ashtray_bliss
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domenica 25 maggio 2014
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sinfonia di decadenza. ai tempi della solitudine.
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'Solo gli amanti sopravvivono' non e' una pellicola leggera o un film da vedere e dimenticare e non e', possibilmente, un film adatto a tutti. Ma proprio in questo si racchiude la particolarita' e unicita' della pellicola in questione.
Si tratta di un film sobrio, sofisticato, metaforico, onirico, filosofico e profondamente melancolico che trascina lo spettatore, minuto dopo minuto, nella profonda solitudine di questo mondo oscuro. Perche' al di la' dei due protagonisti: due vampiri di eterea bellezza e sofisticatezza, due anime silenziose che si muovono nel mondo decadente dell'era moderna, il film vuole concentrarsi sul tema della solitudine, bizarramente rappresentato proprio da due personaggi eterni, immortali ed infiniti.
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'Solo gli amanti sopravvivono' non e' una pellicola leggera o un film da vedere e dimenticare e non e', possibilmente, un film adatto a tutti. Ma proprio in questo si racchiude la particolarita' e unicita' della pellicola in questione.
Si tratta di un film sobrio, sofisticato, metaforico, onirico, filosofico e profondamente melancolico che trascina lo spettatore, minuto dopo minuto, nella profonda solitudine di questo mondo oscuro. Perche' al di la' dei due protagonisti: due vampiri di eterea bellezza e sofisticatezza, due anime silenziose che si muovono nel mondo decadente dell'era moderna, il film vuole concentrarsi sul tema della solitudine, bizarramente rappresentato proprio da due personaggi eterni, immortali ed infiniti. Due amanti che hanno visto ormai tutto e si sono lentamente rassegnati alla disgregazione della societa' odierna, messa in atto proprio da quegli umani che sono diventati 'zombie' di loro stessi. Distruggendo i loro simili, la natura, la bellezza che il passato ha lasciato in eredita'(vedi la scena del parcheggio). Zombie capaci solo di distruggere, non piu' di creare. E per staccarsi da questo continuo vortice di noia e distruzzione che li avvolge, i due amanti cercano strade separate per sopravvivere ad una eternita' sempre piu' buia, vuota e sconsolante. Lui, Adam, si rinchiude in una vecchia casa abbandonata a Detroit, collezionando strumenti e vinili; componendo musica underground. Sempre al chiuso, sempre al buio, muovendosi quasi nella penombra come un fantasma e limitando le uscite per il rifornimento di sangue puro, proveniente dall'ospedale della zona. Lei, Eve, algida e sofisticata, si muove a Tangeri, tra letteratura, danza e incontri solitari con Marlowe, un loro compagno di viaggi da secoli. I due si ricongiungeranno solo quando la depressione di Adam diventa sempre piu' acuta, la sua ispirazione sempre piu' spenta e fievole. Lei piu' razionalista e pragmatica, cercera' di fargli tornare l'amore per la vita e gli stara' vicino, come secoli prima, per fargli capire che solo chi ama eternamente, incondizionatamente resta vivo per sempre. L'amore e' l'unico sentimento immortale capace di sconfiggere il tempo, la morte, la solitudine e la depressione.
Catapultati in una atmosfera splendidamente romantica e surreale; cupa, noir, decande e acutamente desolante il film ti prende per mano e scena dopo scena, minuto dopo minuto (complice lo scorimento lento), ti trascina nel suo vortice, ti rende partecipe a questa melodia di decandenza che fa' da padrone durante tutto il film: Strade vuote, citta' deserte, viste di sfuggita dai finestrini di un taxi, parcheggi abbandonati e ospedali deserti. La presenza umana e' quasi accennata, e la notte, durante la quale si svolge tutto il film diventa ancora sinonimo di marginazione e solitudine nella quale sopravvive solo chi si ama, e nutre sentimenti reali e profondi l'uno per l'altra, riescendo a resistere alla totale alienazione moderna.
Fotografia sublime: raffinata, cupa, sofisticata ed elegante. Ambientazioni vintage e retro' che catturano l'occhio dello spettatore e lo avvolgono in un alone di agrodolce malinconia. Scenografie e musiche impeccabili. Una nota a se va fatta per l'interpretazione impeccabile di Hiddleston e Swinton che vestono abilmente le vesti di amanti eternamente legati l'uno all'altra ed egualmente dannati (dalla noia e brutture della societa' alle quali provano a resistere). Melanconicamente affascinante e onirico. Assolutamente imperdibile.
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emily earhart
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mercoledì 4 dicembre 2013
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l'amore travalica ogni confine
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Ouverture tanto simbolica quanto originale: il firmamento comincia a ruotare su stesso; le sue stelle diventano archi di circonferenza luminosi; le tracce stellari dissolvono nei solchi di un disco in vinile, che due corpi assopiti stanno ascoltando ai capi del mondo. Adamo, a Detroit ed Eva, a Tangeri. Il film racconta la loro storia d’amore, un amore immortale, eterno come il trascorrere del tempo, simboleggiato dalla volta celeste rotante che dà l’incipit al film. (A proposito di simbologia, si segnala che l’abbondanza di allegorie e riferimenti letterari arricchisce i contenuti del film, senza appesantire la narrazione né andare a discapito della comprensione della trama).
