themaster
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sabato 9 maggio 2015
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un viaggio allucinante e allucinato
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Jim Jarmusch è probabilmente il re del cinema indipendente e nel corso della sua carriera ha realizzato diversi lavori che io naturalmente non ho visto. Perfetto.
Dopo aver visto questa pellicola tuttavia mi è venuta una voglia pazza di recuperare tutti i film creati da questo autore,sì perchè Solo gli Amanti Sopravvivono è un film perfetto in ogni sua parte,un viaggio allucinante e allucinato in un'analisi profonda,distaccata ma allo stesso tempo carnale e passionale della storia umana attraverso gli occhi di due vampiri saggi ma spaesati dubbiosi sulla propria esistenza e su quella degli umani. I fan degli Avengers vengano a vedere questo film per vedere come recita Tom Hiddleston,altro che Loki,che qui interpreta Adam,il protagonista maschile,un musicista underground intollerante nei confronti degli esseri umani,che vive a Detroit lontano dalla moglie Eve che vive a Tangeri,interpretata dall grandissima,magistrale,sensuale e altera Tilda Swinton che è stata semplicemente da Oscar(come in quasi tutti i film in cui recita) Adam cade in una profonda depressione scontento della direzione che ha preso l'umanità negli ultimi secoli,un personaggio che nella psicologia e nel modo di pensare ricorda i più grandi poeti romantici,come Alessandro Manzoni o anche Giacomo Leopardi,i due esponenti maggiori di questa corrente artistica/culturale un essere che guarda alla vita propria e a quella umana con profondo pessimismo tanto da arrivare a farsi costruire una pallottola di legno per tentare il suicidio,egli avrà bisogno della sua anima gemella Eve per uscire da questa depressione,altro personaggio da antologia Eve è una vampira edonista,ironica e disincantata ma comunque molto saggia,che riuscirà a salvare la vita al suo amato almeno fino all'arrivo del personaggio di Mia Wasikowska che come uno tsunami travolgerà le vite dei protagonisti con tragiche conseguenze.
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Jim Jarmusch è probabilmente il re del cinema indipendente e nel corso della sua carriera ha realizzato diversi lavori che io naturalmente non ho visto. Perfetto.
Dopo aver visto questa pellicola tuttavia mi è venuta una voglia pazza di recuperare tutti i film creati da questo autore,sì perchè Solo gli Amanti Sopravvivono è un film perfetto in ogni sua parte,un viaggio allucinante e allucinato in un'analisi profonda,distaccata ma allo stesso tempo carnale e passionale della storia umana attraverso gli occhi di due vampiri saggi ma spaesati dubbiosi sulla propria esistenza e su quella degli umani. I fan degli Avengers vengano a vedere questo film per vedere come recita Tom Hiddleston,altro che Loki,che qui interpreta Adam,il protagonista maschile,un musicista underground intollerante nei confronti degli esseri umani,che vive a Detroit lontano dalla moglie Eve che vive a Tangeri,interpretata dall grandissima,magistrale,sensuale e altera Tilda Swinton che è stata semplicemente da Oscar(come in quasi tutti i film in cui recita) Adam cade in una profonda depressione scontento della direzione che ha preso l'umanità negli ultimi secoli,un personaggio che nella psicologia e nel modo di pensare ricorda i più grandi poeti romantici,come Alessandro Manzoni o anche Giacomo Leopardi,i due esponenti maggiori di questa corrente artistica/culturale un essere che guarda alla vita propria e a quella umana con profondo pessimismo tanto da arrivare a farsi costruire una pallottola di legno per tentare il suicidio,egli avrà bisogno della sua anima gemella Eve per uscire da questa depressione,altro personaggio da antologia Eve è una vampira edonista,ironica e disincantata ma comunque molto saggia,che riuscirà a salvare la vita al suo amato almeno fino all'arrivo del personaggio di Mia Wasikowska che come uno tsunami travolgerà le vite dei protagonisti con tragiche conseguenze. Solo gli Amanti