dromex
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lunedì 16 marzo 2015
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per riflettere su problemi seri con il sorriso
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Tre quarantenni che non si conoscono (L.Argentero, E.Leo e S.Fresi) delusi dalla vita decidono di fare un cambio drastico e puntano sull'acquisto dello stesso casale in Campania, abbandonato, e di cui hanno trovato l'annuncio in una rivista di compravendita immobiliare.
All'appuntamento con l'agente immobiliare si incontrano tutti e tre e in quella occasione decidono di acquistarlo in società per farne un agriturismo.
Si aggiungeranno in seguito ai tre una ragazza in cinta (A.Foglietta) e un irriducibile comunista (C.Amendola).
I soci cominciano quindi a risistemare il vecchio casale abbandonato e a breve imparano (purtroppo!!) che se vogliono iniziare una nuova attività devono anche fare i conti con i camorristi locali (fra i vari, un grande C.
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Tre quarantenni che non si conoscono (L.Argentero, E.Leo e S.Fresi) delusi dalla vita decidono di fare un cambio drastico e puntano sull'acquisto dello stesso casale in Campania, abbandonato, e di cui hanno trovato l'annuncio in una rivista di compravendita immobiliare.
All'appuntamento con l'agente immobiliare si incontrano tutti e tre e in quella occasione decidono di acquistarlo in società per farne un agriturismo.
Si aggiungeranno in seguito ai tre una ragazza in cinta (A.Foglietta) e un irriducibile comunista (C.Amendola).
I soci cominciano quindi a risistemare il vecchio casale abbandonato e a breve imparano (purtroppo!!) che se vogliono iniziare una nuova attività devono anche fare i conti con i camorristi locali (fra i vari, un grande C.Buccirosso) che vengono a chiedere il pizzo.
Edoardo Leo, qui regista-attore, porta sul grande schermo una bella commedia simpatica e molto profonda che fa riflettere sul problema dei soprusi camorristici a cui nessuno ha il coraggio di ribellarsi.
Il film però polemizza anche su altri aspetti: 1) Quanto le autorità locali aiutano i cittadini? Il film infatti mostra la Polizia Municipale che rilascia licenze solo se "ci si viene incontro". 2) Edoardo Leo fa la battuta nel film "Le donne in cinta non si assumono ma si licenziano!! E' una delle regole dell'impresa!!". Una battuta che descrive il mondo lavorativo di oggi. Potrei continuare con la forte essenza del film perché assolutamente merita e va visto.
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giuseppe del sole
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domenica 15 marzo 2015
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qualcosa di nuovo nell'aria
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Seppure appesantito da alcune ingenuità di sceneggiatura questo film porta con se qualcosa di nuovo e di molto bello.
Un nuovo modo di girare, alcune scene clou di rara intensità, la cura di molti passaggi, di molti dialoghi.
La musica classica è efficace nel contrasto che crea con il camorrista che ne è appassionato.
Ma è il senso del tutto ad emergere, la recitazione corale, la macchina da presa che passa da uno all'altro di questi bravi, bravissimi attori.
Con una nota speciale per un attore speciale che risponde al nome di Carlo Buccirosso, la cui ennesima grande interpretazione nobilita ulteriormente questo gran bel film.
Bravo Edoardo Leo, e grazie per avermi fatto ridere di gusto e piangere di cuore.
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antonietta dambrosio
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domenica 15 marzo 2015
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il nuovo sogno di edoardo leo
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Noi e la giulia è l'arcobaleno che nasce dopo una tempesta di pioggia assordante, è il sorriso generato da un groviglio di sensazioni che si mescolano tra loro fino a creare un sentimento nuovo, frutto di malinconia e speranza, dolore e gioia. Il vago senso di vuoto imposto da un sistema rimasto imprigionato in sterili e accomodanti schemi legati al rigore del potere economico, forse comodi fino a ieri, ma tali da privare ogni singolo della propria identità, si riempie di solidarietà, amicizia ed unione di persone tanto diverse, specchio di una generazione che probabilmente ha perso e le cui ceneri danno corpo ad un sogno che va oltre ogni logica dettata da parametri fermi in una realtà dalla quale si fa fatica a liberarsi ed il cui rifiuto nasce non tanto dalla consapevolezza dell'errore, quanto dal fatto che inesorabilmente ha raggiunto livelli di saturazione tanto alti da sbatterci fuori lasciandoci senza un disegno da cui far partire il nuovo sogno.
