felicity
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sabato 3 agosto 2024
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un film sincero, dolce, intimo
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Noi Siamo Infinito è un film piccolo, ma l'aggettivo si riferisce a quella sua dimensione molto intima, da riflessioni scarabocchiate su un diario quando ci si ritrova chiusi da soli in stanza. Mentre guardi Noi Siamo Infinito ti riconnetti con una parte di te che a volte pensi estinta e, anche se le esperienze personali del te spettatore non possono di certo essere le stesse di Charlie, entri in connessione con il suo mondo, così squisitamente cristallino, che a tratti sembra anche un po' il tuo.
Noi Siamo Infinito, un film decisamente senza pretese, anzi che si nasconde perfettamente, ma che poi esplode in tutta la sua squisita e dolcissima bellezza. Se dovessimo proprio restringerlo in poche cose, Noi Siamo Infinito sarebbe una battuta: “Noi accettiamo l’amore che crediamo di meritare” e nel momento, impeccabile e pregno di significati, dei ragazzi in volo all’interno del tunnel.
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Noi Siamo Infinito è un film piccolo, ma l'aggettivo si riferisce a quella sua dimensione molto intima, da riflessioni scarabocchiate su un diario quando ci si ritrova chiusi da soli in stanza. Mentre guardi Noi Siamo Infinito ti riconnetti con una parte di te che a volte pensi estinta e, anche se le esperienze personali del te spettatore non possono di certo essere le stesse di Charlie, entri in connessione con il suo mondo, così squisitamente cristallino, che a tratti sembra anche un po' il tuo.
Noi Siamo Infinito, un film decisamente senza pretese, anzi che si nasconde perfettamente, ma che poi esplode in tutta la sua squisita e dolcissima bellezza. Se dovessimo proprio restringerlo in poche cose, Noi Siamo Infinito sarebbe una battuta: “Noi accettiamo l’amore che crediamo di meritare” e nel momento, impeccabile e pregno di significati, dei ragazzi in volo all’interno del tunnel.
Alla faccia di tutto il loro dolore, loro sentono che le possibilità per il futuro sono infinite. È la canzone perfetta, il perfetto viaggio in macchina e loro sono le persone perfette. Questi sono i momenti che definiranno la tua vita per sempre. Per me infinito era la parola perfetta per descrivere quel presentimento che ti dice che, dopo questo, la vita andrà solo meglio. Sarà tutto in discesa.
Un progetto capace di affrontare temi serissimi con la sensibilità di una confessione tra migliori amici.
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buonasera
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domenica 26 febbraio 2023
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charlie è sempre charlie.
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Un film drammatico come questo è bellissimo perché mostra la vita di Charlie bella e brutta ma anche strana
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onufrio
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venerdì 29 maggio 2020
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heroes
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Racconto formativo che trasuda tenerezza e semplicità pur nella complessità del protagonista, un adolescente riservato che al primo anno di liceo si ritrova ad affrontare da solo questa nuova avventura dopo un trauma ancora fresco nella mente del ragazzo, il suicidio del suo migliore amico. Riuscirà a stringere un solido legame con Sam e Patrick, acquisendo una maggiore consapevolezza e sicurezza che verrà a mancare successivamente in un'altalena di emozioni, una continua lotta contro demoni misteriosi che aleggiano nella mente del ragazzo, per un segreto avvenuto in tenera età.
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ennio
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mercoledì 25 luglio 2018
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bella trasposizione di un delicato romanzo cult
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Raro esempio di adattamento filmico ben riuscito di un'opera narrativa, finanche nei particolari. Quindi commentare il film è un pò come commentare un Bignami del romanzo, che rimane uno dei più belli e singolari riguardanti il tema dell'adolescenza in una società opulenta come la nostra, alle prese con problemi secondari come droga e tematiche sessuali.
L'unica cosa che non convince è la scelta del protagonista per la parte di Charlie, davvero era necessario scomodare un 20enne per la parte di un 15enne? Nemmeno col trucco era possibile ignorare le sue fattezze adulte e la sua barba incombente. Poi l'attore è bravo, ma ci ho messo almeno una mezz'ora ad abituarmi all'evidente stridere tra realtà corporale e realtà narrata.
