hanami
|
martedì 28 ottobre 2014
|
ritorno al passato in versione giudiziaria
|
|
|
|
Premesso un debole per R.Downey, i due interpreti danno una potente interpretazione dei loro personaggi. Cosa resta , una sensazione di déjà vu : l'avvocato ritorna nella città d'origine e fa i conti col proprio passato : rapporti burrascosi col padre, giudice integerrimo , ed irrisolti col fratello . Dovrà difendere il padre , ora malato , in un processo di omicidio. Rivede la fidanzata del tempo del liceo (versione Ivana Spagna) e si poteva felicemente evitare, poichè non aggiunge nulla al film se non un eccesso di melo. Bella la scena della selezione della giuria, quale interpretazione antropologica dell'america
[+]
Premesso un debole per R.Downey, i due interpreti danno una potente interpretazione dei loro personaggi. Cosa resta , una sensazione di déjà vu : l'avvocato ritorna nella città d'origine e fa i conti col proprio passato : rapporti burrascosi col padre, giudice integerrimo , ed irrisolti col fratello . Dovrà difendere il padre , ora malato , in un processo di omicidio. Rivede la fidanzata del tempo del liceo (versione Ivana Spagna) e si poteva felicemente evitare, poichè non aggiunge nulla al film se non un eccesso di melo. Bella la scena della selezione della giuria, quale interpretazione antropologica dell'americano medio, che giustifica il biglietto !
[-]
|
|
[+] lascia un commento a hanami »
[ - ] lascia un commento a hanami »
|
|
d'accordo? |
|
melvin ii
|
martedì 28 ottobre 2014
|
duello tra giganti
|
|
|
|
Il biglietto d’acquistare per “The Judge” è 4)Ridotto
“The Judge” è un film del 2014 diretto da David Dobkin, scritto da Nick Schenk, Bill Dubuque, prodotto dalla Warner Bros, con: Robert Downey Jr, Robert Duvall, Vera Farmiga, Vincent D'Onofrio, Billy Bob Thornton.
Quando si diventa veramente grandi? Molti sostengono quando si è capaci di vedere i propri genitori come uomini con i loro pregi e soprattutto difetti.
Alzi la mano chi non ha avuto almeno una volta una discussione con il proprio padre o madre sfociata in periodo di ostinato e reciproco silenzio.
E’ raro poter parlare e condividere qualcosa con il proprio padre e spesso nascono conflitti e rivalità quando c’è una profonda differenza d’età o personalità forti che si contrappongono
“The Judge” racconta la storia di un padre e di un figlio ,diversi e lontani per mentalità e carattere, ma comunque legati da un affetto anche se non ammesso per orgoglio.
[+]
Il biglietto d’acquistare per “The Judge” è 4)Ridotto
“The Judge” è un film del 2014 diretto da David Dobkin, scritto da Nick Schenk, Bill Dubuque, prodotto dalla Warner Bros, con: Robert Downey Jr, Robert Duvall, Vera Farmiga, Vincent D'Onofrio, Billy Bob Thornton.
Quando si diventa veramente grandi? Molti sostengono quando si è capaci di vedere i propri genitori come uomini con i loro pregi e soprattutto difetti.
Alzi la mano chi non ha avuto almeno una volta una discussione con il proprio padre o madre sfociata in periodo di ostinato e reciproco silenzio.
E’ raro poter parlare e condividere qualcosa con il proprio padre e spesso nascono conflitti e rivalità quando c’è una profonda differenza d’età o personalità forti che si contrappongono
“The Judge” racconta la storia di un padre e di un figlio ,diversi e lontani per mentalità e carattere, ma comunque legati da un affetto anche se non ammesso per orgoglio.
Il padre è il giudice Joseph Palmer(Duvall) da 42 anni in un piccola cittadina nell’Indiana, il figlio è Hank Palmer(Downey jr) avvocato di successo a Chicago. Il primo è un rigido conservatore, scorbutico, moralista sposato da 50 anni, il secondo è arrogante, disinvolto moralmente nella professione forense, cinico, provocatore e divorziato.
Due mondi opposti che non si parlano e vedono da anni, ma costretti dalla tragica morte della moglie del giudice a confrontarsi di nuovo. Tra i due sono subito scintille verbali e Hank dopo il funerale vorrebbe tornare in città quando il fratello maggiore Glen(D’Onofrio), un tempo promettente star del baseball e dopo un drammatico incidente stradale con Hank invece divenuto solo un modesto gommista, lo ferma perché il padre viene accusato di aver ucciso un uomo, ex galeotto da lui condannato in tribunale, in un incidente stradale.