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Noi e la giulia è l'arcobaleno che nasce dopo una tempesta di pioggia assordante, è il sorriso generato da un groviglio di sensazioni che si mescolano tra loro fino a creare un sentimento nuovo, frutto di malinconia e speranza, dolore e gioia. Il vago senso di vuoto imposto da un sistema rimasto imprigionato in sterili e accomodanti schemi legati al rigore del potere economico, forse comodi fino a ieri, ma tali da privare ogni singolo della propria identità, si riempie di solidarietà, amicizia ed unione di persone tanto diverse, specchio di una generazione che probabilmente ha perso e le cui ceneri danno corpo ad un sogno che va oltre ogni logica dettata da parametri fermi in una realtà dalla quale si fa fatica a liberarsi ed il cui rifiuto nasce non tanto dalla consapevolezza dell'errore, quanto dal fatto che inesorabilmente ha raggiunto livelli di saturazione tanto alti da sbatterci fuori lasciandoci senza un disegno da cui far partire il nuovo sogno. Ed il sorriso nasce da quel senso di libertà che scioglie le catene di ogni schema prestabilito lasciando che la nostra mano possa seguire il disegno di un sogno che sia nuovo per ognuno, privo di leggi che impongono qualsiasi forma di sopruso più o meno legalizzata, ed orientato solo verso il ritorno a ai valori che producono vera ricchezza. In un mondo dove neanche le fiabe hanno più valore, Leonardo Leo, firma una commedia che profuma di fiaba sana dal gusto agrodolce e lascia che ognuno scriva il suo finale invitandoci ad essere autori della nostra vita. Diego (Luca Argentero), un venditore di auto costernato e frustrato, Fausto (Edoardo Leo), conduttore di televendite pervaso da malsani pregiudizi ed indebitato fino al collo, e Claudio (Stefano Fresi) un ipocondriaco e fobico commerciante che ha fatto fallire la storica gastronomia di famiglia, si incontrano casualmente nelle aperte campagne del sud per visionare un'antica masseria in vendita. Spinti dal sogno di aprire un agriturismo uniscono le loro risorse umane ed economiche per comprare l'immobile, a loro si aggiungono Sergio (Claudio Amendola), vecchio creditore di Fausto, che pur di difendere il suo forte senso di giustizia si arma ancora di falce e martello, ed Elisa (Anna Foglietta) col il suo pancione ed un sorriso solare, sono la chiave per aprire le porte di un paradiso chiamato Casal de' pazzi. Ma la criminalità organizzata non tarda ad arrivare ed ha il volto di Vito (Carlo Buccirosso) che si presenta a bordo di una vecchia Alfa Giulia che avrà il potere di sprigionare musica classica anche dal fondo di un burrone. E sulle note di Paradise ognuno trasforma il suo fallimento in rinascita, e mondi tanto lontani si incontrano con l'autentico desiderio di ricominciare. Bravi gli interpreti, ottimi Bucirosso e Foglietta, guidati dalla mano fresca di Edoardo Leo che si afferma nello scenario cinematografico animato ormai solo da deboli e sterili commedie, un autore capace di regalare sorrisi più profondi.
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antonietta dambrosio
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giovedì 12 marzo 2015
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il nuovo sogno di edoardo leo
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Noi e la giulia - recensione
Noi e la giulia è l'arcobaleno che nasce dopo una tempesta di pioggia assordante, è il sorriso generato da un groviglio di sensazioni che si mescolano tra loro fino a creare un sentimento nuovo, frutto di malinconia e speranza, dolore e gioia. Il vago senso di vuoto imposto da un sistema rimasto imprigionato in sterili e accomodanti schemi legati al rigore del potere economico, forse comodi fino a ieri, ma tali da privare ogni singolo della propria identità, si riempie di solidarietà, amicizia ed unione di persone tanto diverse, specchio di una generazione che probabilmente ha perso e le cui ceneri danno corpo ad un sogno che va oltre ogni logica dettata da parametri fermi in una realtà dalla quale si fa fatica a liberarsi ed il cui rifiuto nasce non tanto dalla consapevolezza dell'errore, quanto dal fatto che inesorabilmente ha raggiunto livelli di saturazione tanto alti da sbatterci fuori lasciandoci senza un disegno da cui far partire il nuovo sogno.
