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lunedì 23 gennaio 2017
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una piacevole sorpresa
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Riempito fino all'orlo di critiche negative,e perché? Boh,secondo la mia personale opinione,è bellissimo fare il critico cinematografico,ma è anche vero che molte volte ti mette di fronte a soffocare le emozioni,ad analizzare in modo asettico il film,a scomporlo,e a scovarne pregi e difetti.
Ora io mi chiedo,ma se un film provoca in te un emozione forte,se ti alzi dalla poltrona felice,o con le lacrime agli occhi,puoi nonostante questo giudicare un film in modo negativo per le sue imperfezioni? La risposta secondo me è no,perché collateral beauty è questo ciò che ha fatto,mi ha fatto riflettere e mi ha fatto piangere,e mi ha sorpreso positivamente.
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Riempito fino all'orlo di critiche negative,e perché? Boh,secondo la mia personale opinione,è bellissimo fare il critico cinematografico,ma è anche vero che molte volte ti mette di fronte a soffocare le emozioni,ad analizzare in modo asettico il film,a scomporlo,e a scovarne pregi e difetti.
Ora io mi chiedo,ma se un film provoca in te un emozione forte,se ti alzi dalla poltrona felice,o con le lacrime agli occhi,puoi nonostante questo giudicare un film in modo negativo per le sue imperfezioni? La risposta secondo me è no,perché collateral beauty è questo ciò che ha fatto,mi ha fatto riflettere e mi ha fatto piangere,e mi ha sorpreso positivamente.
Non il solito film strappalacrime,buttato lì esclusivamente per cercare la lacrimuccia dello spettatore,un'ottima sceneggiatura,una storia ben strutturata e articolata.
Cosa è il tempo?cosa è l'amore?cosa è la morte? Tre punti cardine della nostra vita,ognuno strettamente collegato all'altro,ognuno in grado di farci capire come affrontare la nostra vita.
Un Will Smith come mai non lo avevo visto prima,perso nel vuoto,ingobbito,autodistruttivo,una grande interpretazione.
Il finale collega perfettamente tutti i tasselli,e commuove,strappa il cuore,peccato solo per norton un Po piatto e per i personaggi secondari poco caratterizzati,quasi come se facessero parte del film esclusivamente come pretesto per il susseguirsi delle vicende.
Questo film comunque mi ha fatto riflettere,mi ha emozionato e mi ha coinvolto,e lo reputo davvero bello e ben fatto. Piacevolmente sorpreso.
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realthoughts
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domenica 22 gennaio 2017
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un vero capolavoro, emozionante.
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Film di grande impatto sia per la trama sia sotto il punto di vista emotivo. La storia emozionante di Haward, l' indelebile e triste pensiero delle figlia deceduta, lo conduranno in un esperienza fuori dal comune. La morte, il tempo e l'amore sono queste le "cose" a cui haward invia le sue lettere colme di rabbia, che si rileveleranno a lui nella loro forma umana, ovvero: una donna anziana, un ragazzo, e una bellissima donna. Questi tre protagonisti della vita di ognuno di noi riusciranno a far sfogare howard e a farlo ricominciare a vivere, proprio come i suoi cari amici desiderano. Haward a causa di questo trauma porterà alla rovina la sua azienda, ma alla fine grazie alle apparizioni dei suoi "nemici", deciderà di accettare la vendita dell' azienda, recando una grosso profitto ai tre suoi amici, afflitti a loro volta da problemi personali.
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Film di grande impatto sia per la trama sia sotto il punto di vista emotivo. La storia emozionante di Haward, l' indelebile e triste pensiero delle figlia deceduta, lo conduranno in un esperienza fuori dal comune. La morte, il tempo e l'amore sono queste le "cose" a cui haward invia le sue lettere colme di rabbia, che si rileveleranno a lui nella loro forma umana, ovvero: una donna anziana, un ragazzo, e una bellissima donna. Questi tre protagonisti della vita di ognuno di noi riusciranno a far sfogare howard e a farlo ricominciare a vivere, proprio come i suoi cari amici desiderano. Haward a causa di questo trauma porterà alla rovina la sua azienda, ma alla fine grazie alle apparizioni dei suoi "nemici", deciderà di accettare la vendita dell' azienda, recando una grosso profitto ai tre suoi amici, afflitti a loro volta da problemi personali. Will smith, ovvero Haward, ci ha regalato un interpretazione da oscar, facendo emozionare tutti gli spettatori, entrando perfettamente nella parte. Kate winslet, cara amica di haward, lo ha affiancato perfettamente, ma di gran lunga infieriore all da Oscar. La trama è ben fatta, con colpi di scena e parti emozionanti, presenta un finale doppio che lascia fervida immaginazione allo spettatore.
Un film per tutti, emozionante, profondo, e agghicciante che porterà lacrime, sorrisi ma soprattutto riflessioni.
"La cosa importante è cogliere la bellezza collaterale che è il legame profondo tra tutte le cose."
Durata: 97 minuti
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lasilviaa
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domenica 22 gennaio 2017
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amore, tempo, morte... non capisco le critiche!!!
