dandy
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lunedì 8 marzo 2021
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ego-sistema..
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Il secondo capitolo il regista(sempre sceneggiatore) si avvicina ulteriormente all'universo Marvel attribuendo al 4 protagonisti la qualità di famiglia che già contraddistingue i Fantastici 4.Ovviamente questo accadrà solo dopo una serie di peripezie in cui i personaggi si evolvono attraverso i rapporti fra se stessi e chi li circonda,amici e nemici.Lo spettacolo è ancora una volta impeccabile,con più di un momento che porta l'evidente tocco di un ex-membro della Troma(il mostro tentacolato all'inizio tra gli altri).Ritorna più che mai il richiamo a "Guerre stellari",con il paragone tra Ego e Peter con Luke Skywalker e Darth Vader.
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Il secondo capitolo il regista(sempre sceneggiatore) si avvicina ulteriormente all'universo Marvel attribuendo al 4 protagonisti la qualità di famiglia che già contraddistingue i Fantastici 4.Ovviamente questo accadrà solo dopo una serie di peripezie in cui i personaggi si evolvono attraverso i rapporti fra se stessi e chi li circonda,amici e nemici.Lo spettacolo è ancora una volta impeccabile,con più di un momento che porta l'evidente tocco di un ex-membro della Troma(il mostro tentacolato all'inizio tra gli altri).Ritorna più che mai il richiamo a "Guerre stellari",con il paragone tra Ego e Peter con Luke Skywalker e Darth Vader.Rispetto al primo film però si preme un pò troppo il pedale sull'ironia.La scelta di separare i 4 nella parte centrale non è del tutto azzeccata e la riappacificazione tra Gamora e Nebula è sbrigativa.Più riuscita la sottintesa attrazione tra Drax e Mantis.Un grande peccato per il destino riservato al personaggio di Rooker,considerando quanto il primo film fosse stata una grande occasione per una carriera che purtroppo non ha mai decollato veramente...Sempre numerose le citazioni:tra quelle cinematografiche "Mary Poppins" e "2001-Odissea nello spazio",e riappare Howard il papero,e tra quelle musicali "Bring It On Home To Me" di Sam Cooke;"My Sweet Lord" di George Harrison;"My Blue Sky" della Electric Light Orchestra ";Father and Son" di Cat Stevens;"Flashlight" dei Parliament.Poco incisiva la presenza di Stallone.Come di consueto,lungo i titoli di coda vi sono svariate sequenze.Vi compaiono Ving Rhames(Charlie-27),Stan Lee nel ruolo di se stesso che riprende una sequenza precedente dov'era ospite sulla Luna,e David Hasselhoff(già apparso come traformazione di Ego) che dice "Noi siamo Groot".Jeff Goldblum è il Gran Maestro in un'immagne animata.Bradley Cooper e Vin Diesel doppiano ancora Rocket e Groot nell'edizione originale.Mainframe è doppiata da Miley Cyrus.Ancora grandioso il successo di pubblico.Probabile terzo capitolo in arrivo.
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mr.rizzus
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lunedì 8 marzo 2021
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capolavoro
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onufrio
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venerdì 26 giugno 2020
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taserface!!
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Il secondo capitolo de i guardiani della galassia si mantiene grosso modo sulle stesse frequenze del primo capitolo, perdendo forse un pò di effetto sorpresa, ma contando su nuove presenze importanti come Ego, il padre di Peter Quill. Il turbinio di effetti speciali misti a comicità intrattiene e continua a regalare altre due ore di spensieratezza e divertimento. Sugli scudi Rocket, il procione topastro, particolarmente schizzato e polemico: esilarante.
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fiobert
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lunedì 23 marzo 2020
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secondo volume in parte deludente
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Il secondo volume non è all'altezza del primo per agilità e freschezza di contenuti, in particolare la seconda parte (mentre la prima si salva) troppo barocca, ridondante e ripetitiva al di là della profusione di tecnologia filmica
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venerdì 4 ottobre 2019
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che brutto film
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Pieno di parolacce, volgare, con doppi sensi da bifolchi, inadatto al pubblico dei più piccoli. Ma non dovremmo condannare all'oblio un film così basso??
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iuriv
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martedì 13 marzo 2018
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ci si diverte. ma..
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Seconda avventura per i Guardiani, questa volta alle prese con un dio capriccioso e una sorella inquieta.
Nonostante il primo capitolo della saga non mi avesse esaltato più di tanto, i Guardiani sono forse il brand Marvel che preferisco, non ché uno dei pochi che riesco a sopportare.
Ci si affeziona facilmente a questi personaggi burberi e casinisti, che risolvono le questioni più con la fortuna che con l'abilità e che sanno trasmettersi coraggio a vicenda nonostante siano un gruppo litigioso e assemblato dagli eventi.
Si affronta il tema della famiglia in questa pellicola, soprattutto del padre.
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Seconda avventura per i Guardiani, questa volta alle prese con un dio capriccioso e una sorella inquieta.
Nonostante il primo capitolo della saga non mi avesse esaltato più di tanto, i Guardiani sono forse il brand Marvel che preferisco, non ché uno dei pochi che riesco a sopportare.
Ci si affeziona facilmente a questi personaggi burberi e casinisti, che risolvono le questioni più con la fortuna che con l'abilità e che sanno trasmettersi coraggio a vicenda nonostante siano un gruppo litigioso e assemblato dagli eventi.
Si affronta il tema della famiglia in questa pellicola, soprattutto del padre. Padrone, burbero, sparito, o generoso che sia, pur senza calcare troppo la mano, la narrazione descrive come le scelte del genitore ricadano spesso sui figli, indirizzandone carattere e decisioni.