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Noi e la giulia - recensione
Noi e la giulia è l'arcobaleno che nasce dopo una tempesta di pioggia assordante, è il sorriso generato da un groviglio di sensazioni che si mescolano tra loro fino a creare un sentimento nuovo, frutto di malinconia e speranza, dolore e gioia. Il vago senso di vuoto imposto da un sistema rimasto imprigionato in sterili e accomodanti schemi legati al rigore del potere economico, forse comodi fino a ieri, ma tali da privare ogni singolo della propria identità, si riempie di solidarietà, amicizia ed unione di persone tanto diverse, specchio di una generazione che probabilmente ha perso e le cui ceneri danno corpo ad un sogno che va oltre ogni logica dettata da parametri fermi in una realtà dalla quale si fa fatica a liberarsi ed il cui rifiuto nasce non tanto dalla consapevolezza dell'errore, quanto dal fatto che inesorabilmente ha raggiunto livelli di saturazione tanto alti da sbatterci fuori lasciandoci senza un disegno da cui far partire il nuovo sogno. Ed il sorriso nasce da quel senso di libertà che scioglie le catene di ogni schema prestabilito lasciando che la nostra mano possa seguire il disegno di un sogno che sia nuovo per ognuno, privo di leggi che impongono qualsiasi forma di sopruso più o meno legalizzata, ed orientato solo verso il ritorno a ai valori che producono vera ricchezza. In un mondo dove neanche le fiabe hanno più valore, Leonardo Leo, firma una commedia che profuma di fiaba sana dal gusto agrodolce e lascia che ognuno scriva il suo finale invitandoci ad essere autori della nostra vita. Diego (Luca Argentero), un venditore di auto costernato e frustrato, Fausto (Edoardo Leo), conduttore di televendite pervaso da malsani pregiudizi ed indebitato fino al collo, e Claudio (Stefano Fresi) un ipocondriaco e fobico commerciante che ha fatto fallire la storica gastronomia di famiglia, si incontrano casualmente nelle aperte campagne del sud per visionare un'antica masseria in vendita. Spinti dal sogno di aprire un agriturismo uniscono le loro risorse umane ed economiche per comprare l'immobile, a loro si aggiungono Sergio (Claudio Amendola), vecchio creditore di Fausto, che pur di difendere il suo forte senso di giustizia si arma ancora di falce e martello, ed Elisa (Anna Foglietta) col il suo pancione ed un sorriso solare, sono la chiave per aprire le porte di un paradiso chiamato Casal de' pazzi. Ma la criminalità organizzata non tarda ad arrivare ed ha il volto di Vito (Carlo Buccirosso) che si presenta a bordo di una vecchia Alfa Giulia che avrà il potere di sprigionare musica classica anche dal fondo di un burrone. E sulle note di Paradise ognuno trasforma il suo fallimento in rinascita, e mondi tanto lontani si incontrano con l'autentico desiderio di ricominciare. Bravi gli interpreti, ottimi Bucirosso e Foglietta, guidati dalla mano fresca di Edoardo Leo che si afferma nello scenario cinematografico animato ormai solo da deboli e sterili commedie, un autore capace di regalare sorrisi più profondi.
Antonietta D'Ambrosio
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lanco
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giovedì 12 marzo 2015
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film carino
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Film carino, con belle caratterizzazioni e ricco di originali colpi di scena.
Alla fine il pubblico esce piacevolmente soddisfatto.
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robby1111
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lunedì 9 marzo 2015
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io e la mia giulia: da non perdere!
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Davvero un bel film, che ti fa ridere, ti fa riflettere e ti lascia sorpreso per la trovata che lega attori e trama, ovvero la Giulia 1300! Purtroppo film come questi vengono snobbati per altri molto più pubblicizzati, ma consiglio vivamente di andarlo a vedere! Io lo rivedrò volentieri!