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Ouverture tanto simbolica quanto originale: il firmamento comincia a ruotare su stesso; le sue stelle diventano archi di circonferenza luminosi; le tracce stellari dissolvono nei solchi di un disco in vinile, che due corpi assopiti stanno ascoltando ai capi del mondo. Adamo, a Detroit ed Eva, a Tangeri. Il film racconta la loro storia d’amore, un amore immortale, eterno come il trascorrere del tempo, simboleggiato dalla volta celeste rotante che dà l’incipit al film. (A proposito di simbologia, si segnala che l’abbondanza di allegorie e riferimenti letterari arricchisce i contenuti del film, senza appesantire la narrazione né andare a discapito della comprensione della trama).
Adamo (interpretato da un meravigliosamente convincente Tom Hiddleston) ed Eva (Tilda Swinton, che ci regala un’interpretazione sublime). Entrambi altezzosi, entrambi estremamente eruditi, entrambi severi nel giudicare l’umanità, a cui si sentono superiori e da cui prendono le distanze, in quanto vampiri. Pur essendo accomunati agli umani dalla capacità di provare gli stessi sentimenti – amore, odio, amicizia, senso di appartenenza familiare, persino noia – se ne distaccano nettamente sul piano etico. L’umanità è presentata come una bestia ignorante, superficiale e inconsapevole, corrotta (come il dottore dell’ospedale che vende le sacche ematiche) talmente ‘zombie’ e ottusa da non aver saputo celebrare le sue menti più brillanti (Copernico, Galileo, Tesla ecc…). Proprio perché incapace di apprezzarne il valore, Adamo ritiene che l’umanità non sia meritevole né di ascoltare la sua produzione artistica (musica sepolcrale di indubbia originalità), né la musica di una giovane artista di talento che si esibisce in un locale di Tangeri.
Adamo, al pari di un eroe tragico, oppresso dal mondo dei mortali, sceglie di vivere da recluso in una casa fatiscente nella periferia di una Detroit in decadenza; lì compone i propri brani musicali, servendosi di strumenti antichi dal suono raffinato e utilizzando strumenti di incisione antiquati (da collezionista), materiale che un amico umano (nonchè l'unico che abbia) gli procura. Ma la sensibilità di Adamo rappresenta anche la sua fragilità: piombato in una depressione preoccupante, toccherà ad Eva salvarlo dagli ‘zombie’ e da se stesso.
Eva, leggiadra, di una bellezza spettrale, risponde al richiamo dell’amore e della profonda amicizia che la lega al poeta Christopher Marlowe. Saggia e pratica; nel viaggio verso Detroit porta con sé quanto ha di più caro: i libri, la conoscenza, la poesia che nobilita l’animo. Discorso molto persuasivo quello in cui Eva spiega ad Adam perché valga la pena di vivere.
Co-protagonista è senz’altro la musica: scelta con cura, appropriata alle sequenze, mai invadente, pur essendo onnipresente.
In sostanza: attori eccezionali, colonna sonora accattivante, trama ben costruita, dialoghi raffinati, poesia, letteratura (inglese soprattutto) ed un pizzico di humour sono gli ingredienti di questo film.
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anna_giulia
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venerdì 16 maggio 2014
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non la solita storia di vampiri
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Un vecchio giradischi che ruota e si fonde con un cielo stellato, un uomo e una donna bellissimi e statuari. ipnotica fusione di cielo stellato e giradischi, l’ immagine che ancora ruota, due amanti separati, due vite geograficamente lontane ma spiritualmente vicine, una storia d’amore senza tempo. Senza tempo perché i protagonisti dell’ultima fatica di Jim Jarmusch, sono due vampiri ultracentenari eleganti, educati e colti. Adam (Tom Hiddleston) e Eve (Tilda Swinton) si amano da centinaia di anni di un amore vero e profondo, ma non potrebbero essere più differenti. Adam è un musicista underground, depresso e di indole solitaria, che vive a Detroit; Eve invece, appassionata e al passo coi tempi, vive nella notte marocchina di Tangeri con la compagnia di Christopher Marlowe (John Hurt), sì…proprio il Marlowe coevo di Shakespeare! Quando Eve capisce che l’insofferenza di Adam verso questo mondo oltraggiato, maltrattato, buttato via dagli umani, o zombie come li chiama lui, lo sta logorando lo raggiunge subito a Detroit dove la loro vita tranquilla non è però destinata a durare a lungo a causa dell’arrivo dell’esuberante sorella di lei, Ava (Mia Wasikowska).
