collante di qualcosa da realizzare insieme (anche i figli sembrano un grosso impiccio).
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... si scioglie come neve al sole. Se si deve ricercare un leit motive in questo film (volutamente) caotico dove si fa fatica a capire l'intreccio delle storie, mi sembra lo si possa trovare nelle uniche due coppie che resistono alle traversie sentimentali e che sono accomunate da grossi problemi economici o di salute. Queste due coppie manifestano ancora sentimenti di reciproco amore, mentre le altre coppie si disfano per gli immancabili tradimenti o le assenze causa lavoro o la scarsa convinzione nel rapporto di coppia. A differenza dei due capostipite (che sono self made man) e che hanno costruito una fortuna, perdonandosi reciproci tradimenti, le giovani coppie letteralmente scoppiano perchè non hanno più il collante di qualcosa da realizzare insieme (anche i figli sembrano un grosso impiccio). Sceneggiatura molto reale anche se a tratti caricata: uno spaccato di società italiana piuttosto ampio, assai poco radical e molto poco chic. il livello culturale dei personaggi è infatti piuttosto basso, nonostante il palpabile benessere. Il film mette quindi efficacemente in scena la crisi di tante famiglie che è sotto gli occhi di tutti senza nessun rimpianto per i bei tempi andati: questa assenza di nostalgia (almeno da parte dei vecchi del film) forse è l'unica vera grossa nota stonata se il film vuole essere rappresentativo di una vera situazione "italiana".
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alejazz
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domenica 10 giugno 2018
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nè caldo né freddo
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Ni!...questo è in sisntesi il mio commento per questo film...
Un film che dato il ricco cast di attori ben noti del piccolo e grande schermo attirerebbe chiunque.
Veniamo direttamente al dunque.
Cosa mi è piaciuto:
- l'insieme di tutti gli attori e le battute concitanti una dietro l'altra
Cosa non mi è piaciuto:
- solite trame fatta di tradimenti
- parentela troppo allargata per cui si fa fatica all'inizio del film seguire le relazioni tra i personaggi
Conclusione: se non avete altro da fare e vi piacciono i film di Muccino e Accorsi allora va bene come scelta.
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Ni!...questo è in sisntesi il mio commento per questo film...
Un film che dato il ricco cast di attori ben noti del piccolo e grande schermo attirerebbe chiunque.
Veniamo direttamente al dunque.
Cosa mi è piaciuto:
- l'insieme di tutti gli attori e le battute concitanti una dietro l'altra
Cosa non mi è piaciuto:
- solite trame fatta di tradimenti
- parentela troppo allargata per cui si fa fatica all'inizio del film seguire le relazioni tra i personaggi
Conclusione: se non avete altro da fare e vi piacciono i film di Muccino e Accorsi allora va bene come scelta.
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