sopravvivono è una sorta di poema romantico,l'amore è visto infatti come unica fonte di salvezza da una situazione di stallo come quella che viviamo al giorno d'oggi,una cura per tutti i mali del mondo e segno dell'esistenza di un'umanità,la medesima umanità che sembra essersi dimenticata cosa significhi essere umani,e poi ci sono i vampiri,osservatori del mondo,arbitrari e imparziali pronti a giudicarci come Deus Ex Machina e decidere della nostra vita,decidere se renderci degli dei come loro o berci completamente fino a non lasciare nemmeno un flebile spiraglio di vita. Adam ed Eve (Adamo ed Eva non a caso) vengono ritratti come degli dei in terra e principale fonte di ispirazione per l'umanità stessa,divertentissima la scena in cui Adam ammette di essersi fatto rubare l'idea per il concerto da Mozart,questa loro presenza secolare sulla terra è incarnata da John Hurt che qui interpreta Christopher Marlowe,principale fonte di ispirazione di William Shakespeare,un uomo molto anziano eppure così affascinante da rapire lo spettatore ogni volta che apre bocca e John Hurt lo interpreta con il suo solito savoir faire. La pellicola dimostra anche la pericolosità di questi esseri,bellissima la scena finale,in cui loro due ormai distrutti decidono di ritornare a "bere"gli umani come facevano diversi anni prima,oppure la scena tra Anton Yelchin e Mia Wasikowska. Adam ed Eve sono due esseri completamente diversi e per questo sono affiatati come pochi e una delle migliori coppie che io abbia mai visto nella storia del cinema. Lui moro,veste sempre di nero,uomo,sfiduciato e arrabbiato con il mondo ma comunque pregno di una certa pietà nei confronti degli esseri umani,bellissima la diatriba finale tra lui e Eve su bere completamente i due fidanzati che si baciano come lei suggerisce o trasformarli semplicemente come lui suggerisce,Eve invece,bionda vestita sempre di bianco e distaccata,quasi indifferente nei confronti degli esseri umani,nonchè grande amante della letteratura e delle stoffe. Adam ed Eve condividono la medesima passione per l'arte e per il sesso,cosa che è presente nel film dall'inizio alla fine pur non essendoci scene hard,il sesso attraverso la musica,o la lettura vediamo Eve in preda ad una sorta di orgasmo intellettuale mentre legge i libri che tanto ama e allo stesso modo Adam mentre compone la sua musica. La regia di questo film è splendida,una regia che va nel dettaglio,molto suggestiva,semplice ma vertiginosa tanto che finito il film lo spettatore si ritrova spaesato,come sotto l'effetto di qualche droga pesante,svuotato di tutti i propri pensieri. In sintesi Solo gli Amanti Sopravvivono è un'esperienza audiovisiva come poche ne avevo mai viste,dotata di un umorismo tagliente e difficile da cogliere,una sceneggiatura di ferro condita con personaggi quasi sempre memorabili e un gusto estetico senza pari,probabilmente il miglior film sui vampiri degli ultimi trant anni insieme a Bizantium,è cinema nella sua forma più pura. Voto 10/10
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mario98bs
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lunedì 16 febbraio 2015
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"un film per molti, ma non per tutti"
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"Un film per molti, ma non per tutti":sublime e rivelatore per chi, in grado di comprenderlo, ne carpisce la reale essenza: profonda, misteriosa, racchiusa in un'atmosfera volutamente cupa perchè volutamente reale-non che l'intento del film sia quello di scoraggiare alla vita; piuttosto il contrario-; totalmente incomprensibile per chi, per cultura o abitudini, non è disposto a rimuovere dalle fondamenta del proprio pensare l'idea per cui ciò che vale è in bella vista. un film sottile che cela dietro una non-classica storia di vampiri una veemente critica all'umanità che, travolta dal maremoto senza senso della vita, si lascia affogare e mentre la perde(la vita) è in balia della routine, della crudezza degli istinti, della pochezza delle sensazioni divenendo un esercito di zombie.