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Un vecchio giradischi che ruota e si fonde con un cielo stellato, un uomo e una donna bellissimi e statuari. ipnotica fusione di cielo stellato e giradischi, l’ immagine che ancora ruota, due amanti separati, due vite geograficamente lontane ma spiritualmente vicine, una storia d’amore senza tempo. Senza tempo perché i protagonisti dell’ultima fatica di Jim Jarmusch, sono due vampiri ultracentenari eleganti, educati e colti. Adam (Tom Hiddleston) e Eve (Tilda Swinton) si amano da centinaia di anni di un amore vero e profondo, ma non potrebbero essere più differenti. Adam è un musicista underground, depresso e di indole solitaria, che vive a Detroit; Eve invece, appassionata e al passo coi tempi, vive nella notte marocchina di Tangeri con la compagnia di Christopher Marlowe (John Hurt), sì…proprio il Marlowe coevo di Shakespeare! Quando Eve capisce che l’insofferenza di Adam verso questo mondo oltraggiato, maltrattato, buttato via dagli umani, o zombie come li chiama lui, lo sta logorando lo raggiunge subito a Detroit dove la loro vita tranquilla non è però destinata a durare a lungo a causa dell’arrivo dell’esuberante sorella di lei, Ava (Mia Wasikowska). Le conseguenze dell’arrivo di Ava costringono i due amanti a ritornare a Tangeri, dove saranno messi di fronte ad una scelta importante: sopravvivere o no?
Solo gli Amanti Sopravvivono è un film lento, ma che non annoia mai. Per tutti i centoventi minuti del film, la sua lentezza non si trasforma mai in noia, ma è in realtà quiete magnetica. È pura calma ipnotica che trascina lo spettatore con sé, in un vortice di immagini eleganti e raffinate che toccano spesso punte di estrema grazia, quasi poesia di un moderno romanticismo. Ne sono un esempio il loro incontro dopo tanto tempo, le bellissime immagini con cui sono rappresentati i libri e la musica e il modo in cui i due protagonisti li amano, o ancora l’immagine del teatro Michigan di Detroit, costruito dove Henry Ford assemblò il suo primo prototipo, simbolo negli anni ’20 di sfarzo e eleganza e ora trasformato in un parcheggio, specchio della decadenza e del degrado della città che si riflette su Adam stesso. Questo è sì un film cupo, ma che racchiude in sé anche uno straordinario slancio vitale nelle figure di Eve e di Ava, così come nella danza, nella musica, nell’amore stesso. Perché come dice il titolo stesso solo chi ama resta vivo. Vive chi reagisce al degrado del mondo, vive chi ama la vita, la vita che è arte, la vita che è bellezza.
Seppur con qualche carenza oggettiva, il film risana ogni minima incertezza grazie all’eleganza stilistica e visiva della regia e della fotografia, grazie alla cura dei dettagli, grazie alla colonna sonora di grande impatto e bellezza perfettamente amalgamata ad ogni singola scena e ai personaggi, e soprattutto grazie al cast intero che è magistrale. Tom Hiddleston si rivela come al solito uno dei migliori attori della sua generazione, capace di trasmettere con il solo sguardo emozioni di tale intensità da lasciare senza fiato. Non da meno Tilda Swinton, algida e perfetta.
Jarmusch dirige un film suggestivo, magnetico, ipnotico, quasi onirico. E anche se sicuramente non farà la storia del cinema, è da vedere per quel suo fascino irresistibile, esteta e raffinato che cullerà lo spettatore in questa notturna dichiarazione d’amore per la vita, per la bellezza, per l’arte e quindi, in fondo, anche per il cinema stesso.
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[+] brava, ottima recensione.
(di antonio montefalcone)
[ - ] brava, ottima recensione.
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elettrasammarco
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sabato 17 maggio 2014
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i vampiri indie rock di jim jarmush
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I vampiri indie rock di Jim Jarmush, ultima incarnazione dei suoi personaggi marginali e alienati, sono creature fieramente snob. Leggono Shakespeare, Beckett e D. F. Wallace, collezionano dischi in vinile e chitarre elettriche vintage, e possiedono una cultura raffinata che spazia dalla botanica all’astronomia. Amano circondarsi di multiforme bellezza, per questo odiano il ventunesimo secolo, Los Angeles e l’intera stirpe degli uomini, che devastano la terra e ne perseguitano le menti migliori. E per evitare che il sangue umano corrotto li contamini, comprano sacche di sangue pulito da medici compiacenti, assaporandolo nei bicchieri da liquore o in forma di rinfrescanti ghiaccioli.
Adam (Tom Hiddlestone) è un musicista underground.
