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sabato 25 maggio 2019
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forse troppi?
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Carissima Marzia Gandolfi, gran rispetto x la serietà del suo articolo di critica e commento al film in questione, che ora vedrò. Argomento mai abbastanza approfondito. Ma proprio perché altamente interessato, mi permetto di solo ravvisarla di un buco diciamo storico, ovvero quando Lei scrive:" ...e accecò centinaia di milioni di giovani..." Ecco mi pare troppo....no? Forse più verosimile centinaia di migliaia , pensando a tutta la gioventù in lotta in tutta Europa . Questa mia piccola osservazione proprio perché. Lei ha comunque scritto benissimo e può darsi le sia sfuggito un attimo il calcolo della quantità di umanità coinvolta, che , per quanto numerosa........credo non avrebbe mai potuto essere di centinaia di milioni.
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Carissima Marzia Gandolfi, gran rispetto x la serietà del suo articolo di critica e commento al film in questione, che ora vedrò. Argomento mai abbastanza approfondito. Ma proprio perché altamente interessato, mi permetto di solo ravvisarla di un buco diciamo storico, ovvero quando Lei scrive:" ...e accecò centinaia di milioni di giovani..." Ecco mi pare troppo....no? Forse più verosimile centinaia di migliaia , pensando a tutta la gioventù in lotta in tutta Europa . Questa mia piccola osservazione proprio perché. Lei ha comunque scritto benissimo e può darsi le sia sfuggito un attimo il calcolo della quantità di umanità coinvolta, che , per quanto numerosa........credo non avrebbe mai potuto essere di centinaia di milioni. ( Magari)..... Saluti rispettosissimi e complimenti per il suo lavoro. La cercherò più spesso per leggerla. Rudy.
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d'accordo? |
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francesco izzo
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giovedì 12 dicembre 2013
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grazie silvia !!
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Il film-documentario è bellissimo,commovente,vero.
E' composto di persone che ci sono con il cuore,regista ovviamente compresa.
Mi spiace non poterlo vedere in una sala a grande schermo a Roma,soprattutto essendo un film che ha ricevuto riconoscimenti nazionali (es.Venezia) ed internazionali.
Ma si sa come vanno queste cose nel nostro povero (e a volte meschino) Paese.
Silvia non sfiora,tocca il cuore di chi guarda. Poi si può essere d'accordo o meno con le cose ascoltate (ad esempio,con la conclusione).
Resta il fatto che è una di quelle pochissime opere artistico-documentarie di cui io,che ho vissuto da militante la parte finale di quegli anni,avrei auspicato e mi attendevo anche ingenuamente ed in buona fede una vasta produzione,proprio una volta maturati i tempi ed usciti da quel clima.
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Il film-documentario è bellissimo,commovente,vero.
E' composto di persone che ci sono con il cuore,regista ovviamente compresa.
Mi spiace non poterlo vedere in una sala a grande schermo a Roma,soprattutto essendo un film che ha ricevuto riconoscimenti nazionali (es.Venezia) ed internazionali.
Ma si sa come vanno queste cose nel nostro povero (e a volte meschino) Paese.
Silvia non sfiora,tocca il cuore di chi guarda. Poi si può essere d'accordo o meno con le cose ascoltate (ad esempio,con la conclusione).
Resta il fatto che è una di quelle pochissime opere artistico-documentarie di cui io,che ho vissuto da militante la parte finale di quegli anni,avrei auspicato e mi attendevo anche ingenuamente ed in buona fede una vasta produzione,proprio una volta maturati i tempi ed usciti da quel clima.
Ed invece -tranne appunto questa e pochissime altre occasioni -sono rimasto fortemente deluso da gente che,inseguendo il potere,si è dimenticata della sua storia,di raccontarla, discuterla e proporla ai più giovani. E quindi alla fine di ragionarci sopra. E poi,come spesso avviene,quasi per nemesi....è stata ovviamente punita.
Ed ha perso,dopo che aveva già perso l'anima,anche il potere.
Grazie Silvia!
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