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Un film da un intreccio di storie e sentimenti, non scontato, con un cast eccellente.
Molto bello, Will Smith come sempre non delude, ma tutti gli attori sono stati azzeccati.
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venerdì 20 gennaio 2017
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qualcosa di speciale
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Originale è dire poco, non ho mai visto neanche l'ombra di una similitudine con altri film. Semplicemente unico. Per capirlo bene occorre vederlo più di una volta, e il bello è che può essere interpretato a descrizione di chi lo guarda, senza nessun limite. E' un film che o ti entra dentro o ti scivola addosso, perciò ha ricevuto tante critiche.. da parte di chi non ne ha appreso il significato, o meglio, non l'ha fatto suo. Lo consiglierei a chiunque perché mi ha fatto pensare, e nonostante potesse essere fatto meglio, è un grande grande grande film.
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spippola69
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venerdì 20 gennaio 2017
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umanità
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A me questo film è piaciuto molto, perchè vengono tratti i valori umani, morte vita ed amore, Non lo trovo per nulla superficiale, anzi si parla che nella vita quello che conta è l'amore nonostante i dolori e le amarezze che esistono nella vita stessa, come la perdita di una figlia, e che la vita ha senso se si sa avere passione per la bellezza di quello che ci circonda. Per me è un film molto profondo, forse non siamo allenati a riflettere sui VALORI DELLA VITA, TRA CUI LA MORTE!
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elgatoloco
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martedì 17 gennaio 2017
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molto pathos ma non solo
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"Collateral Beauty"non è un film larmoyant, nonostante il molto pathos, a iniziare da quello subito dal protagonista Will Smith, che "rimbalza"su tutti gli spettatori: improvvisamente ha perso la figlia di sei anni. Gli altri/le altre, coinvolti/e nella stessa azienda, da un lato temono di doverlo "sfiduciare", causa"pazzia"almeno temporanea, ma alcuni/e lo vogliono consolare-far ritornare in sé per mezzo di una recita in cui mettono in scena i tre elementi da lui evidenziati in un testo, considerato"delirante": L'amore, il tempo, la morte; dove, attenzione, possiamo intendere l'amore dialetticamente come"tesi", il tempo come"antitesi", la morte quale"sintesi"(non a caso il teatro dove provano si chiama"Hegel Theatre"-non è né potrebbe essere un"caso").
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"Collateral Beauty"non è un film larmoyant, nonostante il molto pathos, a iniziare da quello subito dal protagonista Will Smith, che "rimbalza"su tutti gli spettatori: improvvisamente ha perso la figlia di sei anni. Gli altri/le altre, coinvolti/e nella stessa azienda, da un lato temono di doverlo "sfiduciare", causa"pazzia"almeno temporanea, ma alcuni/e lo vogliono consolare-far ritornare in sé per mezzo di una recita in cui mettono in scena i tre elementi da lui evidenziati in un testo, considerato"delirante": L'amore, il tempo, la morte; dove, attenzione, possiamo intendere l'amore dialetticamente come"tesi", il tempo come"antitesi", la morte quale"sintesi"(non a caso il teatro dove provano si chiama"Hegel Theatre"-non è né potrebbe essere un"caso"). Nello schema triadico(ma certo in forma dei tre spiriti dickensiani di"A Christmas Carol"e non caso tutta la vicenda si svolge nel periodo natalizio)possiamo rileggere le teorie di Herbert Marcuse("Eros and Civilisation") e di Norman O.Brown("The Life against the Death"), ma anche i frammenti giovanili di Hegel, che comunque trovano sviluppo nelle opere classiche del filosofo, a iniziare dalla"Fenomenologia dello spirito" . Magari queste interpretazioni possono apparire "eccessive", "forzate", dato che gli autori e il regista Frankel forse non sanno dell'esistenza delle opere citate(o ne conoscono solo il nome, come spesso avviene per le materie"umanistiche"negli States), ma supporre un"antecedente culturale", un"pre-testo teorico"non è che sia assolutamente fuorviante, perché il cinema si rifà pure/deve pure rifarsi a qualcosa. Cinema d'interni e da"camera", "Collateral"è comuqnue, quand me^me, la proposta di un mondo che sa riscattarsi, che sa ritrovarsi in una positività, magari non appariscente e particolarmente"straordinaria". Da vedere, da apprezzare, da criticare(nell'accezione etimologica del"distinguere"), il film si apprezza anche per la bravura degli/delle interpreti, a iniziare dallo stesso-spesso controverso-Will Smith a Helen Mirren a Edward Norton, a Kate Winslet, tutti(e)per carità a diversi livelli, intendo specificatamente in questo film. Film decisamente polisemico, non potrà essere letto da tutti allo stesso modo, ma qualcosa"darà-lascerà"a tutti/e El Gato
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carlaz
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lunedì 16 gennaio 2017
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il migliore
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Trama fantastica ed interpretari spettacolari, consigliato a pieno. Bello bello
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cinemawatcher
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domenica 15 gennaio 2017
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sono rimasto decisamente deluso.