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I vampiri indie rock di Jim Jarmush, ultima incarnazione dei suoi personaggi marginali e alienati, sono creature fieramente snob. Leggono Shakespeare, Beckett e D. F. Wallace, collezionano dischi in vinile e chitarre elettriche vintage, e possiedono una cultura raffinata che spazia dalla botanica all’astronomia. Amano circondarsi di multiforme bellezza, per questo odiano il ventunesimo secolo, Los Angeles e l’intera stirpe degli uomini, che devastano la terra e ne perseguitano le menti migliori. E per evitare che il sangue umano corrotto li contamini, comprano sacche di sangue pulito da medici compiacenti, assaporandolo nei bicchieri da liquore o in forma di rinfrescanti ghiaccioli.
Adam (Tom Hiddlestone) è un musicista underground. Vive nella Detroit che fu un tempo il regno della Packard e della Motown e che ora mostra solo i lacerti di una fatiscente grandezza. Vive appartato e al riparo da contatti con gli zombie – gli esseri umani – e, in preda alla depressione per un mondo che non accetta, medita di spararsi un bossolo di legno nel cuore, quando arriva a salvarlo la moglie Eve (Tilda Swinton), che vive nella lontana Tangeri, e riconduce la sua vita ad una nitida oscurità. Perlomeno fino a quando dalla detestata Los Angeles non arriva Ava (Mia Wasikowska), l’incontrollabile sorella di Eve, a dissestare di nuovo la normalità ritrovata.
Only lovers left alive minimizza il plot ad un percorso unilineare e stringato, optando piuttosto per la rappresentazione affascinata di una diversa, auspicabile umanità, quella dei sopravviventi (gli amanti del titolo), più avidi di bellezza che di sangue; e lascia che lo schermo si riempia dell’incorporeo splendore della Swinton e del sofferto dandysmo di Hiddleston. Il tutto accompagnato dalle scie elettriche di una chitarra che per fraseggio e psichedelia ricorda quella di Neil Young in Dead Man, ma nel film c’è anche il folk, i Black Rebel Motorcycle Club con "Red Eyes and Tears", gli Y.A.S., i Kasbah Rockers, e una bella e sconosciuta cantante di Tangeri («È meravigliosa, avrà successo», dice Eve ad Adam, dopo averla ascoltata. «Non credo, è troppo brava», risponde lui).
Con malinconica flemma e sprazzi di lapidaria ironia, Jarmush mette in scena il vampirismo come controcultura, proprio mentre infuria nel mainstream letterario e cinematografico, e si diverte a operare più di un ribaltamento concettuale: i veri vivi sono i non-morti, che si circondano di quanto di meglio la vita possa offrire, amore e bellezza, gentilezza e amicizia; zombie sono invece gli esseri umani, avidi e rapinosi, da cui i vampiri devono tenersi a distanza per non venirne infettati. Romanticismo-decadente, ma senza eccessi autolesionistici, fascino della sottrazione e della sobrietà messi in scena, chi l’avrebbe mai detto, attraverso l’estetica rock. Jarmush presta ai suoi vampiri indie un understatement che viene dal loro naturale preferire l’ombra alla luce, tanto quella naturale quanto quella artificiale dei riflettori; perciò Adam che nel corso della sua secolare esistenza ha conosciuto Schubert e gli ha regalato un suo Adagio, pregandolo di non rivelarne il vero autore, ora compone il suo rock underground lontano dalle case discografiche e coltiva gelosamente la sua arte come un fatto esclusivamente privato. In tempi di autoproduzione frenetica e self-publishing, quasi un invito, deliziosamente perverso, al no-publishing at all.
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ashtray_bliss
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lunedì 26 maggio 2014
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sinfonia di decadenza. ai tempi della solitudine.
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'Solo gli amanti sopravvivono' non e' una pellicola leggera o un film da vedere e dimenticare e non e', possibilmente, un film adatto a tutti. Ma proprio in questo si racchiude la particolarita' e unicita' della pellicola in questione. Si tratta di un film sobrio, sofisticato, metaforico, onirico, filosofico e profondamente melancolico che trascina lo spettatore, minuto dopo minuto, nella profonda solitudine di questo mondo oscuro.
Perche' al di la' dei due protagonisti: due vampiri di eterea bellezza e sofisticatezza, due anime silenziose che si muovono nel mondo decadente dell'era moderna, il film vuole concentrarsi sul tema della solitudine, bizarramente rappresentato proprio da due personaggi eterni, immortali ed infiniti.
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'Solo gli amanti sopravvivono' non e' una pellicola leggera o un film da vedere e dimenticare e non e', possibilmente, un film adatto a tutti. Ma proprio in questo si racchiude la particolarita' e unicita' della pellicola in questione. Si tratta di un film sobrio, sofisticato, metaforico, onirico, filosofico e profondamente melancolico che trascina lo spettatore, minuto dopo minuto, nella profonda solitudine di questo mondo oscuro.
