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Oltre che appassionato di cinema sono un musicista attivo soprattutto nell'ambito del jazz,quindi guardare ed esprimere la mia impressione su questo film diventa quasi un dovere,in quanto ex studente di un corso di jazz in conservatorio nonchè reporter(per voi che mi leggete) "dal fronte" che raccoglie giudizi direttamente dall'ambiente dei musicisti jazz.Ebbene questo film ha fatto inc***re tutti!.L'aspetto che ha generato un malcontento e una disapprovazione cosi feroci è che il film darebbe una idea sbagliata del Jazz e ancor di più dell'ambiente accademico,mistificherebbe questa arte e darebbe informazioni distorte e faziose a chi di jazz non ne sa nlla.Gli aspetti che il film omette sarebbero quelli legati all gioia di fare musica,alla felicità e alla soddisfazione emotiva che ne deriva.Il jazz e lo studio della musica non sono sangue e frustrazione.Basta perpetuare il falso mito per cui il rock è libertà ed il jazz (e tutte le musiche colte)è noia e autolesionismo!Inoltre non esistono al mondo Docenti cosi assurdamente maniacali e violenti,attratti in maniera cosi ossesiva e brutale dai dettagli,da ogni singola microvariazione sul Timing originale (come faccia ad avere in testa il beat preciso preciso non si sa)e da ogni singola dicitura sul pentagramma,in una musica in cui dovrebbero vincere l'estemporaneità,l'interpretazione personale e la condivisione di un dialogo spontaneo con gli altri musicisti.Queste osservazioni sono più che mai giuste,ma sono altrettanto fuoriluogo e inutili (a mio avviso)in un altro senso.Per spiegarmi meglio uso un piccolo ma significativo gancio che nel film (e nelle menti più aperte ha attecchito)sintetizza perfettamente il discorso:Il Maestro è ossessionato dai concorsi.E questo basterebbe a giustificare il tutto perchè antijazz per antonomasia.é una dichiarazione di intenti!Una volta focalizzato questo punto il resto non è assurdo ma ,anzi coerente.Perchè il film è chiaramente una iperbole che mette in scena situazioni al limite per veicolare più nettamente un messaggio,e cioè il rapporto tra allievo e maestro,la simbiosi e la complementarietà fra le due figure,la voglia di piacere a tutti i costi al tuo mentore,la voglia paradossalmente distruttiva di fare pratica che ti prende a 19 anni!Il fatto che questo film abbia messo in scena con cura ogni dettaglio cosi profondamente in opposizione con lo spirito del jazz non può non essere puramente voluto,perchè lo stridere diventa ancora più evidente e fastidioso!!(immaginiamo le stesse situazioni immerse in uno scenario Accademico di musica classica.Sarebbero stati solo stereotipi largamente accettati).Questo è quello che molti musicisti non hanno capito,infatti nessuno ha parlato del finale.Nessuna storia deve educare nessuno su niente,tantomeno questa deve educare e introdurre al jazz persone che non masticano o non sono interessate semplicemente.Quello che spaventa i musicisti sta più in dietro,e cioè che sul jazz (in italia)c'è disinformazione,è mistificato e torturato,talvolta dagli stessi musicisti e dai concorsi(!!!)e festival (e non vado oltre con la polemica).Per cui non è colpa di questo film se la gente continurà a non interessarsi al jazz.è solo una storia che,certo,raccoglie solo una parte del fare musica,dello studio e della passione (dal greco sofferenza),una parte reale che qui è estremizzata,ma funzionale e coerente col messaggio che vuol mandare.Italiani Godetevi questa parabola estrema,che inAmerica non si è scandalizzato nessuno!
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siebenzwerg
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domenica 15 marzo 2015
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non solo anti-jazz ma anti-musica
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In America non si sarà scandalizzato nessuno perché l'idea della musica che hanno lì è fondamentalmente atletico-ginnico. Sei in errore se pensi che in un conservatorio classico questo film sarebbe più appropriato. Forse per i principianti potrebbe essere così, ma qui manca del tutto l'idea che la musica va interpretata oltre che eseguita, che per la musica classica - a un certo livello - ancora esiste. Non a caso è stato scelto lo strumento della batteria, dove la "meccanica" prevale sull'interpretazione. Questo film mi sembra il risultato dell'idea virtuosistica (atletico-ginnica) della musica, combinata con le tecnologie della musica computerizzata. Ne risulta una musica svuotata dell'anima.
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In America non si sarà scandalizzato nessuno perché l'idea della musica che hanno lì è fondamentalmente atletico-ginnico. Sei in errore se pensi che in un conservatorio classico questo film sarebbe più appropriato. Forse per i principianti potrebbe essere così, ma qui manca del tutto l'idea che la musica va interpretata oltre che eseguita, che per la musica classica - a un certo livello - ancora esiste. Non a caso è stato scelto lo strumento della batteria, dove la "meccanica" prevale sull'interpretazione. Questo film mi sembra il risultato dell'idea virtuosistica (atletico-ginnica) della musica, combinata con le tecnologie della musica computerizzata. Ne risulta una musica svuotata dell'anima. Per restare solo nel genere, vuoi mettere le interpretazioni ellingtoniane orchestrate da Abdullah Ibrahim, o i ritmi trascinanti, viscerali, delle orchestre di Carla Bley o Mike Westbrook? Questo è un film che giustamente come dici tu non fa amare la musica jazz, ma mette fuori strada e allontana da tutta la musica. La musica è usata, solo come pretesto. È solo un film ambizioso su un'ambizione senza limiti. Ne stanno uscendo diversi di film del genere, dove qualcuno cerca il "maestro" che lo maltratti per forgiarsi. Bisognerebbe rimettere il servizio militare obbligatorio (soprattutto in America) e forse queste voglie diminuirebbero.
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