xerox
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sabato 7 marzo 2015
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film bello, ma.....
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Togliamoci subito via il rospaccio: magari la camorra fosse quella del simpaticissimo Buccirosso e dei due babbioni in motorino... Non dimentichiamo mai che la camorra è il Vietnam di casa nostra con migliaia e migliaia di morti ammazzati. Il film procede bene fino all'incontro con questi "camorristi", e lì mi sembra che inciampi. Il fatto è che si dovrebbe vedere come una commedia, ma si può parlare di camorra con toni "da commedia"? E' un po' dura....
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miett
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giovedì 5 marzo 2015
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...il casal..pazzo...
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Commedia divertente con 4 " amici" .... che si ritrovano "finalmente" a voler cambiare la loro vita e le loro attività fallite. buonissimo il cast con il bell'argentero un po' timido e che ritrova il suo accento piemontese. IL grande amendola ed il bravo Leo che sono " politicamente " agli antipodi... Bravissimo Carlo Buccirosso che si " inserisce " poi perfettamente nel gruppo . La presenza poi di Anna Foglietta dà un tocco " stranamente " femminile al film....la vera protagonista però è la " splendida Giulia "con la sua musica. A mio parere un buon film.
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fabio1957
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giovedì 5 marzo 2015
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sorriso amaro
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Film leggero ma intelligente, Leo dimostra di avere idee e di saperle realizzare.Grande come sempre l'interpretazione di Buccirosso che si conferma attore di razza.Piacevolmente scorrevole,la storia riesce a far sorridere su un tema scottante ,quale è quello della malavita organizzata,con i suoi annessi e connessi:racket,estorsioni pizzo.
Una cosa è chiara, in Italia fare imprenditoria senza pagare "dazio" è impossibile.
Da vedere
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fbavarix
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mercoledì 4 marzo 2015
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tutto molto bello
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È un film davvero bello, andatelo a vedere.
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sabrina lanzillotti
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martedì 3 marzo 2015
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il precariato raccontato in chiave tragicomica
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Tre quarantenni in fuga dalla città: Diego è un venditore di auto, Claudio un gestore di una gastronomia in fallimento e Fausto un piazzista televisivo braccato dai creditori. I tre sono accomunati da un sogno, quello di aprire un agriturismo. L’impresa risulta più difficile del previsto e tra difficoltà ed imprevisti, a loro si aggiungono il cinquantenne Sergio e la stravagante Elisa. Ad ostacolare la realizzazione dell’impresa è però Vito, un camionista che chiede il pizzo alla guida della sua vecchia Giulia 1300.
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Tre quarantenni in fuga dalla città: Diego è un venditore di auto, Claudio un gestore di una gastronomia in fallimento e Fausto un piazzista televisivo braccato dai creditori. I tre sono accomunati da un sogno, quello di aprire un agriturismo. L’impresa risulta più difficile del previsto e tra difficoltà ed imprevisti, a loro si aggiungono il cinquantenne Sergio e la stravagante Elisa. Ad ostacolare la realizzazione dell’impresa è però Vito, un camionista che chiede il pizzo alla guida della sua vecchia Giulia 1300.
La vicenda ruota attorno alle peripezie che i protagonisti compiono per ribellarsi del torto subito, dimostrando grande determinazione e coraggio.
“Noi e la Giulia” è tratto dal romanzo “Giulia 1300 e altri racconti” ed è diretto e scritto da Edoardo Leo, che dimostra di aver fatto grandi passi come regista da quando, quasi cinque anni fa, diresse il suo primo lungometraggio.
Il film cerca di raccontare il tempo attuale, in preda alla crisi e alla disillusione ma con una nota di speranza. Elemento fondamentale è il coraggio, la voglia di rimettersi in gioco che riesce a fronteggiare le avversità, anche quelle più inaspettate.
A differenza del romanzo, Leo punta poco l’attenzione sull’impegno civile, che emerge soltanto grazie al personaggio di Sergio, un comunista pentito che il regista dipinge in maniera troppo caricaturale.
Seppur troppo superficialmente, “Noi e la Giulia” vuole riportare in scena la commedia corale in stile Monicelli senza dimenticare quel tocco di surrealismo tanto caro al regista. All’origine del film, infatti, troviamo un gruppo di poveracci che ricorda vagamente la banda de “I soliti ignoti”.