Perche' al di la' dei due protagonisti: due vampiri di eterea bellezza e sofisticatezza, due anime silenziose che si muovono nel mondo decadente dell'era moderna, il film vuole concentrarsi sul tema della solitudine, bizarramente rappresentato proprio da due personaggi eterni, immortali ed infiniti. Due amanti che hanno visto ormai tutto e si sono lentamente rassegnati alla disgregazione della societa' odierna, messa in atto proprio da quegli umani che sono diventati 'zombie' di loro stessi. Distruggendo i loro simili, la natura, la bellezza che il passato ha lasciato in eredita'(vedi la scena del parcheggio). Zombie capaci solo di distruggere, non piu' di creare. E per staccarsi da questo continuo vortice di noia e distruzzione che li avvolge, i due amanti cercano strade separate per sopravvivere ad una eternita' sempre piu' buia, vuota e sconsolante. Lui, Adam, si rinchiude in una vecchia casa abbandonata a Detroit, collezionando strumenti e vinili; componendo musica underground. Sempre al chiuso, sempre al buio, muovendosi quasi nella penombra come un fantasma e limitando le uscite per il rifornimento di sangue puro, proveniente dall'ospedale della zona. Lei, Eve, algida e sofisticata, si muove a Tangeri, tra letteratura, danza e incontri solitari con Marlowe, un loro compagno di viaggi da secoli. I due si ricongiungeranno solo quando la depressione di Adam diventa sempre piu' acuta, la sua ispirazione sempre piu' spenta e fievole. Lei piu' razionalista e pragmatica, cercera' di fargli tornare l'amore per la vita e gli stara' vicino, come secoli prima, per fargli capire che solo chi ama eternamente, incondizionatamente resta vivo per sempre. L'amore e' l'unico sentimento immortale capace di sconfiggere il tempo, la morte, la solitudine e la depressione. Catapultati in una atmosfera splendidamente romantica e surreale; cupa, noir, decande e acutamente desolante il film ti prende per mano e scena dopo scena, minuto dopo minuto (complice lo scorimento lento), ti trascina nel suo vortice, ti rende partecipe a questa melodia di decandenza che fa' da padrone durante tutto il film: Strade vuote, citta' deserte, viste di sfuggita dai finestrini di un taxi, parcheggi abbandonati e ospedali deserti. La presenza umana e' quasi accennata, e la notte, durante la quale si svolge tutto il film diventa ancora sinonimo di marginazione e solitudine nella quale sopravvive solo chi si ama, e nutre sentimenti reali e profondi l'uno per l'altra, riescendo a resistere alla totale alienazione moderna. Fotografia sublime: raffinata, cupa, sofisticata ed elegante. Ambientazioni vintage e retro' che catturano l'occhio dello spettatore e lo avvolgono in un alone di agrodolce malinconia. Scenografie e musiche impeccabili. Una nota a se va fatta per l'interpretazione impeccabile di Hiddleston e Swinton che vestono abilmente le vesti di amanti eternamente legati l'uno all'altra ed egualmente dannati (dalla noia e brutture della societa' alle quali provano a resistere). Melanconicamente affascinante e onirico. Assolutamente imperdibile.
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emylio spataro
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giovedì 14 agosto 2014
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capolavoro vampirico post gotico
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QUELLO dei "film di vampiri" non è un genere che amo, ma qui siamo davanti e dentro una pellicola diversa. Eve (Tilda Swinton) e Adam (Tom Hiddleston) sono una bellissima coppia di vampiri eterni amanti assolutamente affascinanti. Lui rock star decadente dai lunghi capelli con manie suicide "vive" a Detroit, lei diafana e diversamente bella ma irresistibile si crogiola tra pregiati broccati di seta e libri multilingue , passeggiando al chiar di luna per i vicoli di Tangeri in raffinati completini della migliore sartoria d'autore in tinta con i crudeli capelli.
Gli amanti, sopravvissuti nei secoli in varie epoche, si ritrovano nel mondo tecnologico contemporaneo separati nei luoghi ma uniti da una sempiterna passione.
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QUELLO dei "film di vampiri" non è un genere che amo, ma qui siamo davanti e dentro una pellicola diversa. Eve (Tilda Swinton) e Adam (Tom Hiddleston) sono una bellissima coppia di vampiri eterni amanti assolutamente affascinanti. Lui rock star decadente dai lunghi capelli con manie suicide "vive" a Detroit, lei diafana e diversamente bella ma irresistibile si crogiola tra pregiati broccati di seta e libri multilingue , passeggiando al chiar di luna per i vicoli di Tangeri in raffinati completini della migliore sartoria d'autore in tinta con i crudeli capelli.
Gli amanti, sopravvissuti nei secoli in varie epoche, si ritrovano nel mondo tecnologico contemporaneo separati nei luoghi ma uniti da una sempiterna passione. Da bravi vampiri notturni si procurano il loro alimento necessario in modo desueto, senza vampirizzare alcuno come ci si aspetterebbe, sorbendo il sangue come prezioso elisir di lunga vita in bicchierini da liquore o fiaschette di whisky, mescendolo da asettici thermos termici, ma anche in altre forme davvero originali, quali i ghiaccioli al plasma. Come si procurano il sangue necessario alla loro sopravvivenza lo scoprirete nel film, non vi anticipo la trama per non rovinarvi le sorprese.