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Raro esempio di adattamento filmico ben riuscito di un'opera narrativa, finanche nei particolari. Quindi commentare il film è un pò come commentare un Bignami del romanzo, che rimane uno dei più belli e singolari riguardanti il tema dell'adolescenza in una società opulenta come la nostra, alle prese con problemi secondari come droga e tematiche sessuali.
L'unica cosa che non convince è la scelta del protagonista per la parte di Charlie, davvero era necessario scomodare un 20enne per la parte di un 15enne? Nemmeno col trucco era possibile ignorare le sue fattezze adulte e la sua barba incombente. Poi l'attore è bravo, ma ci ho messo almeno una mezz'ora ad abituarmi all'evidente stridere tra realtà corporale e realtà narrata.
Forse ai giovanissimi piacerà meno il film, essendo la storia ambientata nei primi anni '90 quando abitudini quotidiane e gusti musicali dei ragazzi erano un pò diversi.
E' sperabile che anche chi non ha letto il romanzo sia rimasto sorpreso dal colpo di scena finale, dà un senso più ampio a tutta la vicenda.
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darkglobe
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giovedì 21 dicembre 2017
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la percezione dell'infinito
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Adattamento dell’omonimo romanzo epistolare di gran successo, scritto dallo stesso Stephen Chbosky, regista del film: è la storia di un ragazzo, Charlie Kelmeckis (Logan Lerman), psicologicamente a pezzi, timido ed impacciato ma con innate doti di scrittore, che riesce a recuperare la consapevolezza di sé, durante il primo anno delle superiori, tramite l'amicizia con una coppia di studenti, una sensibile ragazza di nome Sam (Emma Watson) e il suo bizzarro fratellastro Patrick (Ezra Miller). E' durante la loro assenza che Charlie ripescherà drammaticamente, tra i ricordi sopiti, gli eventi relativi ad un trauma infantile che in qualche modo ha segnato la sua esistenza.
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Adattamento dell’omonimo romanzo epistolare di gran successo, scritto dallo stesso Stephen Chbosky, regista del film: è la storia di un ragazzo, Charlie Kelmeckis (Logan Lerman), psicologicamente a pezzi, timido ed impacciato ma con innate doti di scrittore, che riesce a recuperare la consapevolezza di sé, durante il primo anno delle superiori, tramite l'amicizia con una coppia di studenti, una sensibile ragazza di nome Sam (Emma Watson) e il suo bizzarro fratellastro Patrick (Ezra Miller). E' durante la loro assenza che Charlie ripescherà drammaticamente, tra i ricordi sopiti, gli eventi relativi ad un trauma infantile che in qualche modo ha segnato la sua esistenza.
In certi momenti il film è toccante; in altri, soprattutto nella prima parte, vi è del già visto/letto, nonostante alcuni riuscitissimi passaggi: se esiste una sequenza tanto topica quanto memorabile in questo film, di certo è quella dell’attraversamento di una galleria al suono di “Heroes”- Sam a braccia aperte taglia il vento che spira sulla decappottabile - simbolo di un analogo attraversamento, quello delle proprie esistenze con il carico di speranze e gli aneliti di libertà dai lacci di vite ingabbiate dalla mediocrità o dalle brutture che divorano le adolescenze, ne succhiano via la linfa vitale e ne accrescono l’insoddisfazione dell'esserci.
Peccato che alcuni personaggi, che avrebbero completato l’affresco di una generazione, collocabile cronologicamente negli anni ‘90, quali ad esempio l'insegnante di lettere o i genitori, sembrino solo essere delle comparse vagamente abbozzate; forse il romanzo avrebbe richiesto ben altra durata per dare il giusto spazio anche a loro.
Eccellente appare la recitazione di Emma Watson e straordinariamente convincente quella di Ezra Miller, che non scade mai nel caricaturale, mentre leggermente sovraccarica, complici probabilmente anche le scelte della regia, sembra quella di Logan Lerman.
Il film resta in ogni caso assolutamente da vedere, perché nonostante le incertezze sopra indicate, è tra le cose migliori prodotte di recente sul filone "adolescenziale".
Molto bella la colonna sonora, che comprende oltre al citato Bowie brani di Cocteau Twins, XTC, Galaxie 500, Crackers, Sonic Youth e degli immancabili Smiths oltre che musiche originali di Michael Brook, tutte un po’ decadenti, malinconiche o rabbiose a marcare il mistero e la disperazione di un’esistenza chiamata adolescenza sulla quale questo film aggiunge un importante tassello di consapevolezza rispetto agli altri che sul tema lo hanno preceduto.
