elgatoloco
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martedì 12 ottobre 2021
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non un fiilm sull''identità, ma un"embrassons nous"
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"IDentitiy Thief"/Seth Gordon, soggetto di Jerry Esten e Craig Mazin, screenplay solo del secondo, 2012)ci parla di un tranquillo funzionario impegnato a mantenere la famiglia(terzo figlio in arrivo)che, avendo un nome"unisex"si trova a vedersi subata l'identità da una donna, pluripregiudicata che vive in un altro Stato(Florida, lei, Colorado lui), con conseguente disastro sul piano giudiziario e anche complessivamente umano, Dopo varie traversie, la raggiunge e la obbliga a seguirlo nella sua città, anche per farle confessare tutto e per presentarla al suo capo, quanto al lavoro e alla sua famiglia, per spiegare che con la grassa donna "scandalosa"non ha compiuto nulla di cui debba vergognarsi davanti alla moglie e alla famiglia.
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"IDentitiy Thief"/Seth Gordon, soggetto di Jerry Esten e Craig Mazin, screenplay solo del secondo, 2012)ci parla di un tranquillo funzionario impegnato a mantenere la famiglia(terzo figlio in arrivo)che, avendo un nome"unisex"si trova a vedersi subata l'identità da una donna, pluripregiudicata che vive in un altro Stato(Florida, lei, Colorado lui), con conseguente disastro sul piano giudiziario e anche complessivamente umano, Dopo varie traversie, la raggiunge e la obbliga a seguirlo nella sua città, anche per farle confessare tutto e per presentarla al suo capo, quanto al lavoro e alla sua famiglia, per spiegare che con la grassa donna "scandalosa"non ha compiuto nulla di cui debba vergognarsi davanti alla moglie e alla famiglia. Dopo un autentico, piccolo"cavlario"tutto va bene e si avvia verso uno scontato(invero sì)"Happy End". Decisamente ben recitato e ben diretto da Seth Gordon, il film, che vede protagonisti Jason Bateman e Melissa McCarthy, ha in denintiva, come anche "Horrible Bosses", di un anno prima e semproe con la regia di Gordon e l'interpretazione di Bateman, una storia di comprensione ex post per chi è orfano(a.in questo caso)e ha avuto una vita difficile, anche se poi ha condotto una vita criminale: la"ladra d'identità"diviene simpatica alla moglie e alle figlie bambine dell'umo. un"embrassons-nous"in epoca ancora Obamiana. dunque quando erano al potere i"Democrats", pur se comunque Hollywood èp sempre stata un baluardo di libertà e in parte di opppsizone anche verso il Grand Old Party, come dimostra anche l'espreienza, ancora recente, dlela presidenza Trump, anche se a quesot propostio ci sarebbe molto da dire. Diciamo cos^. regista e interpreti(dove la MCCarthy , qui imbruttita ad hoc, gioca il ruolo"forte"dello"Zanni", per dirla in temrini di commedia dell'arte)sono decisamente superriori alla sceneggiatura che devono realizzare e risultano superiori alla"storielle"che devono interpretate, dove il gap è sempre assolutamente chiaro e visibile El Gato
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ultimoboyscout
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domenica 13 dicembre 2015
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alla riconquista della propria identità.
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E' stata una grandissima sorpresa negli States, 35 milioni di dollari di budget e incassi quadrupli. Il problema è semmai un altro, il solito: il prodotto non è facilmente esportabile all'estero, perchè ogni paese preferisce i propri comici e la propria comicità, altrimenti non si spiegherebbe perchè fuori dai confini nazionali i vari Sandler, Carell e Farrell (giusto per fare qualche nome) vengano regolarmente ignorati o quasi. Dirige con saggezza Seth Gordon, quello di "Come ammazzare il capo...e vivere felici", che racconta della truffatrice Diana, una chiassosa, petulante ed irresistibile Melissa McCarthy, maestra nel clonare carte di credito che vuole passare per Sandy Patterson, il mite e assennato Jason Bateman, ma l'impresa si rivelerà più complicata del solito perchè lui è un vero osso duro.
