michelino
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martedì 27 marzo 2018
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michelino va al cinema
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Comincia bene. Anzi...benissimo.
Funziona tutto alla grande: regia
recitazione sceneggiatura scenografie
fotografia sono ottime, la musica è
particolarmente bella ed efficace.
Poi, dopo circa quaranta minuti di visione,
inspiegabilmente il film diventa un polpettone
indigeribile: regia e sceneggiatura sono
scontatissime, già viste mille volte,la musica
diventa insopportabile, si salvano recitazione
fotografia scenografie e specialmente i costumi
(sempre bellissimi).
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Comincia bene. Anzi...benissimo.
Funziona tutto alla grande: regia
recitazione sceneggiatura scenografie
fotografia sono ottime, la musica è
particolarmente bella ed efficace.
Poi, dopo circa quaranta minuti di visione,
inspiegabilmente il film diventa un polpettone
indigeribile: regia e sceneggiatura sono
scontatissime, già viste mille volte,la musica
diventa insopportabile, si salvano recitazione
fotografia scenografie e specialmente i costumi
(sempre bellissimi).
Peccato che Michelino non voleva andare in
sartoria ma voleva vedere un bel film.
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emanuele1968
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lunedì 26 marzo 2018
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particolare
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Concordo con molti utenti, un film particolare.
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michele w. sorrentino
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domenica 25 marzo 2018
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il film nascosto
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Sono andato a vedere questo film con tantissime aspettative. Condidato agli Oscar ed al Golden Globe presupposti interessanti ma a mio avviso non sufficienti. La prima metà del film è troppo lento , e nonostante la lentezza il regista non ha trovato il modo di spiegare esaustivamente la relazione tra i protagonisti , come l’approccio e l’evolversi della stessa . La seconda metà priva di colpi di scena,visto che non considero l’andare a ballare a capodanno un colpo di testa . La storia doveva essere più enfatizzata e valorizzata .L’unico colpo di scena vero è stato introdotto quasi per nulla ,come d’altronde l’accettazione dello stesso da parte del protagonista Reynolds . L’unica figura degna di nota è la sorella Cyril che è stata impeccabile ma la sua performance può incidere davvero poco sulla valutazione finale .
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Sono andato a vedere questo film con tantissime aspettative. Condidato agli Oscar ed al Golden Globe presupposti interessanti ma a mio avviso non sufficienti. La prima metà del film è troppo lento , e nonostante la lentezza il regista non ha trovato il modo di spiegare esaustivamente la relazione tra i protagonisti , come l’approccio e l’evolversi della stessa . La seconda metà priva di colpi di scena,visto che non considero l’andare a ballare a capodanno un colpo di testa . La storia doveva essere più enfatizzata e valorizzata .L’unico colpo di scena vero è stato introdotto quasi per nulla ,come d’altronde l’accettazione dello stesso da parte del protagonista Reynolds . L’unica figura degna di nota è la sorella Cyril che è stata impeccabile ma la sua performance può incidere davvero poco sulla valutazione finale . I personaggi erano totalmente scollegati non vi era il ben che minimo coinvolgimento. Capisco poi il voler essere sottili ma il film si deve sviluppare . Il titolo più che il filo nascosto dovrebbe essere “IL FILM NASCOSTO”. Un ulteriore aspetto ,che mi ha lasciato del tutto basito è stata la poca consapevolezza nella gestione del tempo a disposizione . Non è possibile utilizzare così male 130 minuti facendo epilogare in un modo così frettoloso ed inadeguato un film così pesante e lento. Sconsiglio vivamente la visione di questo film .
