
Una brillante commedia sociale in cui tutto funziona a meraviglia, a partire dal riuscitissimo casting. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione
Lady D, Édith Piaf, Brigitte Macron, Beyoncé e le altre cercano e trovano per qualche ora riparo tra le mura dell'Envol, centro di accoglienza per donne senza fissa dimora. Almeno fino a quando Audrey e Manu, che dirigono il centro, non ricevono lo 'sfratto'.
Louis-Julien Petit aveva già affrontato realtà difficili, andando al di là della semplice osservazione sociale. Le invisibili (guarda la video recensione) orchestra un potente atto di disobbedienza civile. Tutto funziona a meraviglia, a partire dal casting condotto da quattro attrici resistenti e completato da una dozzina di non professioniste.
In perfetto equilibrio tra cinema impegnato e feel good movie, Le invisibili sceglie l'ottimismo, pesca le 'vere invisibili' e le porta sullo schermo, rivelando le donne dietro ai personaggi e trovando insieme a loro la speranza.
In occasione dell'uscita al cinema de Le invisibili, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.
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