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E' stata una grandissima sorpresa negli States, 35 milioni di dollari di budget e incassi quadrupli. Il problema è semmai un altro, il solito: il prodotto non è facilmente esportabile all'estero, perchè ogni paese preferisce i propri comici e la propria comicità, altrimenti non si spiegherebbe perchè fuori dai confini nazionali i vari Sandler, Carell e Farrell (giusto per fare qualche nome) vengano regolarmente ignorati o quasi. Dirige con saggezza Seth Gordon, quello di "Come ammazzare il capo...e vivere felici", che racconta della truffatrice Diana, una chiassosa, petulante ed irresistibile Melissa McCarthy, maestra nel clonare carte di credito che vuole passare per Sandy Patterson, il mite e assennato Jason Bateman, ma l'impresa si rivelerà più complicata del solito perchè lui è un vero osso duro. Si tratta della classica farsa degli equivoci che vede Bateman on the road per recuperare la propria identità e impedire alla truffatrice di spendere ancora i propri soldi. La coppia di comici sembra funzionare piuttosto bene, tanto che Universal Pictures ha in mente un sequel o comunque di riportare sul grande schermo l'accoppiata vincente. L'idea geniale è stata quella di impedire a due Sandy Patterson di salire a bordo dello stesso aereo, è il punto di rottura della storia che innesca il viaggio in macchina dei due protagonisti attraverso gli USA che si rivelerà più interessante (per lo spettatore, non per il vero Sandy) del previsto. Quindi la coppia Bateman-McCarthy funziona, il film meno, la formula è più o meno quella di "Parto col folle" con digressioni crime e una sceneggiatura che carica troppo ma non approfondisce nulla. La premessa è interessante e divertente, ma Gordon la abbandona quasi subito in favore del road movie con punte di azione e gag in stile anni '80. Peccato davvero, l'inizio è più che promettente ma il dipanarsi della storia è piuttosto deludente.
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liuk!
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sabato 5 aprile 2014
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pochezza
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Premetto che non amo assolutamente la McCarthy e la sua sboccataggine, il film é debole, una commedia senza battute, senza scene divertenti, dove si salva solo Bateman, uno specialista del genere.
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maxdad
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giovedì 2 gennaio 2014
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guardabile, senza troppe aspettative
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La trama del film è banale, e se in una commedia può non essere un difetto, il punto è che non fa ridere.
I personaggi eccessivamente stereotipati non convincono, e il tutto è intreso di una componente surreale che può risultare fastidiosa.
E' vero anche che a mio avviso resta un film guardabile, senza però troppe aspettative.
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pensierocivile
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lunedì 7 ottobre 2013
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due pesi, un pessimo film
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La commedia “scostumata” USA di questi tempi, subisce da un lato, l'attacco della volgarità più estrema e dall' altro, non meno temibile e dannoso, quello del moralismo. Seth Gordon con IO SONO TU, prova a riequilibrare i piatti della bilancia, andando leggero sulla volgarità, ma non rinunciando al moralismo, all'inno alla bontà e alla rinascita, tanto caro in America. Così, tutta la carica potenzialmente eversiva del personaggio di Melissa McCarthy, svanisce, si dilegua, per lasciar posto alla storia triste e “lacerante” della bambina abbandonata in tenera età senza un nome, che la vita ha trasformato in una sorta di bomba pronta ad innescarsi in qualsiasi momento. Il tutto addormentato da una sceneggiatura non proprio originale, con al centro il solito viaggio di “conoscenza” fra vittima e carnefice, scosso soltanto da voragini di credibilità, come la telefonata iniziale o il furto dell'identità del personaggio interpretato da Jon Favreau.
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La commedia “scostumata” USA di questi tempi, subisce da un lato, l'attacco della volgarità più estrema e dall' altro, non meno temibile e dannoso, quello del moralismo. Seth Gordon con IO SONO TU, prova a riequilibrare i piatti della bilancia, andando leggero sulla volgarità, ma non rinunciando al moralismo, all'inno alla bontà e alla rinascita, tanto caro in America. Così, tutta la carica potenzialmente eversiva del personaggio di Melissa McCarthy, svanisce, si dilegua, per lasciar posto alla storia triste e “lacerante” della bambina abbandonata in tenera età senza un nome, che la vita ha trasformato in una sorta di bomba pronta ad innescarsi in qualsiasi momento. Il tutto addormentato da una sceneggiatura non proprio originale, con al centro il solito viaggio di “conoscenza” fra vittima e carnefice, scosso soltanto da voragini di credibilità, come la telefonata iniziale o il furto dell'identità del personaggio interpretato da Jon Favreau. Impossibile trovare un pregio, forse nell'interpretazione della McCarthy, comunque ormai un clichè.
