Monuments Men |
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Un film di George Clooney.
Con George Clooney, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin.
continua»
Titolo originale The Monuments Men.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- USA, Germania 2014.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 13 febbraio 2014.
MYMONETRO
Monuments Men
valutazione media:
2,58
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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We are Americans...di StelioFeedback: 1972 | altri commenti e recensioni di Stelio |
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sabato 15 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
George Clooney torna alla regia con l'adattamento cinematografico di un romanzo di Robert M. Edsel sull'epica impresa dei Monuments Men, uomini di cultura scelti da Roosevelt, che cercheranno di salvare le opere d'arte depredate da Hitler durante la 2° Guerra Mondiale. I presupposti del regista di trattare un argomento importante come questo con la leggerezza di una commedia d'autore sono del tutto apprezzabili, ma il risultato finale ci lascia confusi e disorientati. L'equilibrio della narrazione, da qualunque punto di vista osserviamo il racconto, è precario: se guardiamo alla storia in ottica comica e ironica, quello che risulta così disturbante e fuori luogo sono le riflessioni di Clooney(che interpreta uno dei Monuments) sull'intera missione, cariche di belle parole ma che, inserite tra una risata e l'altra, perdono così tutta la drammaticità e l'importanza del loro significato; se guardiamo alla storia invece sotto il profilo dell'epicità e dell'eroismo di questi uomini, disturbano al contrario quei continui siparietti comici degli attori, che rendono il racconto poco credibile e coerente con i presupposti dell'impresa. Questa mancanza di coerenza, emozionale e narrativa allo stesso tempo, é incrementata dalla pessima performance di Clooney, che purtroppo anche quando cerca di essere serio e drammatico, per la morte di un compagno, per spiegare ai Monuments l'importanza della loro impresa, per umiliare un soldato nazista, ci appare veramente poco credibile. La narrazione oltre ad essere poco convincente è anche mal distribuita nel tempo: il ritmo narrativo infatti è veramente troppo stanco nella prima metà del film e prende un'impennata considerevole negli ultimi 20 minuti per essere nuovamente interrotto da un finale molto sbrigativo. Osservando le ultime sequenze, infatti, lo spettatore ha come la percezione che Clooney avesse finito i soldi per la pellicola e dovesse chiudere in fretta il film: proprio nel momento di maggior suspense, tensione e incertezza nell'esito della missione, il regista ci mostra i visi sorridenti dei Monuments per la riuscita dell'operazione. Non c'è dubbio poi sul fatto che tutto il racconto sia costruito per esaltare l'America e i soldati americani, quando il fatto, seppur certamente menzionato, che fossero anche gli Alleati a distruggere i più importanti monumenti dell'umanità, rimane assolutamente marginale. Il simbolo più evidente di questa palese auto-celebrazione rimane sicuramente la bandiera americana appesa all'entrata della miniera di proprietà russa. Della serie: "non solo abbiamo fregato Hitler e abbiamo boicottato i suoi piani perversi di distruggere la storia e la cultura di un popolo, ma in fondo ve l'abbiamo fatta anche a voi Russi". In questo marasma di elementi negativi bisogna riconoscere una cosa però: gli attori, ad esclusione di Clooney, sono eccellenti. In particolare è molto apprezzabile la performance di Bill Murray, l'unico forse che riesce, tra tutte quelle risate, a trasmettere il vero sentimento di questi uomini: abbandonate le mogli a casa, i Monuments Men combattevano per un ideale molto più nobile di qualsiasi altro e probabilmente l'unico per cui ne valeva veramente la pena. Se intendiamo il cinema come puro intrattenimento allora questo sarà il film perfetto per voi, altrimenti se cercate qualcos'altro, una riflessione profonda e matura sull'impresa di questi uomini, lasciate perdere. Andare a vedere questo film è come andare in un ristorante di lusso dove, una volta seduti al tavolo, degli eleganti camerieri in giacca e cravatta vi servono hamburger e patatine in piatti d'argento: una grande presa in giro.
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