La preparazione e lo svolgersi del Processo stesso sono la scusa per i due protagonisti per confrontarsi e rinfacciarsi anni di silenzi e incomprensioni.
Il giudice, seppure gravemente malato, non accetta nessun patteggiamento pur di difendere il suo onore ed è disposto ad andare in carcere.
Hank deve combattere non solo aula contro il procuratore giustizialista Dickham(Thornton), ma soprattutto scontrarsi con il padre sulla loro diversa idea di Giustizia.
La sceneggiatura ben scritta e incentrata sullo scontro tra i due protagonisti, esaltandone le personalità e sfumature lascia però sullo sfondo la storia e gli altri personaggi. Lo stile è abbastanza incalzante e avvolgente, anche se nella seconda parte il testo risente di una eccessiva retorica e ridondanza morale che diventa stucchevole e noiosa. I dialoghi sono ben costruiti e soprattutto magistralmente interpretati.
La regia ha il merito di lasciare alla coppia Duvall-Downey la possibilità esprimersi liberamente e di scandire i tempi del racconto, alzandoli e abbassandoli con il loro talento, ma manca però una coralità e armonia nella struttura narrativa come se il duello tra padre e figlio sia assestante rispetto al resto della storia e ciò rende specie nella seconda parte meno fluida e godibile la visione del film.
Duvall e Downey jr danno entrambi una toccante e imperdibile prova d’Attore. Una coppia perfetta che riesce a regalare allo spettatore vivide emozioni, toccando le giuste corde dell’emozioni alternando i vari sentimenti in maniera convincente e credibile. Difficile stabilire chi sia più bravo tra i due, forse Downey jr ogni tanto sembra Tony Stark in gita in Indiana, ma i duelli verbali con Duvall sono la dimostrazione che due attori di talento riescono a dare un quid in più a buon testo di partenza.
Il resto del cast è comunque all’altezza del compito e si rivelano delle comprimari di riguardo per le due star.
Il film in vero poteva concludersi in vari modi, il regista ci presenta almeno tre pre finali per poi scegliere un quarto che probabilmente è il più scontato e retorico, ma che comunque grazie all’abilità di Downey risulta apprezzabile, invitando lo spettatore a risolvere le diatribe che si hanno con i propri genitori prima che sia troppo tardi così da essere non più figlio, ma uomo a tutto tondo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melvin ii »
[ - ] lascia un commento a melvin ii »
|
|
d'accordo? |
|
luigi chierico
|
lunedì 27 ottobre 2014
|
ora sta a te giudicare
|
|
|
|
Dopo una squallida partenza, quanto inutile e …fuori luogo..,il film si interrompe nel bel mezzo di un processo,l’avvocato difensore lascia la moglie,a corrispondere con face book e quindi corrisponde alle proposte d’amanti,per tornare dopo anni nella casa paterna per i funerali della madre. Il padre padrone,anziano giudice,che avrebbe dovuto essere in pensione,è ad emettere uno dei suoi tanti giudizi di condanna,tra omicidi,aggressioni e civili quasi 3000 in oltre 40 anni. L’incontro dell’avvocato con i suoi due fratelli lascia prevedere che l’accoglienza sarà fredda. Il padre,Joseph Palmer,magnificamente interpretato da un grande Robert Duvall (ultraottantenne),sarà infatti freddissimo nei confronti del figlio Hank,tanto ben interpretato da Robert Downey Jr.
[+]
Dopo una squallida partenza, quanto inutile e …fuori luogo..,il film si interrompe nel bel mezzo di un processo,l’avvocato difensore lascia la moglie,a corrispondere con face book e quindi corrisponde alle proposte d’amanti,per tornare dopo anni nella casa paterna per i funerali della madre. Il padre padrone,anziano giudice,che avrebbe dovuto essere in pensione,è ad emettere uno dei suoi tanti giudizi di condanna,tra omicidi,aggressioni e civili quasi 3000 in oltre 40 anni. L’incontro dell’avvocato con i suoi due fratelli lascia prevedere che l’accoglienza sarà fredda. Il padre,Joseph Palmer,magnificamente interpretato da un grande Robert Duvall (ultraottantenne),sarà infatti freddissimo nei confronti del figlio Hank,tanto ben interpretato da Robert Downey Jr.. Come in molti altri film americani la mela della discordia in famiglia sta proprio nel difficile rapporto tra padre e figlio,ovvero nella tendenza a favorirne uno rispetto all’altro: vedi “Duello al sole” degli anni 40, “La gatta sul tetto che scotta” degli anni 50,il più recente “The tree of life”, per citarne solo tre dei tanti.
