American Psycho

Nel 2000 Christian Bale dava prova della sua eccellenza come attore calandosi nei panni mostruosi dell'American Psycho di Bret Easton Ellis adattato per il grande schermo dalla canadese Mary Harron (I Shot Andy Warhol, The Notorious Bettie Page). Film cult, che qualche critico chiamò "il prossimo Fight Club", fece rabbrividire pubblico e critica per il modo in cui esponeva la violenza così ben architettata dall'autore statunitense in uno dei suoi libri più celebri.
Undici anni più tardi (e vent'anni dopo la pubblicazione del romanzo) American Psycho torna a seminare il terrore per le strade di Manhattan attraverso la soggettiva di Noble Jones, protége di David Fincher. Il film è appena nelle prime fasi di sviluppo, con una sceneggiatura che attualizza la storia originale portandola ai nostri giorni, in una New York in piena crisi economica.
C'è dunque da aspettarsi che al posto di Huey Lewis and the News ci saranno The Strokes e Interpol a musicare un thriller psicologico cui colonna sonora all'epoca cambiò per sempre la percezione comune del pop anni '80.
Quel che è certo è che non sarà Bale a dare volto, manie e incoffesabili perversioni all'antieroe Patrick Bateman; si vocifera che a prendere il posto che fu del cavaliere oscuro sarà Miles Fisher o Scott Disick. Quanto al capriccioso Bret Easton Ellis, ha fatto sapere ai suoi fan che non c'è da temere: dopo essersi trattenuto in un lungo incontro con Jones, lo scrittore ha dichiarato che -contemporaneità a parte- il nuovo American Psycho sarà molto più genuino dell'adattamento della Harron.
Tirza Bonifazi