Monuments Men |
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Un film di George Clooney.
Con George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin.
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Titolo originale The Monuments Men.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- USA, Germania 2014.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 13 febbraio 2014.
MYMONETRO
Monuments Men
valutazione media:
2,58
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Arte, guerra e retoricadi PincenzoFeedback: 10260 | altri commenti e recensioni di Pincenzo |
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domenica 16 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In un film d'azione è fondamentale che lo spettatore identifichi i paladini del bene e i cattivi da sconfiggere. La tensione narrativa scaturisce dalla battaglia tra il bene e il male, con tutte le diverse sfumature che rendono questo stereotipo ancora attuale e capace di sorprenderci. I cattivi nazisti, e sullo sfondo gli incombenti cattivi comunisti, sono mostrati nella poco conosciuta attività di razzia di opere d'arte, effettuata su larga scala in un territorio tra i più ricchi del mondo di cultura, memoria storica, arte. I buoni americani, oltre che a dedicarsi alla liberazione dell'Europa, si preoccupano di salvaguardare e di recuperare un patrimonio dell'umanità il cui valore è almeno pari a quello della vita dei soldati coinvolti in questa impresa. Con queste premesse, George Clooney aveva l'opportunità di imbastire una trama tradizionale e avventurosa su un tema poco frequentato, per rilanciare il dibattito dei danni collaterali delle guerre, sugli uomini ma anche sulle cose. Purtroppo il risultato non è all'altezza delle aspettative: una piatta sequenza di piccoli episodi scollegati tra loro; una carenza di approfondimento dei personaggi, sovente abbozzati e poco incisivi; dialoghi banali e privi di mordente; una musica dai toni epici ma piatta e monocorde. Su tutto incombe un profondo e convinto alone di retorica che richiama i documentari Luce, un senso di noia e di leggero imbarazzo per una rappresentazione che dovrebbe, invece, suscitare nello spettatore sentimenti forti e nobili. Alla fine una domanda: come ha fatto Clooney a trovare tutti i soldi ( e ne devono essere serviti tanti) necessari per produrre questo film?
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