Un messaggio profondo incastonato in una storia che funziona per la leggerezza che gli contrappone. Migliore del suo predecessore, questo volume due offre una storia decisamente più compiuta. I personaggi già li conosciamo, quindi Gunn può limitarsi ad esplorarli e approfondirli, lasciando che la sceneggiatura si srotoli a beneficio del nostro divertimento.
A una messa in scena pomposissima, però, il regista non riesce sempre a contrapporre un andamento interessante. Spesso ci si adagia su clichè tipici del genere, lasciando che lo spirito Marvel prenda possesso di un'avventura che magari poteva essere gestita in modo diverso, almeno in alcuni momenti.
I cameo di Stan Lee iniziano a diventare stucchevoli e l'ossessione per gli stilemi anni ottanta ha rotto le scatole. Ci sono talmente tanti riferimenti qui che a volte si ha l'impressione che ci sia troppo di tutto.
Un peccato, perché quella dei Guardiani è l'unica saga che cova la possibilità di distinguersi rispetto al classico universo messo insieme dalla casa delle idee.
Tuttavia mi sento di dire che, dovesse uscire un terzo capitolo, non credo me lo perderò. Il tempo trascorso insieme a questa strana versione degli Avengers è piacevole da passare.
Speriamo solo che le altre tutine stiano lontane da qui.
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rondo17
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venerdì 27 ottobre 2017
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mai una delusione
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Come nel primo film, i nostri Guardiani non deludono. La Marvel ha il suo tesoretto con questo gruppetto di matti "eroi". anche qua, si scoprono novità nella storia complessiva, si ride, si rimane abbagliati e ci si commuove. Ho solo una domanda: Silvester Stallone era così fondamentale, per quello che ha fatto?
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laurence316
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mercoledì 16 agosto 2017
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divertente e ritmato, ma non all'altezza del primo
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A seguito del successo, largamente inaspettato, del primo capitolo, inevitabile, come troppo spesso accade, la produzione di un seguito.
Se il predecessore aveva stupito positivamente per la sua capacità di coniugare azione e divertimento, umorismo e fantascienza, film di supereroi e space-opera, questo secondo capitolo (o “volume secondo”, come vuole il titolo) si propone di aggiungere un’ulteriore componente, già alquanto visibile comunque nel primo film ma piuttosto mascherata dalle battute continue e dal ritmo frenetico, che si fa via via preponderante: l’elogio sperticato di una sorta di grande famiglia allargata (alla maniera di Fast & Furious) a cui è strettamente legato il sentimentalismo talvolta stucchevole di un paio di scene e il rapporto fin da subito ambiguo con il padre di Quill, Ego.
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A seguito del successo, largamente inaspettato, del primo capitolo, inevitabile, come troppo spesso accade, la produzione di un seguito.
Se il predecessore aveva stupito positivamente per la sua capacità di coniugare azione e divertimento, umorismo e fantascienza, film di supereroi e space-opera, questo secondo capitolo (o “volume secondo”, come vuole il titolo) si propone di aggiungere un’ulteriore componente, già alquanto visibile comunque nel primo film ma piuttosto mascherata dalle battute continue e dal ritmo frenetico, che si fa via via preponderante: l’elogio sperticato di una sorta di grande famiglia allargata (alla maniera di Fast & Furious) a cui è strettamente legato il sentimentalismo talvolta stucchevole di un paio di scene e il rapporto fin da subito ambiguo con il padre di Quill, Ego. Se nel primo episodio anche i momenti più zuccherosi (in particolare quelli riguardanti Quill e Gamora) erano sempre attraversati da un sotterraneo umorismo, qui invece si fanno inutilmente seriosi, sacrificando talvolta il clima generalmente giocoso che aveva fatto la fortuna del precedente.
Inoltre, come accaduto anche in precedenza, la trama è esile quando non scontata e, inoltre, il villain è ben poco convincente (oltreché molto diverso rispetto ai fumetti). E poi la durata non è sempre del tutto giustificata.
Al di là di questo, comunque, il film in diverse sequenze mantiene anche tutti i pregi del primo: è spesso esilarante (la lotta di Rocket contro i Ravager, l’estenuante tentativo di spiegare a Groot cosa recuperare da un certo cassetto, la ricerca di un po’ di nastro adesivo nel bel mezzo di una battaglia), i personaggi sono ancora tutti assolutamente riusciti (a parte il già citato Ego, ma con una menzione speciale per lo Yondu di Rooker), le battute colpiscono spesso il bersaglio, le citazioni sono ancora molte e divertenti (predominante quella dalla serie TV anni ‘80 Supercar), gli effetti speciali spettacolari, alcune scenografie molto ben realizzate.
Ovviamente, ancor più che per il primo film, non si tratta di nulla di particolarmente originale, e c’è qualche momento di cedimento e di fiacca in più, ma la miscela di azione, avventura e commedia funziona ancora una volta, nonostante manchi dell’effetto sorpresa del precedessore. Malgrado tutti i suoi difetti, è comunque un film migliore del precedente nel MCU, Doctor Strange.
Quasi scontato aggiungere, in conclusione, che conviene proseguire la visione lungo tutti i titoli di coda.
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emanuele1968
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lunedì 29 maggio 2017
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divertente
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Mi sono divertito, ne avevo bisogno, ci stava pure david hasselhoff, mancava solo kitt e apollo di rocky, belli gli effetti speciali, ci sta tutto il contrario di tutto, si ride.
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kaipy
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mercoledì 24 maggio 2017
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squadra ben riuscita
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Questo giro la cosa più divertente è il dialogo tra il muscoloso e l'empatica.
il protagonista è troppo preso dai drammi famigliari per essere al top.
la sigla iniziale troppo lunga e la canzone non spacca.
Però sono troppo simpatici e un po' mi ci sono affezionata... Tanto che mi sono pure un po' commossa!
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