Nonostante il messaggio positivo e i notevoli riferimenti stilistici ad un grande del cinema italiano, “Noi e la Giulia” fatica a spiccare il volo. La colpa è, quasi esclusivamente, della mancanza di affiatamento all’interno del cast.
Luca Argentero, Stefano Fresi ed Edoardo Leo interpretano rispettivamente Diago, Claudio e Fausto, mentre Claudio Amendola e Anna Foglietta prestano il volto a Sergio e alla futura mamma Elisa. Il ruolo del rude camionista è invece affidato al napoletano Carlo Buccirosso che di recente abbiamo rivisto sul grande schermo nella trasposizione cinematografica della commedia “…E fuori nevica!”.
Singolarmente gli attori riescono a dare il loro contributo in maniera impeccabile, ma manca il gioco di squadra, probabilmente a causa della diversa formazione di ognuno.
Le gag si susseguono in maniera frenetica, ma forzata, il che rende difficile apprezzare la pellicola fino in fondo.
Per concludere, “Noi e la Giulia” è certamente piacevole e divertente ma, da un romanzo come quello di Fabio Bartolomei si sarebbe potuto trarre un film più completo e profondo.
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hydroviolante
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lunedì 2 marzo 2015
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liberatorio
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Il desiderio di reagire con violenza alle minacce camorristiche o mafiose è qui veicolato nella reazione di un manipolo di eroi metropolitani. E finalmente si ride di personaggi che dovranno essere reclusi nei sotterranei della nostra società.
A tratti poetico nella lettura dei fallimenti personali.
Una macchina sotterrata canta di Phoebe Cates e della voglia di abbandonarsi a balli estivi solo per il piacere di condividere vittorie effimere.
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intothewild4ever
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lunedì 2 marzo 2015
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noi e la giulia
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Quando un film non tradisce il libro da cui è stata tratta la sceneggiatura, è sempre un buon inizio. Tratto dunque dal'ottimo e spassoso libro "Giulia 1300 e altri miracoli", questo film di Edoardo Leo si lascia veramente vedere con allegria. Senza troppi fronzoli, Leo racconta la storia di tre perfetti sconosciuti che, messi difronte ad un bivio dalle loro insulse vite, si ritrovano rocanbolescamente a diventare soci ed ad acquistare un vecchio casale nella campagna Campana. Raggiunti poi da un creditore di uno di loro, il trio di sconclusionati soci diventa un quartetto, il quale, ognuno dei suoi componenti aggiungendo tutti i propri limiti, inizia l'avventuroso tentativo di trasformare il casale in un agriturismo.
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Quando un film non tradisce il libro da cui è stata tratta la sceneggiatura, è sempre un buon inizio. Tratto dunque dal'ottimo e spassoso libro "Giulia 1300 e altri miracoli", questo film di Edoardo Leo si lascia veramente vedere con allegria. Senza troppi fronzoli, Leo racconta la storia di tre perfetti sconosciuti che, messi difronte ad un bivio dalle loro insulse vite, si ritrovano rocanbolescamente a diventare soci ed ad acquistare un vecchio casale nella campagna Campana. Raggiunti poi da un creditore di uno di loro, il trio di sconclusionati soci diventa un quartetto, il quale, ognuno dei suoi componenti aggiungendo tutti i propri limiti, inizia l'avventuroso tentativo di trasformare il casale in un agriturismo. Gli succederà di tutto: gli chiederanno il pizzo, reagiranno in modo sconclusionato, faranno nuove e strane amicizie e, dopo tanti tribolamenti, si troveranno financo ad avere successo, finendo però per ritrovarsi di nuovo di fronte ad un bivio...e scegliere la strada stavolta sarà forse ancor più difficile per loro.
Divertente ed a tratti comico, leggero ma non scontato, con momenti di blanda ma buona riflessione, il film merita la visione. Girato in maniera lineare, con una buona fotografia, avrebbe magari giovato una migliore location e la scelta di un qualche miglior interprete (ad esempio Amendola -novello Mario Brega con quegli occhialetti e quella barbona bianca- in fase attoriale ancor più discendente del solito) il film trae la forza dalla trama ben congeniata, dalla coralità e dall'affiatamento che sembra trasparire tra gli attori.
Molto bella la scena finale per fotografia, musica e regia, il film forse non coglie tutte le potenzialità che la storia poteva regalare ed è un peccato; resta apprezzabilissimo comunque lo sforzo di fare un film che si discosta un pò dalle solite commediole all'italiana e che prova a dire la sua sul mondo e sulla vita dei "post giovani", ovvero i 30-40enni, e del loro disagio di stare in un mondo che... non li capisce e non li rispetta.