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"Un film per molti, ma non per tutti":sublime e rivelatore per chi, in grado di comprenderlo, ne carpisce la reale essenza: profonda, misteriosa, racchiusa in un'atmosfera volutamente cupa perchè volutamente reale-non che l'intento del film sia quello di scoraggiare alla vita; piuttosto il contrario-; totalmente incomprensibile per chi, per cultura o abitudini, non è disposto a rimuovere dalle fondamenta del proprio pensare l'idea per cui ciò che vale è in bella vista. un film sottile che cela dietro una non-classica storia di vampiri una veemente critica all'umanità che, travolta dal maremoto senza senso della vita, si lascia affogare e mentre la perde(la vita) è in balia della routine, della crudezza degli istinti, della pochezza delle sensazioni divenendo un esercito di zombie. Il protagonista, Adam, erudita e appassionato, sensibile e infinitamente umano (il che è un paradosso dato che egli è un vampiro che si nutre di sangue umano)è l'immagine dell'artista maledetto : dallo spirito adiamantino e leale, egli è portato ad alienarsi in casa sua(emblema di se stesso:isolata e disordinata) e in se stesso. E' qui, secondo me, che il film concentra la sua natura drammatica; c'è un solco evidente tra gli zombie e i vampiri, ma chi sono queste figure, chi incarnano? Gli zombie direi che è chiaro, rappresentano gli uomini nelle loro(nostre) debolezze, paure, incomprensioni e malvagità... ma i vampiri? Non sono forse identificabili con l'artista, il creativo, troppo spesso costretto all'isolamento per l'incomprensione degli altri uomini(gli zombie)? Jim Morrison, Artaud, Beckett, Rimbaud, Boudelaire, Van gogh, Nietzsche, Poe, Byron, Blake, per citarne alcuni, fino ad arrivare a Marlowe, fondamentale nello sgretolamento della storia. La critica si estende tramite la visione malinconica dei protagonisti verso quella bellezza dei secoli passati che l'uomo del 21° secolo ha disprezzato e disperso. Affine in questa protesta al capolavoro "i cento passi", in cui peppino impastato rivendica nostalgico quella bellezza antica del Mondo soppiantata e sostituita dal progresso ; mentre Peppino lo fa con le parole, poeticamente, jim jarmush si serve di un'ambientazione decadente e degradata di una detroit quasi "spiata" dai finestrini dell'auto di adam. Eve, inebriata di vitalità e del piacere di vivere, trasuda gioia verso le semplici cose che ha imparato ad apprezzare come il vero succo dell'esistenza;esemplare. curiosa l'assonanza con adamo ed eva...
Un film dunque da scoprire e vivere
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[+] snobismo cinematografico
(di aldo marchioni)
[ - ] snobismo cinematografico
[+] non è snobbismo è verità
(di themaster)
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snozzillo
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martedì 30 dicembre 2014
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l'amore per l'uomo e la critica alla sua decadenza
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è una poesia sulla natura e sull’uomo, ma allo stesso tempo un’aspra critica agli occhi di coloro che hanno il dono di vivere in eterno. I protagonisti, vampiri un po’indie e rinascimentali, si fanno interpreti così della cultura della nostra civiltà, la amano e la coltivano, così come coltivano il mondo; ma allo stesso tempo la loro decadenza dipende dalla scadente qualità di vita degli uomini dei tempi recenti. L’elogio e il disgusto, in contrasto tra loro, sono evidenziati dai suoni distorti e malinconici della colonna sonora.
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è una poesia sulla natura e sull’uomo, ma allo stesso tempo un’aspra critica agli occhi di coloro che hanno il dono di vivere in eterno. I protagonisti, vampiri un po’indie e rinascimentali, si fanno interpreti così della cultura della nostra civiltà, la amano e la coltivano, così come coltivano il mondo; ma allo stesso tempo la loro decadenza dipende dalla scadente qualità di vita degli uomini dei tempi recenti. L’elogio e il disgusto, in contrasto tra loro, sono evidenziati dai suoni distorti e malinconici della colonna sonora.
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snozzillo
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martedì 30 dicembre 2014
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l'amore per l'uomo e la critica alla sua decadenza
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è una poesia sulla natura e sull’uomo, ma allo stesso tempo un’aspra critica agli occhi di coloro che hanno il dono di vivere in eterno. I protagonisti, vampiri un po’indie e rinascimentali, si fanno interpreti così della cultura della nostra civiltà, la amano e la coltivano, così come coltivano il mondo; ma allo stesso tempo la loro decadenza dipende dalla scadente qualità di vita degli uomini dei tempi recenti. L’elogio e il disgusto, in contrasto tra loro, sono evidenziati dai suoni distorti e malinconici della colonna sonora.
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è una poesia sulla natura e sull’uomo, ma allo stesso tempo un’aspra critica agli occhi di coloro che hanno il dono di vivere in eterno. I protagonisti, vampiri un po’indie e rinascimentali, si fanno interpreti così della cultura della nostra civiltà, la amano e la coltivano, così come coltivano il mondo; ma allo stesso tempo la loro decadenza dipende dalla scadente qualità di vita degli uomini dei tempi recenti. L’elogio e il disgusto, in contrasto tra loro, sono evidenziati dai suoni distorti e malinconici della colonna sonora.