Nulla di scontato dunque, anche se gli incidenti di percorso che riportano in soli due momenti del film la classica tradizione vampirica non mancano, giungendo comunque inaspettati. Il bel film molto ispirato, dalla straordinaria ed elegante fotografia, è pervaso da atmosfere notturne e musicali con sonoritá di rock elettronico punk romantico, colte citazioni di personaggi storici con i quali i protagonisti hanno avuto a che fare, scoperte di talenti canori esotici tra i vicoli di Tangeri e, udite udite, una collezione di chitarre d'epoca e vinili da veri intenditori feticisti ☆
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themaster
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sabato 9 maggio 2015
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un viaggio allucinante e allucinato
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Jim Jarmusch è probabilmente il re del cinema indipendente e nel corso della sua carriera ha realizzato diversi lavori che io naturalmente non ho visto. Perfetto.
Dopo aver visto questa pellicola tuttavia mi è venuta una voglia pazza di recuperare tutti i film creati da questo autore,sì perchè Solo gli Amanti Sopravvivono è un film perfetto in ogni sua parte,un viaggio allucinante e allucinato in un'analisi profonda,distaccata ma allo stesso tempo carnale e passionale della storia umana attraverso gli occhi di due vampiri saggi ma spaesati dubbiosi sulla propria esistenza e su quella degli umani. I fan degli Avengers vengano a vedere questo film per vedere come recita Tom Hiddleston,altro che Loki,che qui interpreta Adam,il protagonista maschile,un musicista underground intollerante nei confronti degli esseri umani,che vive a Detroit lontano dalla moglie Eve che vive a Tangeri,interpretata dall grandissima,magistrale,sensuale e altera Tilda Swinton che è stata semplicemente da Oscar(come in quasi tutti i film in cui recita) Adam cade in una profonda depressione scontento della direzione che ha preso l'umanità negli ultimi secoli,un personaggio che nella psicologia e nel modo di pensare ricorda i più grandi poeti romantici,come Alessandro Manzoni o anche Giacomo Leopardi,i due esponenti maggiori di questa corrente artistica/culturale un essere che guarda alla vita propria e a quella umana con profondo pessimismo tanto da arrivare a farsi costruire una pallottola di legno per tentare il suicidio,egli avrà bisogno della sua anima gemella Eve per uscire da questa depressione,altro personaggio da antologia Eve è una vampira edonista,ironica e disincantata ma comunque molto saggia,che riuscirà a salvare la vita al suo amato almeno fino all'arrivo del personaggio di Mia Wasikowska che come uno tsunami travolgerà le vite dei protagonisti con tragiche conseguenze.
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Jim Jarmusch è probabilmente il re del cinema indipendente e nel corso della sua carriera ha realizzato diversi lavori che io naturalmente non ho visto. Perfetto.
Dopo aver visto questa pellicola tuttavia mi è venuta una voglia pazza di recuperare tutti i film creati da questo autore,sì perchè Solo gli Amanti Sopravvivono è un film perfetto in ogni sua parte,un viaggio allucinante e allucinato in un'analisi profonda,distaccata ma allo stesso tempo carnale e passionale della storia umana attraverso gli occhi di due vampiri saggi ma spaesati dubbiosi sulla propria esistenza e su quella degli umani. I fan degli Avengers vengano a vedere questo film per vedere come recita Tom Hiddleston,altro che Loki,che qui interpreta Adam,il protagonista maschile,un musicista underground intollerante nei confronti degli esseri umani,che vive a Detroit lontano dalla moglie Eve che vive a Tangeri,interpretata dall grandissima,magistrale,sensuale e altera Tilda Swinton che è stata semplicemente da Oscar(come in quasi tutti i film in cui recita) Adam cade in una profonda depressione scontento della direzione che ha preso l'umanità negli ultimi secoli,un personaggio che nella psicologia e nel modo di pensare ricorda i più grandi poeti romantici,come Alessandro Manzoni o anche Giacomo Leopardi,i due esponenti maggiori di questa corrente artistica/culturale un essere che guarda alla vita propria e a quella umana con profondo pessimismo tanto da arrivare a farsi costruire una pallottola di legno per tentare il suicidio,egli avrà bisogno della sua anima gemella Eve per uscire da questa depressione,altro personaggio da antologia Eve è una vampira edonista,ironica e disincantata ma comunque molto saggia,che riuscirà a salvare la vita al suo amato almeno fino all'arrivo del personaggio di Mia Wasikowska che come uno tsunami travolgerà le vite dei protagonisti con tragiche conseguenze. Solo gli Amanti sopravvivono è una sorta di poema romantico,l'amore è visto infatti come unica fonte di salvezza da una situazione di stallo come quella che viviamo al giorno d'oggi,una cura per tutti i mali del mondo e segno dell'esistenza di un'umanità,la medesima umanità che sembra essersi dimenticata