Apprendiamo durante lo svolgersi degli eventi che il giudice prediligeva il figlio maggiore Glen,ben interpretato da Vincent D’Onofrio,il cui successo nello sport,altro motivo frequente nel cinema americano,è stato involontariamente stroncato da un incidente causato dal figlio Hank, mandato al riformatorio ma poi divenuto, a pieno merito, un famoso avvocato, capace di far assolvere chiunque, al contrario del padre severo e rigoroso,non incline all’ assoluzione. Ed è proprio nel carattere duro e rigoroso che si svolge un perenne conflitto tra padre e figlio. Il vecchio genitore è improvvisamente implicato in una vicenda giudiziaria per la quale rischia una pesante pena, sebbene anziano e con una fama di integerrimo alle spalle, che potrebbe improvvisamente ribaltarsi contro. Per la sua cieca indole al perdono non accetterà di essere difeso dal figlio, sebbene la scelta possa costargli la reputazione di uomo e di giudice. Inutili tutti i tentativi del figlio Hank,chiamato solo in extremis dal padre,non si sa bene se per farsi assolvere dall’imputazione o per fargli perdere finalmente una causa,quella che più gli sta a cuore. Il confronto tra i due ha momenti di estrema durezza,sino a diventare uno scambio di accuse senza pietà; le accuse di incomprensione e di violenza morale toccano livelli altissimi in un confronto dialettico che elevano di molto il film,che diversamente scorre piatto su una falsa riga di un giallo. Robert Duvall,è magistrale,da oscar anche 30 anni dopo. Il film lo si vede molto volentieri,non ci sino scene scabrose,di violenza,l’amore è sfiorato come una carezza o come un bacio,direi,ma non è proprio così,tuttavia non trascende, come si è solito vedere, quasi che ogni copione lo pretenda.
Riprese fotografiche molto belle, sia dall’alto a mostrare una città di grattacieli e forse pochi cuori, sia prati e grandissime interminabili verdeggianti pianure, infondo a cui si elevano montagne di astio, ed infine,dulcis in fundo,un lago che raccoglie,con l’attesa confessione e le scuse di un vecchio padre giudice,anche l’ultimo respiro.
Il motivo dominante di tutto il film in sostanza è un rinfacciarsi accuse: tra colleghi, tra marito e moglie, tra padre e figlio, tra fratelli, tra avvocati, tra difensori ed accusatori, tra giudici e delinquenti, tra compagni di scuola, tra compaesani.
[-]
[+] film convincente, intenso e intimista
(di antonio montefalcone)
[ - ] film convincente, intenso e intimista
|
|
[+] lascia un commento a luigi chierico »
[ - ] lascia un commento a luigi chierico »
|
|
d'accordo? |
|
mickey97
|
lunedì 27 ottobre 2014
|
film unico nel suo genere, downey è fantastico!
|
|
|
|
Hank Palmer è il miglior avvocato difensore di Chicago avente il compito di tener fuori dal carcere i peggiori malviventi. Molto tempo addietro, si era lasciato alle spalle la nativa Cooperville oltre che la famiglia di origine ma quando una telefonata gli annuncia che la madre è improvvisamente deceduta si vedrà costretto a far ritorno nella cittadina dell'Indiana, ove si dovrà confrontare con il suo acerrimo nemico: suo padre Joseph, giudice della contea, uomo integgerimo di grande severità, il quale dovrà poi vestire i panni dell'imputato poichè accusato di omicidio. Dopo aver visto Robert Downey unicamente relegato al mondo di Iron Man e The Avengers, finalmente lo possiamo apprezzare in ben altre vesti, egli riesce a interpretare magistralmente il suo ruolo ponendosi alla pari di Robert Duvall, bravissimo attore che nonostante la veneranda età riesce brillantemente a risultare espressivo.