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stefano capasso
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lunedì 22 dicembre 2014
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gli uomini visti dai vampiri
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Adam e Eve, due vampiri che vivono tra Tangeri Detroit, sopravvivono dall’inizio dei tempi grazie alla forza della loro unione. E a volte sopravvivono a scapito di altri, quando il loro unico alimento, il sangue, viene a mancare. Il loro è il acconto degli uomini che dal loro punto di vista sono zombie, tanto è povera la loro vita
Un film, questo di Jim Jarmusch che abbraccia la storia dell’uomo, dall’antichità, con i suoi grandi personaggi che hanno contribuito a creare il mondo, ai tempi odierni dove regna il degrado, che si manifesta perfino nel sangue ormai infetto degli uomini. Adam e Eve sopravvivono perché resistono alla dissoluzione della cultura e dei costumi, perché conservano la memoria e quindi la ricchezza di tutto quanto è stato prodotto nella storia del mondo E anche a distanza la loro unione rimane intatta perché questa è la legge dell’energia, della fisica quantistica.
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Adam e Eve, due vampiri che vivono tra Tangeri Detroit, sopravvivono dall’inizio dei tempi grazie alla forza della loro unione. E a volte sopravvivono a scapito di altri, quando il loro unico alimento, il sangue, viene a mancare. Il loro è il acconto degli uomini che dal loro punto di vista sono zombie, tanto è povera la loro vita
Un film, questo di Jim Jarmusch che abbraccia la storia dell’uomo, dall’antichità, con i suoi grandi personaggi che hanno contribuito a creare il mondo, ai tempi odierni dove regna il degrado, che si manifesta perfino nel sangue ormai infetto degli uomini. Adam e Eve sopravvivono perché resistono alla dissoluzione della cultura e dei costumi, perché conservano la memoria e quindi la ricchezza di tutto quanto è stato prodotto nella storia del mondo E anche a distanza la loro unione rimane intatta perché questa è la legge dell’energia, della fisica quantistica. Ciò che era unito continuerà a rimanere tale anche se viene diviso. E’ questa la vera forza dell’uomo nel momento in cui ne è consapevole, perché significa sapere che ogni cosa che viene messa in circolo ritorna. Spettacolare la fotografia ricca di un disordine che è perfetto nella sua armonia, intense le musiche che spaziano senza confini coi loro timbri gotici.
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gianleo67
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mercoledì 26 novembre 2014
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il vampirismo dandy di jim jarmusch
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Adam ed Eve sono sposati da 150 anni, vivono in città diverse del mondo e...sono due vampiri. Studiosa di letteratura lei, di musica e tecnologia lui, possono contare su di una indefinita disponibilità economica che gli consente di provvedere tanto ai bisogni del corpo quanto a quelli dello spirito, intrattenendo limitati rapporti con umani compiacenti o interessati e vivendo una vita ritirata e quasi ascetica. Quando lei,che vive a Tangeri, decide di recarsi a far visita al suo amato,che vive a Detroit, si materializza nella loro vita la presenza scomoda e invadente della scapestrata sorella Ave che manda a monte la speranza di un tranquillo menage coniugale nella città americana e li costringe a riparare a Tangeri.
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Adam ed Eve sono sposati da 150 anni, vivono in città diverse del mondo e...sono due vampiri. Studiosa di letteratura lei, di musica e tecnologia lui, possono contare su di una indefinita disponibilità economica che gli consente di provvedere tanto ai bisogni del corpo quanto a quelli dello spirito, intrattenendo limitati rapporti con umani compiacenti o interessati e vivendo una vita ritirata e quasi ascetica. Quando lei,che vive a Tangeri, decide di recarsi a far visita al suo amato,che vive a Detroit, si materializza nella loro vita la presenza scomoda e invadente della scapestrata sorella Ave che manda a monte la speranza di un tranquillo menage coniugale nella città americana e li costringe a riparare a Tangeri. Qui però li attende la triste notizia dell'agonia terminale del loro caro e vecchio amico Chistopher Marlowe, famoso drammaturgo e poeta elisabettiano e loro unico procacciatore di emazie.
