Titolo originale | Min lilla syster |
Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Sanna Lenken |
Attori | Rebecka Josephson, Amy Deasismont, Annika Hallin, Henrik Norlén, Maxim Mehmet Amy Diamond, Emelie Strömberg, Bahador Foladi, Åsa Janson, Julia Marko-Nord, Noam Asseraf, Ellen Lindbom, Hugo Wijk, Karin de Frumerie, Elisabeth Callejas, Selma Tångefjord Ryme, Elin Bergeld, Ida Borggren, Isabell Börjesson, Johanna Garnemark, Ina Trolle, Viktor Åberg, Hussein Abdulelah, Petra Andreasson, Amanda Svedberg. |
Uscita | lunedì 20 novembre 2017 |
Distribuzione | Viggo |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 5 gennaio 2018
Il film ha riscosso un grande successo nei festival internazionali cui ha partecipato, vincendo anche diversi premi, 8 per la precisione, tra cui l'Orso di cristallo alla Berlinale 2015. In Italia al Box Office My Skinny Sister ha incassato 8,1 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Stella, dodicenne paffutella, ammira la sorella maggiore, Katja, che fa pattinaggio artistico a livello agonistico. Come lei, sogna un giorno di diventare campionessa e una bella ragazza magra. Stella vorrebbe anche piacere a Jacob, l'allenatore di Katja, di cui è segretamente innamorata. Ma un giorno, Stella che si stupisce dei duri allenamenti che si impone Katja, scopre con grande sconcerto che la sorella soffre di anoressia. Stella allora minaccia di rivelare tutto ai genitori, ma la sorella riesce a farle promettere di mantenere il segreto finché la piccola non trattiene più il desiderio di aiutarla.
Vincitore di otto premi ai festival internazionali, tra cui l'Orso di cristallo alla Berlinale 2015, My Skinny Sister è un dramma commovente sui disturbi alimentari in quella particolare fase dell'adolescenza, ispirato alla storia personale della giovane regista svedese Sanna Lenken che da ragazza ha sofferto di anoressia.
Come nel suo film, la sorella piccola della regista cercò di aiutarla nel terrore di perderla. Un'esperienza che Sanna Lenken è riuscita a interiorizzare ma su cui non smette di riflettere. Sullo stesso argomento di My Skinny Sister, suo primo lungometraggio, la regista aveva già realizzato un corto, Eating Lunch (2013), basato su alcune storie raccontatele su una clinica per disturbi alimentari.
Ispirato alla sua vita, My Skinny Sister, tuttavia, evita qualsiasi approccio pedagogico preferendo costruire un universo di emozioni accessibile solo con empatia. Sanna Lenken non ci offre le chiavi, né alcuna spiegazione, ma ci conduce per mano attraverso la sua esperienza di cui vediamo ancora le ferite. Interamente raccontato dal punto di vista delle sorelle, piuttosto che dagli adulti, il film mostra sottilmente la complessità del problema attraverso il rapporto tra Stella e Katja. Se inizialmente la piccola vive in adorazione della sorella più grande, la scoperta della sua malattia altera il rapporto di forza: più la piccola capisce, si avvicina e cresce, più la grande si allontana e si indebolisce. I genitori sono esclusi da queste impercettibili dinamiche tra due giovani donne che crescono. Gli adulti sono assenti e comunque non possono capire. Quindi è la piccola Stella ad aprire le porte, spezzare i silenzi in cui Katja si aliena lasciando fuori genitori e spettatori.
Girato in Svezia nell'estate 2014, My Skinny Sister cattura quei deboli raggi del sole freddo del Nord Europa in immagini dai colori scuri, nei primi piani sulla pelle bianca e i capelli rossi delle ragazzine, nelle scene d'interni spesso disabitati se non dalla solitudine di Stella. E nonostante Sanna Lenken non voglia dare alcuna spiegazione del problema della bulimia, ci soffermiamo a riflettere su quella casa vuota, quell'infanzia accompagnata dal silenzio, quelle incomprensioni familiari che non si risolvono in un raro weekend in campagna.
MY SKINNY SISTER disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€12,99 | – | |||
€12,99 | – |
Molto bello, nonoste abbia vinto diversi premi forse manca un qualcosa che lo renda un capolavoro, dal trailer mi aspettavo un qualcosa di più, però un buon film.