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dadado
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domenica 1 marzo 2015
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si ride e si riflette
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Un gran bel film. Crisi generazionale, camorra e integrazione trattati con grande ironia, ma senza banalizzarle. Bellissime musiche, ed interpretazione dei 5 protagonisti eccellente (Buccirosso e Amendola su tutti). L'unica pecca, il finto dialetto toscano della Foglietta (comunque brava). Un applauso ad Edoardo Leo, un registia/interprete da tenere sott'occhio...
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sergiolino63
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venerdì 27 febbraio 2015
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molto piacevole
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Un bel film, ironico, pulito, godibile. Un tema delicato, come quello del racket, trattato in maniera leggera ma intrigante.... Ottima la regia, bravissimi gli attori.... non mi dilungo perchè, a differenza di alytri, non mi atteggio a critico cinematografico.
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flyanto
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venerdì 27 febbraio 2015
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quando ribellarsi risulta quasi n dovere
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Film in cui si racconta di quattro individui i quali, perso il proprio lavoro e con situazioni sentimentali pressoché nulle o disastrose, decidono di riunirsi per comprare una sorta di masseria nella campagna della Basilicata e convertirla in un agriturismo. Nel corso degli innumerevoli, lunghi e costosi lavori di ristrutturazione, i quattro vengono per molteplici volte minacciati ed ordinati da svariati individui a pagare una sorta di "pizzo" al boss locale. Da qui la loro "ribellione"....
Quest'ultima commedia ideata (in realtà tratta da un romanzo), diretta ed interpretata da Edoardo Leo, risulta molto divertente, non trascende mai nel volgare, e purtroppo assai contemporanea per ciò che riguarda l' argomento: e cioè, la minaccia ed il conseguente obbligo a dover pagare mensilmente un'importante somma di denaro a dei loschi individui al soldo di qualche organizzazione camorrista oi mafiosa locale al fine di poter aprire e gestire un'attività.
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Film in cui si racconta di quattro individui i quali, perso il proprio lavoro e con situazioni sentimentali pressoché nulle o disastrose, decidono di riunirsi per comprare una sorta di masseria nella campagna della Basilicata e convertirla in un agriturismo. Nel corso degli innumerevoli, lunghi e costosi lavori di ristrutturazione, i quattro vengono per molteplici volte minacciati ed ordinati da svariati individui a pagare una sorta di "pizzo" al boss locale. Da qui la loro "ribellione"....
Quest'ultima commedia ideata (in realtà tratta da un romanzo), diretta ed interpretata da Edoardo Leo, risulta molto divertente, non trascende mai nel volgare, e purtroppo assai contemporanea per ciò che riguarda l' argomento: e cioè, la minaccia ed il conseguente obbligo a dover pagare mensilmente un'importante somma di denaro a dei loschi individui al soldo di qualche organizzazione camorrista oi mafiosa locale al fine di poter aprire e gestire un'attività. Sebbene la soluzione a cui ricorrono i quattro protagonisti (peraltro ottimamente interpretati da, appunto, dallo stesso Leo, Luca Argentero, Stefano Fresi ed infine da Claudio Amendola) non aderisca sicuramente a dei fatti possibili nella realtà, la situazione del ricatto e dell'estorsione in cui essi si trovano è, purtroppo, quanto mai veritiera a possibile. Quello che, forse, Leo si è proposto di fare con questa sua opera è quello di risvegliare gli animi ed il coraggio delle persone, quando minacciate ed in simili situazioni di ricatto, a non subire a tutti i costi delle ingerenze e delle "leggi" inventate da chi vive continuamente di soprusi e di minacce, nonchè azioni violente quando ritenute necessarie. Pertanto, il tema, tanto più affrontato in chiave comica e leggera, è quanto mai nuovo ed originale. Inoltre, come già evidenziato sopra, i quattro protagonisti maschili, a cui si aggiunge l'unica e piacevole figura femminile ottimamente e simpaticamente interpretata da Anna Foglietta, risultano tutti adatti ai propri ruoli e quanto mai d'incontro per con il pubblico.
Insomma, seppure un film leggero, altamente consigliabile per circa due ore di svago, confermando Edoardo Leo un valido ed intelligente autore ed attore.
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