Come sempre ondivago e ipnotico nel suo incedere attraverso la metafora di un esistenzialismo un pò eccentrico e stralunato, Jarmusch ci consegna l'ennesima storia di fantasmi umanissimi che si spostano, tra nichilismo e sprezzo del ricolo, nei territori indefiniti di realtà sensoriali e di esigenze corporali che traguardano tanto il destino ultimo di esseri condannati alla morte e al disfacimento ("Che gran bella cosa è un uomo!...Che sono queste conoscenze di polvere?") quanto quello di uno sterminato patrimonio umanistico e sapienziale inevitabilmente votato all'obsolescenza ed all'inutilità. La prospettiva da cui intercettare questo sentimento di pietà e di condiscendenza verso un mondo di 'gente morta che cammina' è al solito presa a prestito dall'imperituro mito ottocentesco del vampiro, figura letteraria e paradigmatica che ben si adatta alle molteplici declinazioni cinematografiche di un immaginario filosofeggiante caro a Jarmusch, laddove la sublimazione delle grandi tematiche legate alle passioni ed alle conquiste della civiltà umana (l'amore, la cultura, la scienza, la tecnica) sono svincolate finalmente dalla angusta dimensione una limitata prospettiva temporale per dilatarsi nella disincantata consapevolezza di una elite di esseri superiori più propensi all'ascetismo eremitico di nuovi profeti della modernità che alla minacciosa protervia di creature sanguinarie votate al dominio ed alla conquista di un nuovo Regno del Male (cit. Stoker). Puntando sulle ambientazioni urbane e crepuscolari e sull'eleganza di una messa in scena in grado di dilatare i tempi di una narrazione che si svolge al più in un paio di giorni, Jarmusch ci presenta una dimensione sospesa tra modernità e tradizione abitata da creature della notte che assomigliano ad eleganti e sensuali dandy metropolitani che hanno trovato il modo di procacciarsi il nutrimento in modo incruento e pacifico e che coltivano con moderata passione tanto le esigenze dello spirito quanto quelle della mente, mostrando una irresistibile predilezione per la pop music degli anni '70 ('Trapped by a little thing called love' di Denise LaSalle), la fisica quantistica e gli strumenti a corda. Non ostante i buoni propositi ed alcuni siparietti divertenti, il film di Jarmusch appare afflitto da una insostenibile leggerezza formale che confonde spesso e volentieri ironia ed esistenzialismo e da una certa inconcludenza narrativa che non dà alla storia una direzione precisa e definita, mantenendola nel limbo incerto tra favola morale e racconto sentimentale, tra apologo sul destino transeunto del mondo e metafora sul valore soggettivo del tempo, tra ricercatezze kitsch e comicità involontaria (le discussioni sul Bardo fatte a 'bordo vasca' piuttosto che la venerazione incondizionata del genio incompreso di Tesla(?)). Si passa così dal mito sapienziale di moderni 'Nosferatu' con tanto di fedeli discepoli mortali stile 'Mr Renfield' (con annessi piagnistei al capezzale del poeta morente) a quello esegetico di una novella coppia di esseri primigeni che, come i loro omonimi di biblica memoria, cedono alla tentazione di un peccato originale che fa affondare i loro canini sul collo voluttuoso e innocente di teneri amanti (Dracula,si sa, cerca sempre sangue di vergine), a dimostrazione che la natura sanguinaria e istintiva dell'uomo prevale sempre sulla sua componente più razionale ed evoluta, nel tramonto ineluttabile dei falsi ideali di civiltà e di progresso che hanno da sempre accompagnato la Storia del Genere Umano. Quando si dice predicare bene...
Presentato in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes arruola i soliti volti noti del cinema di Jarmusch come John Hurt e Tilda Swinton (più algida e sensuale che mai) ed altri meno noti come Tom Hiddleston e Mia Wasikowska, non riuscendo tuttavia a seminare, nella giuria della kermesse rivierasca, il dubbio ancorchè lontano di trovarsi di fronte ad un indiscutibile capolavoro.
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flowerlike14
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sabato 15 novembre 2014
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può un film sui vampiri rendere sereni?
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Dopo la scena iniziale in cui tutto girava a cominciare dalla mia testa ero preoccupata di come avrei passato le successive ore, invece...toh, sono uscita dal cinema con un sorriso sereno stampato in faccia! Chi l'avrebbe detto in un film sui vampiri ?
A dire la verità mi ero innamorata del film già dal trailer , altrimenti i vampiri mi avrebbero tenuto alla larga dal cinema.
Forse non è il film migliore di Jim Jarmusch ma è ancora ben al di sopra del livello medio dei film in circolazione.
Sorprendente Mia Wasikowksa, meno sorpresa da Tilda Swinton ma solo perchè non puoi aspettarti di meno; altrettanto si può dire di Tom Hiddleston che conferma il suo talento oltre che l'intelligenza.