cosa significhi essere umani,e poi ci sono i vampiri,osservatori del mondo,arbitrari e imparziali pronti a giudicarci come Deus Ex Machina e decidere della nostra vita,decidere se renderci degli dei come loro o berci completamente fino a non lasciare nemmeno un flebile spiraglio di vita. Adam ed Eve (Adamo ed Eva non a caso) vengono ritratti come degli dei in terra e principale fonte di ispirazione per l'umanità stessa,divertentissima la scena in cui Adam ammette di essersi fatto rubare l'idea per il concerto da Mozart,questa loro presenza secolare sulla terra è incarnata da John Hurt che qui interpreta Christopher Marlowe,principale fonte di ispirazione di William Shakespeare,un uomo molto anziano eppure così affascinante da rapire lo spettatore ogni volta che apre bocca e John Hurt lo interpreta con il suo solito savoir faire. La pellicola dimostra anche la pericolosità di questi esseri,bellissima la scena finale,in cui loro due ormai distrutti decidono di ritornare a "bere"gli umani come facevano diversi anni prima,oppure la scena tra Anton Yelchin e Mia Wasikowska. Adam ed Eve sono due esseri completamente diversi e per questo sono affiatati come pochi e una delle migliori coppie che io abbia mai visto nella storia del cinema. Lui moro,veste sempre di nero,uomo,sfiduciato e arrabbiato con il mondo ma comunque pregno di una certa pietà nei confronti degli esseri umani,bellissima la diatriba finale tra lui e Eve su bere completamente i due fidanzati che si baciano come lei suggerisce o trasformarli semplicemente come lui suggerisce,Eve invece,bionda vestita sempre di bianco e distaccata,quasi indifferente nei confronti degli esseri umani,nonchè grande amante della letteratura e delle stoffe. Adam ed Eve condividono la medesima passione per l'arte e per il sesso,cosa che è presente nel film dall'inizio alla fine pur non essendoci scene hard,il sesso attraverso la musica,o la lettura vediamo Eve in preda ad una sorta di orgasmo intellettuale mentre legge i libri che tanto ama e allo stesso modo Adam mentre compone la sua musica. La regia di questo film è splendida,una regia che va nel dettaglio,molto suggestiva,semplice ma vertiginosa tanto che finito il film lo spettatore si ritrova spaesato,come sotto l'effetto di qualche droga pesante,svuotato di tutti i propri pensieri. In sintesi Solo gli Amanti Sopravvivono è un'esperienza audiovisiva come poche ne avevo mai viste,dotata di un umorismo tagliente e difficile da cogliere,una sceneggiatura di ferro condita con personaggi quasi sempre memorabili e un gusto estetico senza pari,probabilmente il miglior film sui vampiri degli ultimi trant anni insieme a Bizantium,è cinema nella sua forma più pura. Voto 10/10
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kronos
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giovedì 4 giugno 2015
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cortometraggio gonfiato
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Chissà se Jarmusch ritroverà l'ispirazione dei tempi migliori, quella di film come 'Dead man' e 'Ghost dog', in cui uno stile colto e rarefatto si coniugava perfettamente a soggetti insoliti, intriganti.
Certo parliamo di un regista che non è mai stato "per tutti i gusti", ma vedendo 'Only Lovers Left Alive' si ha la sensazione d'assistere a un cortometraggio gonfiato più che a un vero e proprio film.
Quella che nei suoi migliori lavori appariva come una sorta di personale e calcolata "sospensione metafisica" della narrazione, qui si manifesta, senza giri di parole, in forma di noia: lo stile non basta a portar a casa il risultato se la sceneggiatura s'esaurisce su un pacchetto di sigarette.
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Chissà se Jarmusch ritroverà l'ispirazione dei tempi migliori, quella di film come 'Dead man' e 'Ghost dog', in cui uno stile colto e rarefatto si coniugava perfettamente a soggetti insoliti, intriganti.
Certo parliamo di un regista che non è mai stato "per tutti i gusti", ma vedendo 'Only Lovers Left Alive' si ha la sensazione d'assistere a un cortometraggio gonfiato più che a un vero e proprio film.
Quella che nei suoi migliori lavori appariva come una sorta di personale e calcolata "sospensione metafisica" della narrazione, qui si manifesta, senza giri di parole, in forma di noia: lo stile non basta a portar a casa il risultato se la sceneggiatura s'esaurisce su un pacchetto di sigarette.
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melvin ii
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venerdì 16 maggio 2014
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un twilight over 30
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Il biglietto d’acquistare per “Only Lovers Left Alive” è : 3)di Pomeriggio
Only Lovers Left Alive” è un film del 2013 scritto e diretto da Jim Jarmusch, con Tom Hiddleston, Tilda Swinton e Mia Wasikowska e John Hurt. La pellicola è stata presentata in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes.