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tonimais
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domenica 25 marzo 2018
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lavoro, non potrei mai essere un marito fedele
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Non mi sono affatto stupito quando, recatomi alla Galleria d'arte moderna di Roma , ho visto i vestiti delle sorelle Fontana esposti all'ingresso : la moda è una forma d'arte tra le più sublimi, tra le più travolgenti, tra le più violente . Lo stilista compie un vero e proprio atto di possesso, uno stupro nei confronti del femminino che interpreta, manipola, plasma a suo totale piacimento . Lo stilista vede la donna come l'accessorio della sua creazione, la caramella avviluppata da un involucro accattivante, seducente perchè lui l'ha resa tale. Lo stesso vale per le modelle di Picasso ,dee o zerbini : Olga, Therese, Dora, Ines ....
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Non mi sono affatto stupito quando, recatomi alla Galleria d'arte moderna di Roma , ho visto i vestiti delle sorelle Fontana esposti all'ingresso : la moda è una forma d'arte tra le più sublimi, tra le più travolgenti, tra le più violente . Lo stilista compie un vero e proprio atto di possesso, uno stupro nei confronti del femminino che interpreta, manipola, plasma a suo totale piacimento . Lo stilista vede la donna come l'accessorio della sua creazione, la caramella avviluppata da un involucro accattivante, seducente perchè lui l'ha resa tale. Lo stesso vale per le modelle di Picasso ,dee o zerbini : Olga, Therese, Dora, Ines .... finito di essere dee per lui , faceva di tutto per renderle zerbini. Storie di suicidi, follie. Ecco , nel Filo nascosto, la frase : "Lavoro, non potrei mai essere un marito fedele" questo sta a significare : finita la fase ispiratrice la donna cessa il suo scopo, diventa d'intralcio. Ma in questo caso il desiderio di possesso di lui trova il suo bilanciamento nel desiderio di possesso di lei : due soggetti alfa dominanti. Non importa se il prezzo da pagare è "never cursed.....mai maledetto" ( l'etichetta che lei strappa dall'abito nuziale ) . E' proprio nella maledizione , nella loro folle perversione , che alberga l'unicità del loro rapporto.
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bob50
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mercoledì 21 marzo 2018
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dietro il film il nulla
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Un film costruito intorno al nulla. Buona la fotografia, buona la recitazione, soddisfacenti i dialoghi. Ma nulla di più. Il film risulta senza nerbo, privo di trama, noioso. Tenta la carta della suggestione evocando un’atmosfera e un tempo dove però non succede proprio nulla. Ci propina il personaggio interprete del film come un artista ispirato quasi fosse un Michelangelo o un Leonardo, e i suoi vestiti come fossero opere di un’arte assoluta. Film vuoto, frivolo e senza idee, dove la dicitura “MOZZAFIATO” della locandina suona come richiamo pubblicitario beffardo.
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samanta
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lunedì 19 marzo 2018
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una noia evidente
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Il film ha la sceneggiatura e la regia di Paul Thomas Anderson che ha un curriculum di regista non eccelso, nel senso che in 22 anni ha diretto 8 film con un buon successo di critica ma spesso non di pubblico (gli ultimi due film The Master e Vizio di forma sono stati dei flop commerciali al box office)).
[Spoiler]La trama del film è imperniata sulla figura Reynolds Woodcock( Daniel Day-Lewis tre volte Oscar) stilista di Londra che ha un atelier che serve l'aristrocrazia e l'alta borghesia aiutato dalla sorella Cyril (Lesley Manville). Reynolds è un egocentrico, nevrotivco e narcisista, assorbito interamente dal lavoro e con la pretesa che tutto il mondo gli giri intorno.
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Il film ha la sceneggiatura e la regia di Paul Thomas Anderson che ha un curriculum di regista non eccelso, nel senso che in 22 anni ha diretto 8 film con un buon successo di critica ma spesso non di pubblico (gli ultimi due film The Master e Vizio di forma sono stati dei flop commerciali al box office)).
