One More Day

In un tripudio di dissolvenze, esplosioni musicali, primi piani, sguardi  profondi, si consuma l'esordio cinematografico  dell'italo-danese Andrea Preti, famoso modello internazionale conteso da L.Vuitton e D&G con tanta voglia di trasferirisi dalla passerella al grande schermo . In attesa di decidere cosa farà da grande eccolo alla sua prima prova da attore-sceneggiatore-regista. Nonostante le smisurate velleità autoriali, ne è uscito fuori  un filmettino esile esile , assai banale (la solita storia del ragazzino introverso che si innamora di una milf anche lei problematica) ,senza ritmo, che vorrebbe giocare con  introspezioni psicologiche, elaborazioni di sensi di colpa, del dolore , del lutto per la morte di un genitore, ma si perde solo esteriromente in una esibizione di belle immagini, tra una Milano fredda, una scuola di teatro ricca di fascinosa oscurità e il lusso di un albergo a 5 stelle affacciato sulle sponde romantiche del lago di Como. Al centro, narciso autocompiaciuto  della propria bellezza c'è sempre il giovane regista/modello che attraversa il proprio film come un  passerella ad una sfilata, soffermandosi continuamente  per un primo piano con sguardo intenso (da spot di profumo) o per mettere in mostra il suo fisico scultoreo senza veli.