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massimiliano97
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giovedì 10 agosto 2017
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il riscatto dei teen movies
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Finalmente un teen movie che non tratta i soliti temi come feste,alcool,sesso o droghe ma temi molto delicati come l'abuso sessuale e le sue ripercussioni psicologiche, la straziante solitudine a cui, purtroppo, vanno incontro molti adolescenti, l'omosessualità e l'insensata e crudele omofobia, molto diffusa negli anni novanta e, ahimè, ancora oggi, che l'accompagna.Charlie è un ragazzo che soffre terribilmente il peso di ciò che gli è accaduto (e come dargli torto), è solo, triste e vulnerabile finchè un giorno non incontra Patrick e Sam che gli mostreranno cosa vuol dire godersi la giovinezza indipendentemente dai problemi che si hanno e dagli scheletri che affollano il nostro armadio e la nostra mente.
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Finalmente un teen movie che non tratta i soliti temi come feste,alcool,sesso o droghe ma temi molto delicati come l'abuso sessuale e le sue ripercussioni psicologiche, la straziante solitudine a cui, purtroppo, vanno incontro molti adolescenti, l'omosessualità e l'insensata e crudele omofobia, molto diffusa negli anni novanta e, ahimè, ancora oggi, che l'accompagna.Charlie è un ragazzo che soffre terribilmente il peso di ciò che gli è accaduto (e come dargli torto), è solo, triste e vulnerabile finchè un giorno non incontra Patrick e Sam che gli mostreranno cosa vuol dire godersi la giovinezza indipendentemente dai problemi che si hanno e dagli scheletri che affollano il nostro armadio e la nostra mente. Grazie a loro Charlie inizia a vivere e a provare le esperienze di un normale sedicenne, ma non sarà tutto rose e fiori perchè, come ogni grande film, Noi siamo infinito ti mostra il lato bello e il lato oscuro della medaglia, perchè i problemi ti seguono sempre,dovunque vai.La solitudine che riaffiora dopo la partenza di Patrick e Sam porta a galla il senso di colpa che prova per la morte della zia (capirete perchè guardando il film,non faccio spoiler) e questa volta uscirne sarà davvero difficile, ma come detto Charlie è un sedicenne, un'età in cui sei molto vulnerabile ma allo stesso tempo racchiudi un'enorme forza e determinazione che solo l'adoloscenza ti dona.Grazie alla sua forza Charlie riuscirà a guardare in faccia i suoi demoni e ad affrontarli, lasciandoseli alle spalle, anche grazie all'aiuto dei suoi due amici (anche se Sam e piu di un un'amica) che nel frattempo sono tornati in città.In conclusione non si può non citare la scena finale,con in sottofondo "Heroes" del compianto David Bowie,un'opera d'arte da vedere e rivedere.Cast fantastico, film fantastico,non vi rimane che vederlo,io l'ho visto una decina di volte e ogni volta mi stupisco ed emoziono come se fosse la prima.Guardatelo,non ve ne pentirete.
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alex62
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mercoledì 4 gennaio 2017
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benvenuto sull'isola dei giocattoli difettosi
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C'è una sorta di “destino” che sembra segnare la carriera di alcuni/e attori/attrici. Se questo è vero, allora Logan Lerman (Charlie nel film) è nato per i ruoli che ti strappano il cuore e ti contorcono le viscere.
Debuttò bambino nel bel film “Il patriota” con Mel Gibson al suo meglio, da questo film il suo percorso ha preso quella piega caratteristica che m'induce a seguire tutte le sue interpretazioni. Qui lo troviamo con la strepitosa Emma Watson, attrice “nata” da Harry Potter e, come per magia, diventata adulta con alcuni lavori da non sottovalutare.
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C'è una sorta di “destino” che sembra segnare la carriera di alcuni/e attori/attrici. Se questo è vero, allora Logan Lerman (Charlie nel film) è nato per i ruoli che ti strappano il cuore e ti contorcono le viscere.