[+]
Hank Palmer è il miglior avvocato difensore di Chicago avente il compito di tener fuori dal carcere i peggiori malviventi. Molto tempo addietro, si era lasciato alle spalle la nativa Cooperville oltre che la famiglia di origine ma quando una telefonata gli annuncia che la madre è improvvisamente deceduta si vedrà costretto a far ritorno nella cittadina dell'Indiana, ove si dovrà confrontare con il suo acerrimo nemico: suo padre Joseph, giudice della contea, uomo integgerimo di grande severità, il quale dovrà poi vestire i panni dell'imputato poichè accusato di omicidio. Dopo aver visto Robert Downey unicamente relegato al mondo di Iron Man e The Avengers, finalmente lo possiamo apprezzare in ben altre vesti, egli riesce a interpretare magistralmente il suo ruolo ponendosi alla pari di Robert Duvall, bravissimo attore che nonostante la veneranda età riesce brillantemente a risultare espressivo. Entrambi sono la colonna portante di questo film, tutto ruota intorno a loro, grazie al processo per omicidio i due cominciano ad instaurare un rapporto, prima come avvocato e cliente ed in seguito come padre e figlio, sotterrando così i vecchi rancori. Le vicende familiari tendono a mescolarsi con le scene a stampo giudiziario anche se poi saranno insite in quest'ultime e andranno a rappresentare un bellissimo valore aggiunto, portando alla commozione lo spettatore. I bei momenti di cui Hank è memore, vengono riportati in quell'aula di tribunale da lui medesimo con forbita umiltà, questo momento risulta decisamente toccante all'interno di un vero e proprio processo per omicidio da brividi, il quale ti tiene incollato alla poltrona con un ritmo alquanto serrato. Questo film appare unico nel suo genere mentre Robert Downey che lo ritenevamo ancorato solo al mondo di Iron Man e The Avengers ha superato sè stesso, dimostrandoci che è un grande attore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mickey97 »
[ - ] lascia un commento a mickey97 »
|
|
d'accordo? |
|
tania74
|
lunedì 27 ottobre 2014
|
meraviglioso
|
|
|
|
Bellissimo film..!!!!! Divertente ma nello stesso tempo toccante... Commovente!!! Lo consiglio a tutti di andarlo a vedere!!!
|
|
[+] lascia un commento a tania74 »
[ - ] lascia un commento a tania74 »
|
|
d'accordo? |
|
38ogeid
|
lunedì 27 ottobre 2014
|
delusione
|
|
|
|
L' idea inziale non sarebbe neanche male: un avvocato in cariera ritorna nella citta natale per difendere il padre giudice accusato d' omicidio. Nonostante un immenso Robert Duvall il film fatica a mantenere la tensione ideale, a volte troppo dispersivo e non incide. Troppi luoghi comuni, scene già viste e dialoghi spesso forzati. Il conflitto tra padre e figlio è troppo esasperato per essere reale. Peccato mi aveva incuriosito. Unica nota positiva Rober Duvall...veramente sopra tutti!!!
Se vi piace il genere guardatevi "Il caso Thomas Crawford" .
|
|
[+] lascia un commento a 38ogeid »
[ - ] lascia un commento a 38ogeid »
|
|
d'accordo? |
|
rasengan
|
lunedì 27 ottobre 2014
|
molto bello
|
|
|
|
film molto bello , grandi attori e storia commovente!!
|
|
[+] lascia un commento a rasengan »
[ - ] lascia un commento a rasengan »
|
|
d'accordo? |
|
the moon
|
lunedì 27 ottobre 2014
|
diritto al cucore
|
|
|
|
Un film sicuramente di grande impatto emotivo che riesce a tenere un buon ritmo pur trattando argomenti rivisitati spesso nella cinematografia , la famiglia innanzitutto e il difficile rapporto fra un padre e un figlio, ma non mancano le avversità coniugali , gli amori adolescenziali, la malattia, e una vicenda di giustizia personale che colora la storia di giallo. Ti senti coinvolto e forse riesci ad apprezzare quello che spesso diamo per scontato, o speriamo che sia li sempiterno e indistruttibile. Non ci sono sfumature ma una corretta e nitida regia con attori straordinari e un DUVALL particolarmente bravo, una storia retta senza curve che va diritta al cuore.