Il mondo dell’Arte si può dividere in pre e post saga“Twilight”.La scrittrice Stephenie Meyer ha creato un genere e soprattutto una nuova gallina dalle uova d’oro.
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Il biglietto d’acquistare per “Only Lovers Left Alive” è : 3)di Pomeriggio
Only Lovers Left Alive” è un film del 2013 scritto e diretto da Jim Jarmusch, con Tom Hiddleston, Tilda Swinton e Mia Wasikowska e John Hurt. La pellicola è stata presentata in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes.
Il mondo dell’Arte si può dividere in pre e post saga“Twilight”.La scrittrice Stephenie Meyer ha creato un genere e soprattutto una nuova gallina dalle uova d’oro.
Sono così nati negli ultimi anni svariate fiction, film e libri sui vampiri e affini per la gioia non solo dei teenager. Se Dracula di Bram Stoker ha rappresentato per tante generazioni un personaggio oscuro, ma fascinoso e accattivante, con il personaggio di Edward interpretato da Robert Pattinson, le ragazze non sognano più il principe azzurro, ma il bel vampiro che le morda e le renda immortali.
Questa nuova tendenza ha sedotto anche il radical chic Jim Jarmusch che ha voluto raccontare il suo personalissimo “Twilight” over 30.
“Only Lovers Left Alive” racconta la storia d’amore di una coppia di vampiri ambientata ai nostri tempi: Adam(Hiddleston) è un noto musicista, nostalgico e depresso, ma amante della scienza e schifato dagli zombie(uomini) che popolano adesso la terra. Eve(Swinton) è invece una “bohémienne" che vive di libri e della piacevole compagnia di Christopher Marlowe(Hurt).
La coppia senza un motivo preciso vive separata. Adam a Detroit ed Eve a Tangeri. Ma quando Adam manifesta istinti suicidi, la moglie decide di raggiungerlo a Detroit per scuoterlo dal suo torpore. Il quieto e voluto isolamento della coppia viene scosso dall’ improvviso arrivo della “insaziabile” e “impulsiva” sorella di Eve, Ava(Wasikowska).
Il limite del film è l’assenza di una vera trama. La sceneggiatura risulta così piatta e monotona, pur avendo l’ambizione di denunciare la decadenza morale ed intellettuale della società e la degenerazione dei costumi. Appare fin dall’inizio autoreferenziale ed elitaria. I dialoghi sono freddi e rarefatti, nonostante il talento e impegno del cast.
La regia pur confermando una certa creatività e talento nello sviluppo e nella costruzione dell’atmosfera e del linguaggio non riesce a mai a far cambiare il ritmo al film, risultando nel complesso lento e noioso. I tempi sono più teatrali che cinematografici.
Degni di menzione sono sicuramente i costumi, le scenografie e soprattutto la fotografia che regala allo spettatore pennellate intese e piacevoli del mondo notturno.
La coppia Hiddleston –Swinton è nello stesso tempo “glamour” e “dark”. Riescono a trasmettere emozione e fascino allo spettatore. Si confermano due attori di talento oltre che di una bellezza “elitaria”.
Mia Wasikowska è convincente nel ruolo di Ava ,sono sue le scene più “divertenti” che segnano una discontinuità narrativa nel film.
Il finale diverte perché unisce con successo e ironia il genere horror e romantico.
Se “Twilight” ha fatto sognare e innamorare milioni di persone, “Only Lovers Left Alive” prova a regalare riflessioni sul nostro mondo e su quello che eravamo, ma lo spettatore affaticato e assonnato a fine proiezione, forse potrà coglierne solo in parte.
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snozzillo
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martedì 30 dicembre 2014
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l'amore per l'uomo e la critica alla sua decadenza
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è una poesia sulla natura e sull’uomo, ma allo stesso tempo un’aspra critica agli occhi di coloro che hanno il dono di vivere in eterno. I protagonisti, vampiri un po’indie e rinascimentali, si fanno interpreti così della cultura della nostra civiltà, la amano e la coltivano, così come coltivano il mondo; ma allo stesso tempo la loro decadenza dipende dalla scadente qualità di vita degli uomini dei tempi recenti. L’elogio e il disgusto, in contrasto tra loro, sono evidenziati dai suoni distorti e malinconici della colonna sonora.
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è una poesia sulla natura e sull’uomo, ma allo stesso tempo un’aspra critica agli occhi di coloro che hanno il dono di vivere in eterno. I protagonisti, vampiri un po’indie e rinascimentali, si fanno interpreti così della cultura della nostra civiltà, la amano e la coltivano, così come coltivano il mondo; ma allo stesso tempo la loro decadenza dipende dalla scadente qualità di vita degli uomini dei tempi recenti. L’elogio e il disgusto, in contrasto tra loro, sono evidenziati dai suoni distorti e malinconici della colonna sonora.
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