Debuttò bambino nel bel film “Il patriota” con Mel Gibson al suo meglio, da questo film il suo percorso ha preso quella piega caratteristica che m'induce a seguire tutte le sue interpretazioni. Qui lo troviamo con la strepitosa Emma Watson, attrice “nata” da Harry Potter e, come per magia, diventata adulta con alcuni lavori da non sottovalutare. Perfetta per i ruoli borderline solo perché di suo si muove sul confine fra due mondi (letteralmente), il vecchio e il nuovo: fra Inghilterra e USA. Però lei sembra proprio una brava ragazza normale, che ha avuto un'infanzia tutt'altro che tormentata, anzi seguita da genitori amorevoli e presenti. Che addirittura sono riusciti a farle metabolizzare il successo mondiale dei film di Harry Potter. Il terzetto dei protagonisti è completato da Ezra Miller, quest'attore non delude mai quando lo chiamano, come spesso avviene, a reinterpretare il ruolo amatissimo dai fan shakespiriani al di là dell'oceano, di Mercutio, l'alter ego fulminato e gay di Romeo…Ma anche Ezra Miller non scherza quanto a curriculum! È stato l'incredibile protagonista di “A proposito di Kevin”, nel ruolo di un giovane pazzo stragista, incarnazione del male assoluto, cresciuto come un corpo estraneo, un fiore nero e malefico in una famiglia “buona”…
La sorpresa principale è Emma Watson, finalmente emendata dagli strascichi della saga potteriana (peraltro nata dalla penna di una scrittrice di grande valore: J.K. Rowling). Anche il personaggio interpretato da Emma sembra inventata da una penna magica, che riesce a creare una silhouette di rara precisione e accuratezza, con pochi elementi.
Ma la sorpresa più grande è il nodo drammatico della storia: siamo stati abituati a pensare che le molestie sessuali siano a senso unico, solo perché il “luogo comune” del “sesso forte” ci ha abituato a vedere esclusivamente la sopraffazione del maschio sulla femmina…ma così non è. E questo è forse l'unico film che infila il dito a fondo nella piaga delle molestie sessuali dove i maschietti sono pure e innocenti vittime!…Ed è scandaloso che nessuna pellicola ne avesse parlato in precedenza.
In una “sana” famiglia cattolica, praticante e devota (greca: chissà perché i cattolici in USA devono per forza essere o Irlandesi o Greci!) si annida un essere diabolico, celato sotto le spoglie di una dolcissima donna, zia Ellen (la zia di Charlie) violentata, a sua volta da bambina, e “sfigurata” per sempre nell'anima da un vigliacco, della stessa specie del vile amico del padre di Sam (Emma), che aveva approfittato della piccola Sam…il primo bacio: che orrore!
Nella mente di Charlie c'è un interruttore spento. Qualcosa ha interrotto in lui un flusso principale di energia, che proviene dall'anima, da quella forza interiore, misteriosa che ci fa scegliere, ci fa decidere e insomma ci fa essere…Un blocco enorme di cemento schiaccia l'energia di Charlie, soffoca la sua poesia, il suo desiderio, la sua vita…
«Perché io e tutti i miei amici finiamo per scegliere SEMPRE persone che ci trattano male?!?»; chiederà Sam al suo carissimo amico Charlie - distrutto per la prossima partenza di lei per il college. Il prof di Charlie - l'unico che aveva visto l'enorme talento di questo ragazzo, insieme con il suo abisso di dolore - aveva risposto alla stessa domanda retorica all'inizio del film: «Perché noi accettiamo l'amore che crediamo di meritare…».
L'amore di Charlie per Sam nasce da una somiglianza profonda e dolorosa: sono talmente simili che è impossibile mettere una distanza fra loro. L'amore di Charlie non è amore…è molto triste dover fare questo atto di verità, doverlo riconoscere, ma ciò che Charlie chiama “amore” nasce da quel ricordo che grazie a Sam è finalmente riemerso dalla sua memoria arcaica. La dolce, morbosa, orribile zia Ellen andava a trovarlo di notte e lo “accarezzava” in un modo che non si sarebbero mai dovuta permettere…lui aveva sì e no 4 anni. E quando la zia, dopo aver tentato il suicidio più volte, alla fine è morta per un incidente, qualcosa di Charlie lo aveva convinto che era stata tutta colpa sua…
Perché un bimbo violato crede di essere “sbagliato”, di essere immeritevole di tutto…soprattutto di un vero amore…
Perché noi scegliamo sempre l'amore che crediamo di meritare…
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camilladavanzo
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mercoledì 23 marzo 2016
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noi siamo infinito, e tu?