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Dopo la scena iniziale in cui tutto girava a cominciare dalla mia testa ero preoccupata di come avrei passato le successive ore, invece...toh, sono uscita dal cinema con un sorriso sereno stampato in faccia! Chi l'avrebbe detto in un film sui vampiri ?
A dire la verità mi ero innamorata del film già dal trailer , altrimenti i vampiri mi avrebbero tenuto alla larga dal cinema.
Forse non è il film migliore di Jim Jarmusch ma è ancora ben al di sopra del livello medio dei film in circolazione.
Sorprendente Mia Wasikowksa, meno sorpresa da Tilda Swinton ma solo perchè non puoi aspettarti di meno; altrettanto si può dire di Tom Hiddleston che conferma il suo talento oltre che l'intelligenza.
La colonna sonora, ipnotica, mi è rimasta nella testa per parecchio tempo. Fantastica!
Forse è questo il film che si doveva intitolare La grande bellezza. Ma anche il titolo originale Only lovers left alive è così poetico.
E così ho scoperto che il cinema è ancora un luogo per artisti.
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nostromo23
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lunedì 10 novembre 2014
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entanglement quantistico delle nostre vite
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Due piccole e infinitesimali particelle, Adam e Eve, risuonano nella banalità dei nostri tempi, dove “zombie” deambulano nella pochezza della loro esistenza. La puntina si posa sul vinile e un singhiozzo crudo precede lo sprigionarsi della melodia: soave e irritante, elettronica e raffinata. Un Big-bang di sensazioni prende forma dalle mani di un Eterno, accarezzando corde di vecchie chitarre e bevendo sangue, ormai corrotto, di un’umanità perduta. Detroit è oscura, disabitata, ma ad Adam piace per questo. Eve danza per le piccole strade di una Tangeri misteriosa e proibita, con il suo amico e poeta preferito Kit. Ama la lettura e le sue infinite sfaccettature, simili a quelle di una stella, a più di quattromila anni luce dal nostro sole, cui la pressione l’ha trasformata in un immenso diamante, fulgido come il suo amore.
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Due piccole e infinitesimali particelle, Adam e Eve, risuonano nella banalità dei nostri tempi, dove “zombie” deambulano nella pochezza della loro esistenza. La puntina si posa sul vinile e un singhiozzo crudo precede lo sprigionarsi della melodia: soave e irritante, elettronica e raffinata. Un Big-bang di sensazioni prende forma dalle mani di un Eterno, accarezzando corde di vecchie chitarre e bevendo sangue, ormai corrotto, di un’umanità perduta. Detroit è oscura, disabitata, ma ad Adam piace per questo. Eve danza per le piccole strade di una Tangeri misteriosa e proibita, con il suo amico e poeta preferito Kit. Ama la lettura e le sue infinite sfaccettature, simili a quelle di una stella, a più di quattromila anni luce dal nostro sole, cui la pressione l’ha trasformata in un immenso diamante, fulgido come il suo amore. L’eternità non ha scalfito la superficie, non ha modificato l’essenza di tale gioiello. Sono gli uomini che non comprendono tale raffinatezza. Adam è disgustato dalla tendenza all’autodistruzione, si sente perduto, finito. Eve partirà per riabbracciare di nuovo quello che ha sempre amato, in un danza ipnotica. Jarmush ci inoltra in una rappresentazione artistica ed onirica, a tratti eccessiva e melancolica, della vita. Scene di infinita grazia si alternano con l’inconsistenza disarmante del presente, come gli inutili ghiaccioli di Tipo 0. Perché soltanto l’amore sopravvive, tra il tempo e lo spazio, l’eternità e l’oblio. La risposta risiede nel cambiamento di stato, nel legame. I due vampiri millenari ci ricordano il passato, e i suoi fasti ormai perduti. Cosa c’è di più bello e più disarmante di quei due corpuscoli perfetti, vibranti alla stessa frequenza, ovunque essi si trovano?
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akyro
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giovedì 6 novembre 2014
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amorevoli succhiotti
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un film che rilegge il ciucciasangue in modo davvero contemporaneo, una storia ispirata e a tratti struggente!
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liuk!
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giovedì 30 ottobre 2014
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decadente
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Belle le ambientazioni decadenti e squallide, discreta la storia, recitazione da manuale, sonoro adeguato. Quello che manca veramente é il ritmo che risulta eccessivamente blando fino alla noia.
Lavoro interessante ma avrebbe potuto essere migliore con un pó piú di sforzo.
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