[Spoiler]La trama del film è imperniata sulla figura Reynolds Woodcock( Daniel Day-Lewis tre volte Oscar) stilista di Londra che ha un atelier che serve l'aristrocrazia e l'alta borghesia aiutato dalla sorella Cyril (Lesley Manville). Reynolds è un egocentrico, nevrotivco e narcisista, assorbito interamente dal lavoro e con la pretesa che tutto il mondo gli giri intorno. Con le donne ha rapporti conflittuali, dopo un pò le sue amanti ferite dalla sua indiferenza e insofferenza lo lasciano. Un giorno in un ristorante incontra una cameriera Alma (Vicky Krieps) e attirato da lei la conduce all'atelier la utilizza come aiutante e indossatrice e poi diventano amanti, dopo un periodo felice ritornano l'insofferenza e la prepotenza di lui, fatto che induce Alma a vendicarsi e a propinargli a pranzo dei funghi avvelenati, Reynolds sta male ma Alma lo cura amorevolmente e guarito lui si raddolcisce e si sposano. Ma Reynolds però dopo un breve cambiamento ritorno all'egocentrismo di prima e Alma gli propina di nuovo dei funghi velenosi, e di nuovo lo cura, Reynolds intuisce il piano di Alma e in un certo senso sembra acconsentire ad avere un rapporto in cui Alma lo assista e lui si mostra debole con lei.
Il film francamente è noioso, lento, la storia di per sé potrebbe stare in piedi: l'attaccamento al proprio io talvolta può essere infranto dall'amore, ma la vicenda è raccontata in modo non solo balzano: quanto è ridicola Alma che gira nei boschi con un cesto di funghi velenosi (devono averla presa da analoga scena ne L'inganno di Sofia Coppola), ma manca alla regia il nerbo per condurre in modo avvincente una storia d'amore che dovrebbe essere drammatica ma diventa in una storia che si sofferma in modo rallentato su gesti, oggetti, situazioni. I dialoghi sono modesti ad esempio ad un pranzo di gala un commensale si rivolge ad Alma "Venite domani alla festa di Capodanno a .. in vita vostra non vi sarete mai divertita così" Alma "Ma voi non sapete nulla della mia vita" "Il commensale "E' vero" fine del dialogo ... Il film dura oltretutto più di due ore, venti minuti in meno gli avrebbero fatto bene e non è sufficiente a reggere lo spettacolo la buona interpretazione di Day-Lewis (peraltro guastata da un doppiaggio terribile), buona l'interpretazione della sorella, mentre Vicky Krieps fa un'intepretazione anonima e melensa, ottima invece l'ambientazione, le scenografie e gli ambienti realizzati con estrema cura ed eleganza. Hitchcock diceva che il cinema "E' la vita senza la sua parte noiosa" ecco qui hanno messo la parte noiosa e manca la vita.
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fredian
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lunedì 19 marzo 2018
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gli psicopatici
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Vado controcorrente. A parte la recitazione dei protagonisti, i costumi e fotografie , la trama del film è un.remake.sulla caratterialita' . Nient di.nuovo. Alla fine emerge un ritratto di due psicopatici di cui francamente potevo farne a meno. Non ha.neanche l'impronta educativa. Anzi, è profondamente diseducativo per i metodi (vincenti) utilizzati dalla protagonista per raggiungere il suo obiettivo. È come leggere un romanzo e godere delle fortune altrui o il contrario. Una empatia non richiesta per di più a pagamento. Se questo è un film acclamato. ... è preoccupante la capacità di analisi della gente.!
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lux
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lunedì 19 marzo 2018
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vi invidio
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Invidio coloro i quali sono riusciti ad arrivare ... alla fine ..senza addormentarsi
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domenica 18 marzo 2018
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un capolavoro!
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Il filo nascosto è un film che sta tra l'ottimo e l'eccezionale per sceneggiatura, regia, tematiche di generi affrontate, interpretazioni superlative ( soprattutto dei tre personaggi principali ), scenografie, costumi, colonna sonora. È perfetto.
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domenica 18 marzo 2018
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film piatto
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Il film è lentissimo, piatto, mai emozionante. Sconsigliato
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