ollipop
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martedì 12 febbraio 2013
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quando il cinema e' puro coinvolgimento
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ricostruire senza rettorica e senza inutili enfatismi ma con sconcertante fedelta' un momento cosi drammatico della nostra storia contemporanea rappresenta il culmine della bravura di questa regista.
sceneggiatura perfetta dialoghi essenziali ritmo incalzante e quaranta minuti finali che da soli valgono un Oscar!
hai quasi la sensazione di partecipare all'azione finale non sei passivo spettatore.una ricostruzione con una gradualita' descrittiva fino all'atto conclusivo appena sfiorato dalla macchina da presa e per questo ancora piu' drammatico che entrera' di diritto nella storia del cinema .
bravissima poi la Chastain capace sotto una regia fenomenale di portare sullo schermo la profonda solitudine di Maja ma senza cadere mai nello stereotipo m
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ricostruire senza rettorica e senza inutili enfatismi ma con sconcertante fedelta' un momento cosi drammatico della nostra storia contemporanea rappresenta il culmine della bravura di questa regista.
sceneggiatura perfetta dialoghi essenziali ritmo incalzante e quaranta minuti finali che da soli valgono un Oscar!
hai quasi la sensazione di partecipare all'azione finale non sei passivo spettatore.una ricostruzione con una gradualita' descrittiva fino all'atto conclusivo appena sfiorato dalla macchina da presa e per questo ancora piu' drammatico che entrera' di diritto nella storia del cinema .
bravissima poi la Chastain capace sotto una regia fenomenale di portare sullo schermo la profonda solitudine di Maja ma senza cadere mai nello stereotipo ma anzi creando una figura di una forza inaudita e quelle lacrime finali non hanno nulla di rettorico ne spingono lo spettatore a una facille emozionabilita' ma sono la necessaria conclusione e lo sfogo di chi ha lottato per anni per un obbiettivo che sembrava per tutti ma non per lei irraggiungibile
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tabacaru
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martedì 12 febbraio 2013
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molto rumore per niente
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Film mediocre, mal realizzato , che solo agli americani potrebbe piacere.
[+] yep
(di adrenalina)
[ - ] yep
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babis
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martedì 12 febbraio 2013
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caccia a bin laden
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Il film di Kathryn Bigelow (confesso regista a me sconosciuta) racconta, senza retorica alcuna, la caccia ad uno degli uomini più odiati d'America, e non solo: Osama Bin Laden, dall'attentato dell'11 settembre, fino alla sua cattura. La protagonista, Maya, interpretata da un'eccellente Jessica Chastain, ponendosi contro tutto e contro tutti (CIA compresa), vive questa ricerca come una vera e propria missione/ossessione, fino al risultato finale: la scena della cattura è davvero emozionante e coinvolgente, per quanto mi riguarda ero sporta in avanti sulla sedia, quasi senza sapere come poi sarebbe finita! Davvero consigliato.
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il poeta marylory
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martedì 12 febbraio 2013
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serve a far capire i giochi di chi comanda...
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Zero Dark Thirty: Un film di Kathryn Bigelow
"Voi mi avete ostacolata, mi avete lasciata sola, mi avete combattuta, soltanto io merito il premio, voi no."
Maya, ufficiale della CIA, nel lavoro che aveva scelto, usando la Riflente intuiva dove gli altri, o per interesse o per altro non arrivavano...
Bin Laden, aveva studiato in Inghilterra, ed era astuto come una volpe, la sua famiglia per lungo tempo fece affari petroliferi con i Busch, poi sia per convenienza sia per credo "religioso" cominciò a rompere le uova nel paniere degli affari...
l
Farlo fuori paradossalmente non conveniva agli americani...
Maya, giovane ufficiale, armata d'intuito e di una determinazione dura a morire, trova l'ago nel pagliaio e costringe la CIA, ad intervenire, ma viene lasciata sola come nel prevalente maschilismo che non ricosce il merito alle donne, a, scaldarsi con le proprie lacrime.
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Zero Dark Thirty: Un film di Kathryn Bigelow
"Voi mi avete ostacolata, mi avete lasciata sola, mi avete combattuta, soltanto io merito il premio, voi no."
Maya, ufficiale della CIA, nel lavoro che aveva scelto, usando la Riflente intuiva dove gli altri, o per interesse o per altro non arrivavano...
Bin Laden, aveva studiato in Inghilterra, ed era astuto come una volpe, la sua famiglia per lungo tempo fece affari petroliferi con i Busch, poi sia per convenienza sia per credo "religioso" cominciò a rompere le uova nel paniere degli affari...
l
Farlo fuori paradossalmente non conveniva agli americani...
Maya, giovane ufficiale, armata d'intuito e di una determinazione dura a morire, trova l'ago nel pagliaio e costringe la CIA, ad intervenire, ma viene lasciata sola come nel prevalente maschilismo che non ricosce il merito alle donne, a, scaldarsi con le proprie lacrime...
Un film che non può essere candidato a Oscar, ma che serve a far capire alla società attuale i giochi del politichesi a danno di tutti!
Lorenzo Pontiggia il Poeta marylory
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federick supertramp
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martedì 12 febbraio 2013
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dieci anni di cronaca moderna.