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Non è bastato al film un cast davvero degno di merito, il film rimane sempre troppo complesso e si perde varie volte, con intrecci che mi è quasi sembrato una puntata di beautiful. Parlando degli attori non potevano prenderne di migliori. Will smith, divino ai tempi di io sono leggenda, Kate Winslet, una delle attrici migliori in circolazioni, anche lei bravissima quando ha recitato in The reader e revolutionary road, Edward Norton, in Birdman fantastico, Helen Mirren, che non ha bisogno di presentazione, keira Knightley, anche lei degna di merito in Espiazione, e infine Michael Pena, che è il primo film che ho visto in cui recitava, e devo dire che ha molto talento.
Molte cose nel film sono rimaste molte cose incomplete, che dovevano avere delle conseguenze.
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Non è bastato al film un cast davvero degno di merito, il film rimane sempre troppo complesso e si perde varie volte, con intrecci che mi è quasi sembrato una puntata di beautiful. Parlando degli attori non potevano prenderne di migliori. Will smith, divino ai tempi di io sono leggenda, Kate Winslet, una delle attrici migliori in circolazioni, anche lei bravissima quando ha recitato in The reader e revolutionary road, Edward Norton, in Birdman fantastico, Helen Mirren, che non ha bisogno di presentazione, keira Knightley, anche lei degna di merito in Espiazione, e infine Michael Pena, che è il primo film che ho visto in cui recitava, e devo dire che ha molto talento.
Molte cose nel film sono rimaste molte cose incomplete, che dovevano avere delle conseguenze.
Alla fine del film in sala sono addirittura partiti gli applausi, non da parte mia ovviamente.
L'unica cosa bella del film è la musica degli One Republic ai titoli di cosa, che non gusta mai.
Sintetizzando penso che il film ha una buona idea ma è stata sviluppata malissimo. Il tutto è molto "arrafazonato" e privo di trama.
La fine del film è davvero deludente.
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prade98
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domenica 15 gennaio 2017
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tante lacrime
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Non capisco il perchè delle numerose critiche su questo film. Cast stellare e storia fenomenale, l'ho adorato da subito. Un Will Smith strepitoso. Lo consiglio a tutti.
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jackmalone
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sabato 14 gennaio 2017
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effetti indesiderati
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Il tema della difficoltà di sopravvivenza dei genitori alla morte di un figlio è stato più volte trattato, anche in modo egregio, dal cinema americano, spesso con lo spirito empirico, positivo e combattivo tipico degli anglosassoni.
Questa volta è diverso: un giovane manager di successo non riesce più a trovare alcun appiglio dopo la morte della figlia: si trova in un totale burn out e si dissocia completamente dalla realtà. Purtroppo per lui, nella sua posizione non ha neanche il diritto di impazzire o almeno, se deve farlo deve provocare meno danni possibili: l'elaborazione del suo lutto personale diventa un problema per tutta l'azienda di cui possiede il pacchetto di maggioranza. Un fatto privato e delicatissimo si trasforma in un problema collettivo condizionando pesantemente il destino di tre suoi collaboratori e dell'azienda stessa.
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Il tema della difficoltà di sopravvivenza dei genitori alla morte di un figlio è stato più volte trattato, anche in modo egregio, dal cinema americano, spesso con lo spirito empirico, positivo e combattivo tipico degli anglosassoni.
Questa volta è diverso: un giovane manager di successo non riesce più a trovare alcun appiglio dopo la morte della figlia: si trova in un totale burn out e si dissocia completamente dalla realtà. Purtroppo per lui, nella sua posizione non ha neanche il diritto di impazzire o almeno, se deve farlo deve provocare meno danni possibili: l'elaborazione del suo lutto personale diventa un problema per tutta l'azienda di cui possiede il pacchetto di maggioranza. Un fatto privato e delicatissimo si trasforma in un problema collettivo condizionando pesantemente il destino di tre suoi collaboratori e dell'azienda stessa.
Il piano escogitato dai tre per farlo sembrare incapace di intendere e di volere e, quindi ottenere la delega a vendere le sue azioni, ottiene gli effetti sperati ma anche degli effetti indesiderati e collaterali che si riverberano sul vissuto di ognuno di loro con conseguenze positive e inaspettate:è la bellezza collaterale che può derivare anche dalle situazioni peggiori; quando già siamo sull'orlo del baratro ma abbiamo ancora la forza di sollevare lo sguardo e notare un panorama bellissimo che fino ad allora ci era sfuggito.
Tocca a tre attori teatrali dilettanti e venali mettere in moto questo meccanismo che, come personaggi shakespeariani, riusciranno ad ispirare l'esiguo uditorio con i valori universali che non risentono del passare delle epoche. La vita non è forse come un'opera teatrale dove ognuno di noi indossa una maschera diversa a seconda dei ruoli che deve giocare? E il teatro non è la rappresentazione della vita? Recita meglio il padre straziato dalla morte della figlia o il teppista aspirante attore che viene dal ghetto? Forse il dubbio più angosciante rimane se mai o, in quale occasione della vita, potremo finalmente essere noi stessi.Finale sorprendentemente azzeccato e lode a Will.
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