|
|
[+] lascia un commento a the moon »
[ - ] lascia un commento a the moon »
|
|
d'accordo? |
|
vincenzo ambriola
|
domenica 26 ottobre 2014
|
padre e figlio, l'eterno conflitto
|
|
|
|
Un ricco avvocato di Chicago dopo quasi vent'anni torna nella città in cui è nato, in Indiana, per la morte della madre. Dopo un funerale in cui si rende conto di essere nel posto sbagliato, è costretto a restare perché suo padre, un famoso giudice, è accusato di aver investito una persona con la sua vecchia auto. Vecchie ruggini, rancori mai sopiti, lentamente svaniscono per far posto a un ritrovato affetto che consente al figlio avvocato di difendere il padre giudice. Bilanciata mistura di storia in tribunale e vicende familiari, il film mette in luce il rapporto tra un padre duro, perché di solidi principi, e un figlio altrettanto duro ma ribelle e in carriera. Ma anche il rapporto tra la vita a Chicago, ricca e superficiale, e la vita in provincia, più povera ma ancorata a sentimenti e valori.
[+]
Un ricco avvocato di Chicago dopo quasi vent'anni torna nella città in cui è nato, in Indiana, per la morte della madre. Dopo un funerale in cui si rende conto di essere nel posto sbagliato, è costretto a restare perché suo padre, un famoso giudice, è accusato di aver investito una persona con la sua vecchia auto. Vecchie ruggini, rancori mai sopiti, lentamente svaniscono per far posto a un ritrovato affetto che consente al figlio avvocato di difendere il padre giudice. Bilanciata mistura di storia in tribunale e vicende familiari, il film mette in luce il rapporto tra un padre duro, perché di solidi principi, e un figlio altrettanto duro ma ribelle e in carriera. Ma anche il rapporto tra la vita a Chicago, ricca e superficiale, e la vita in provincia, più povera ma ancorata a sentimenti e valori. Ottima la recitazione dei due Robert (Doney e Duvall) che danno vita a credibili e godibili scontri verbali, confortati da una mimica e un'espressività di alto livello. Anche la fotografia è molto efficace, in grado di raccontare la provincia americana senza ricorrere alle solite strade con i pali dell'elettricità o i bar pieni di bulli e pupe.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vincenzo ambriola »
[ - ] lascia un commento a vincenzo ambriola »
|
|
d'accordo? |
|
cesio
|
domenica 26 ottobre 2014
|
lungo, prevedibile e pieno di cliché.
|
|
|
|
Premetto che sono andato a vedere il film perché entrambi i protagonisti mi piacciono: Robert Downey Jr. è spiritoso, atletico e guarda tutti dall'alto in basso, e se è giustificato a farlo quando interpreta Sherlock Holmes o più ancora Tony Stark/Ironman, mi sembra decisamente fuori posto in questo film: ok, lui è l'unico della famiglia ad avercela fatta nella sua famiglia, la classica famiglia americana dove è sempre presente un atleta fallito e un minorato mentale, ma sembra ormai un attore in grado di rendere credibili solo se interpreta personaggi fantastici e straordinari, ma non in grado di rendere la complessità di un uomo "qualunque".
[+]
Premetto che sono andato a vedere il film perché entrambi i protagonisti mi piacciono: Robert Downey Jr. è spiritoso, atletico e guarda tutti dall'alto in basso, e se è giustificato a farlo quando interpreta Sherlock Holmes o più ancora Tony Stark/Ironman, mi sembra decisamente fuori posto in questo film: ok, lui è l'unico della famiglia ad avercela fatta nella sua famiglia, la classica famiglia americana dove è sempre presente un atleta fallito e un minorato mentale, ma sembra ormai un attore in grado di rendere credibili solo se interpreta personaggi fantastici e straordinari, ma non in grado di rendere la complessità di un uomo "qualunque".
I dialoghi tra padre e figlio in aula, durante il processo sono ridicoli: OLTRAGGIO ALLA CORTE!
Robert Duvall è di un'altra categoria: mi sono affezionato al Tom Hagen del Padrino e non ho mai smesso di amarlo, sempre grande, in questo film è un giudice duro con tutti compreso se stesso, nasconde la sua malattia a tutti e muore con suo figlio su una barchetta durante la pesca, come sempre nel Padrino successe a Fredo anche se con modalità differenti.
da consigliare? No, decisamente no!
Ho preferito a questo ogni altro film nominato in questa recensione, se volete un consiglio partite da quelli.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cesio »
[ - ] lascia un commento a cesio »
|
|
d'accordo? |
|
|