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Sarà ancora la regista californiana Kathryn Bigelow ha strappare dalle mani di Quentin il premio oscar per il miglior film? Già, perchè nel 2009 la pellicola "The Hurt Locker" vinse, immeritatamente, la statuetta proprio davanti al geniale "Bastardi Senza Gloria" diretto da Tarantino. Si potrebbe pensare che sia di parte e preferisca il nuovo spaghetti western "Django Unchained", ma non è così. Questa volta la BIgelow si è davvero superata tornando a raccontare un pezzo di storia moderna con una cronaca davvero dura e reale.
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Sarà ancora la regista californiana Kathryn Bigelow ha strappare dalle mani di Quentin il premio oscar per il miglior film? Già, perchè nel 2009 la pellicola "The Hurt Locker" vinse, immeritatamente, la statuetta proprio davanti al geniale "Bastardi Senza Gloria" diretto da Tarantino. Si potrebbe pensare che sia di parte e preferisca il nuovo spaghetti western "Django Unchained", ma non è così. Questa volta la BIgelow si è davvero superata tornando a raccontare un pezzo di storia moderna con una cronaca davvero dura e reale. Il film ruota tutto attorno alla protagonista Maya e alla sua storia di agente Cia dall' 11 settembre 2001, giorno dell'attcco alle torri gemelle, fino al 2 maggio 2011, giorno della cattura di Bin Laden. Si potrebbe presagire che ci siano molte analogie con il precedente film della regista ma in realtà Zero Dark Thirty è decisamente superiore in tutta la sua complessità. Strutturato davvero bene il film segue binari ben precisi grazie anche a un ottima sceneggiatura di Mark Boal e a una strabiliante interpretazione di Jessica Chastain meritevole senz'ombra di dubbio del premio Oscar alla migliore attrice protagonista.
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montana92
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lunedì 11 febbraio 2013
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la bigelow fa ancora centro!
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Kathryn Bigelow si conferma ancora una volta la miglior regista donna in circolazione , e riesce ad essere padrona con questo genere di film.
Dopo The Hurt Locker, la regista americana fa ancora centro! Una capolavoro sulle indagini che portano all'uccisione di Osama Bin Laden, in 2 ore e mezza che non si sentono per niente!
Speriamo bene per gli oscar!
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carro
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lunedì 11 febbraio 2013
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veramente "zero e dark"
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Ho visto Zero Dark Thirty perché mi sono "fidato" delle recensioni del Forum. in futuro starò più attento. Sono rimasto profondamente deluso perché: non aggiunge niente di nuovo a TUTTO quello che già sapevamo, incluse le torture, già documentate; i dialoghi sono da soap opera; gli attori scarsissimi; non c’è patos; questo film non ti dà emozioni; non è un documentario, vuole essere un Film ma è fatto veramente male; il montaggio è, a mio parere, sbagliato. Tutte le persone che erano a cinema sono rimaste molto deluse. Che questo film possa vincere un Statuetta nutro profondi dubbi.
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ludwigvan
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lunedì 11 febbraio 2013
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ottimo film
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Ottimo Film, tensione alta, ritmo, suspense, niente esagerazioni
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brian77
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domenica 10 febbraio 2013
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distinguo...
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Grandissima regia, peccato parli di un argomento poco interessante. "The Hurt Locker" era ben altra cosa!
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federick supertramp
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domenica 10 febbraio 2013
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dieci anni di cronaca moderna.
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Sarà ancora la regista californiana Kathryn Bigelow ha strappare dalle mani di Quentin il premio oscar per il miglior film? Già perchè nel 2009 la pellicola "The Hurt Locker" vinse, immeritatamente, la statuetta proprio davanti al geniale "Bastardi Senza Gloria" diretto da Tarantino. Si potrebbe pensare che sia di parte e preferisca il nuovo spaghetti western "Django Unchained", ma non è così. Questa volta la BIgelow si è davvero superata tornando a raccontare un pezzo di storia moderna con una cronaca davvero dura e reale. Il film ruota tutto attorno alla protagonista Maya e alla sua storia di agente Cia dall' 11 settembre 2001, giorno dell'attcco alle torri gemelle, fino al 2 maggio 2011, giorno della cattura di Bin Laden.
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Sarà ancora la regista californiana Kathryn Bigelow ha strappare dalle mani di Quentin il premio oscar per il miglior film? Già perchè nel 2009 la pellicola "The Hurt Locker" vinse, immeritatamente, la statuetta proprio davanti al geniale "Bastardi Senza Gloria" diretto da Tarantino. Si potrebbe pensare che sia di parte e preferisca il nuovo spaghetti western "Django Unchained", ma non è così. Questa volta la BIgelow si è davvero superata tornando a raccontare un pezzo di storia moderna con una cronaca davvero dura e reale. Il film ruota tutto attorno alla protagonista Maya e alla sua storia di agente Cia dall' 11 settembre 2001, giorno dell'attcco alle torri gemelle, fino al 2 maggio 2011, giorno della cattura di Bin Laden. Si potrebbe intuire che ci siano molte analogie con il precedente film della regista ma in realtà Zero Dark Thirty è decisamente superiore in tutta la sua complessità. Strutturato davvero bene il film segue binari ben precisi grazie anche a un ottima sceneggiatura di Mark Boal e a una strabiliante interpretazione di Jessica Chastain meritevole senz'ombra di dubbio del premio oscar alla migliore attrice protagonista.
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