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robby1111
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lunedì 9 marzo 2015
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io e la mia giulia: da non perdere!
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Davvero un bel film, che ti fa ridere, ti fa riflettere e ti lascia sorpreso per la trovata che lega attori e trama, ovvero la Giulia 1300! Purtroppo film come questi vengono snobbati per altri molto più pubblicizzati, ma consiglio vivamente di andarlo a vedere! Io lo rivedrò volentieri!
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alexcross
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domenica 8 marzo 2015
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un omaggio alla giulia
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ho approciato il film con un pò di scetticismo, ma devo dire che la sceneggiatura è risultata piacevole e il film nel suo complesso divertente, niente affatto banale e ben interpretato dai protagonisti.
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gretasantarelli
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domenica 8 marzo 2015
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bellissimo film!!
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Interessante dall'inizio alla fine, un film da vedere e rivedere assolutamente. Credo di andare di nuovo a vederlo; a mio parere è il film italiano più bello degli ultimi anni!
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nino pell.
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domenica 8 marzo 2015
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ottima commedia socialmente impegnata
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"Noi e la Giulia" è sicuramente uno dei più bei film italiani di questa attuale stagione cinematografica in quanto unisce ed amalgama alla perfezione un genuino e riuscito aspetto comico a livello intepretativo con qualche scottante tematica di livello sociale. In questo film tutto mi è sembrato di grande livello. Innazitutto la trama che si dimostra solida e convincente: un gruppo di circa 4 o 5 persone reduci da fallimenti personali nel campo lavorativo ed affettivo, uniscono le loro forze e i loro risparmi economici acquistando un desolato casolare rustico allo scopo di ristrutturarlo e trasformarlo in un graziosissimo centro turistico di gastronomia e di pernottamento per i viaggiatori.
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"Noi e la Giulia" è sicuramente uno dei più bei film italiani di questa attuale stagione cinematografica in quanto unisce ed amalgama alla perfezione un genuino e riuscito aspetto comico a livello intepretativo con qualche scottante tematica di livello sociale. In questo film tutto mi è sembrato di grande livello. Innazitutto la trama che si dimostra solida e convincente: un gruppo di circa 4 o 5 persone reduci da fallimenti personali nel campo lavorativo ed affettivo, uniscono le loro forze e i loro risparmi economici acquistando un desolato casolare rustico allo scopo di ristrutturarlo e trasformarlo in un graziosissimo centro turistico di gastronomia e di pernottamento per i viaggiatori. Tra diverse difficoltà, essi riescono a raggiungere il loro obiettivo, ma ad un certo punto i protagonisti decideranno di essere tra loro coesi ed uniti per difendersi dall'ostacolo più grande che si frapporrà ai loro sogni: il sopraggiungere della camorra e le sue relative pretese del cosiddetto "pizzo". Una serie di coincidenze favorevoli determinate dal loro coraggio spronato dall'audacia di un prezioso componente della comitiva, un nostalgico idealista e convinto comunista intepretato da uno straordinario Claudio Amendola, faranno in modo che essi riusciranno a contrastare, fin quando sarà possibile, le sopra evidenziate ingiuste ed avide pretese. Devo inoltre sottolineare l'ottimo stato di grazia di tutti gli attori protagonisti. Oltre al già citato Amendola, il film viene preziosamente arricchito dalla sempreverde ironia comica di Carlo Buccirosso (qui nei panni di un losco individuo mandato dalla camorra a chiedere il pizzo, il quale si dimostrerà invece successivamente un fondamentale alleato) ed inoltre da citare gli eccellenti attori Fresi, Luca Argentero e naturalmente Anna Foglietta, la cui particolare simpatia sembra rendere convincente ogni film in cui ella è presente come attrice. Ma soprattutto un particolare plauso ed elogio merita l'attore e regista Edoardo Leo, il vero autore di questa riuscitissima commedia. Concludo questa mia entusiasta recensione evidenziando però di non essere affatto d'accordo con il giudizio espresso dalla giornalista Paola Casella nella sezione "Scheda" di questo sito. Semmai ella dovrebbe dimostrarsi severa con ben altri insignificanti e scialbi film che di questi tempi sono in circolazione.
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