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le impressioni migliori sono sempre le prime, e quando al termine di una proiezione permane quella sensazione di empatia che ti travolge dalle sue prime immagini sono doppiamente confermate.
Stupefacente a parole e a fatti, si parla di ragazzi, dei loro eccessi, l’alcool, le droghe, i disturbi alimentari, le ansie; un film che a detta di un pubblico adulto potrebbe sembrare paradossale, ma nella testa di un ventenne si delinea come verosimile, cosi’ l’ho visto io che con la mia adolescenza vissuta in ritardo ne colgo ancora appieno i punti di contatto.
Si parla di disorientamento, dolore e crescita.
Ma il vero antidoto per lenire le ferite sono i rapporti umani, e nel mondo dei giovani, senza dimenticare i legami familiari primeggia l’amicizia.
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le impressioni migliori sono sempre le prime, e quando al termine di una proiezione permane quella sensazione di empatia che ti travolge dalle sue prime immagini sono doppiamente confermate.
Stupefacente a parole e a fatti, si parla di ragazzi, dei loro eccessi, l’alcool, le droghe, i disturbi alimentari, le ansie; un film che a detta di un pubblico adulto potrebbe sembrare paradossale, ma nella testa di un ventenne si delinea come verosimile, cosi’ l’ho visto io che con la mia adolescenza vissuta in ritardo ne colgo ancora appieno i punti di contatto.
Si parla di disorientamento, dolore e crescita.
Ma il vero antidoto per lenire le ferite sono i rapporti umani, e nel mondo dei giovani, senza dimenticare i legami familiari primeggia l’amicizia.
Alcune frasi sono di forte impatto emotivo,”riceviamo l’amore che crediamo di meritare”, queste poche parole da sole meriterebbero di essere riprese da una cinepresa.
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dario
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venerdì 30 ottobre 2015
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toccante
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Il regista sa il fatto suo e gli attori sono sorprendenti. Sceneggiatura essenziale, molto intelligente, va nel profondo, riuscendo a scuotere i meccanismi solitamente riposti dell'animo umano. Un film memorabile.
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julien
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domenica 5 aprile 2015
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nous sommes charlie.
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Noi siamo infinito è il sapore agrodolce dell’adolescenza. È la a tratti splendida, a tratti straziante, lotta con sé e con gli altri per trovare il proprio posto nel mondo. Noi siamo infinito è molto più di questo. È un inno alla vita, quella vera, quella vissuta. È una poesia sulla terribile difficoltà di essere sé stessi sia nonostante, sia grazie a quello è il nostro passato. È un rassicurante invito a vivere il presente. Uno di quegli inviti che a tutti fa piacere ricevere. Perché, diciamocelo, ognuno di noi almeno una volta in vita sua è stato Charlie. Ognuno di noi almeno una volta si è sentito fuori dai giochi.
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Noi siamo infinito è il sapore agrodolce dell’adolescenza. È la a tratti splendida, a tratti straziante, lotta con sé e con gli altri per trovare il proprio posto nel mondo. Noi siamo infinito è molto più di questo. È un inno alla vita, quella vera, quella vissuta. È una poesia sulla terribile difficoltà di essere sé stessi sia nonostante, sia grazie a quello è il nostro passato. È un rassicurante invito a vivere il presente. Uno di quegli inviti che a tutti fa piacere ricevere. Perché, diciamocelo, ognuno di noi almeno una volta in vita sua è stato Charlie. Ognuno di noi almeno una volta si è sentito fuori dai giochi. Ognuno di noi è stato insincero per paura di ferire qualcuno. Tutti abbiamo fatto stupidaggini, abbiamo pensato di non avere una seconda chance. Tutti, abbiamo amato di nascosto. Abbiamo avuto rimpianti. Paura di non essere all’altezza. Così come tutti, alla fine, possiamo decidere di afferrare la nostra vita e decidere cosa farne. Chbosky dirige quest’orchestra con inquadrature semplici, dialoghi brevi ma intensi, una colonna sonora indimenticabile.E il risultato è un film sull'adolescenza che fa bene all'anima, esorcizza le paure, lancia una sfida. Quella di capire che non importa quali e quanti siano i nostri difetti, importa solo accettare chi siamo, e scegliere dove vogliamo andare.
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