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viaggiatore77
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lunedì 19 agosto 2013
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io so chi sono
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Simpatica commedia forse riuscita a metà. Il personaggio interpretato da Melissa McCarthy nella prima parte è eccessivamente grottesco al punto di suscitare fastidio anziché divertimento e alcune scene sono condite di volgarità evitabili. Ad un certo punto però la protagonista si fà più seria, al contatto con la realtà, e la commedia diventa più brillante, ricalcando la comicità delle classiche commedie "on the road" caratterizzate da un susseguirsi di situazioni bizzarre. Nel finale emergono buon sentimento e morale; "la famiglia come punto di riferimento", "fai la cosa giusta", "cerca di conoscere meglio una persona oltre la corteccia".
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giove74
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sabato 17 agosto 2013
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carino
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Che fare se qualcuno ti ruba l'identità e spende e spande a tua insaputa?Un film sul furto di dati, anche se il protagonista elargisce troppo facilmente e frettolosamente i dati alla presunta operatrice....un susseguirsi di momenti di riflessione e momenti tragicomici....nel complesso scorre via e ti fa anche riflettere...
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francesco monteleone
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martedì 13 agosto 2013
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gli americani non sanno farci ridere più
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All’uscita del cinema avremmo voluto incontrare Seth Gordon, il regista di questo ‘mattone’, e saettarlo con le scorze di cocomero che una volta si gettavano civilmente a mare. Per dimostragli la stima in un modo concreto, non a parole, e per pregarlo di sospendere la sua attività di cineasta, per qualche tempo. L’autore che ha incassato 200 milioni di dollari con 'Come ammazzare il capo e vivere felici' si è goduto il colpo fortunato, ma è anche rimasto chiuso dietro la serranda della vita, smarrendo la suscettibilità al cambiamento. La commedia intitolata ‘Identity thief’, dopo una peristalsi grammaticale è stata tradotta ‘Io sono tu’ (il complemento predicativo non dovrebbe essere ‘te’?).
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All’uscita del cinema avremmo voluto incontrare Seth Gordon, il regista di questo ‘mattone’, e saettarlo con le scorze di cocomero che una volta si gettavano civilmente a mare. Per dimostragli la stima in un modo concreto, non a parole, e per pregarlo di sospendere la sua attività di cineasta, per qualche tempo. L’autore che ha incassato 200 milioni di dollari con 'Come ammazzare il capo e vivere felici' si è goduto il colpo fortunato, ma è anche rimasto chiuso dietro la serranda della vita, smarrendo la suscettibilità al cambiamento. La commedia intitolata ‘Identity thief’, dopo una peristalsi grammaticale è stata tradotta ‘Io sono tu’ (il complemento predicativo non dovrebbe essere ‘te’?). I portavoce del marketing l’hanno presentata come ‘strapiena di risate’; a noi è sembrata un fatuo esibizionismo di banalità e di gag marcite in tante vecchie pellicole. Seth ha richiamato Jason Bateman a fare da protagonista. Scelta altruistica, perché l’attore con gli zigomi surgelati, ora ha migliorato la sua mimesi e riesce a fare addirittura tre facce differenti: ‘sveglio’, ‘addormentato’ e ‘fesso raggirato’. Inoltre, per peggiorare le prestazioni di questo sventurato personaggio è stata colpevolmente scelta Melissa McCarthy che aveva già grattugiato la cotica con ‘Le amiche della sposa’, altro capolavoro di melmosa stupidità americana. Quelli che sanno i retroscena dicono che l’attrice con addosso 90 kg. di grasso sconveniente, sia stata scritturata al posto di un panurgo, per far ridere nelle vesti e sottovesti di una ladra ingorda, cinica, lussuriosa e impunita. Ma nessuno le ha spiegato come avrebbe dovuto recitare. Gli sceneggiatori, dovendo incrociare il bello e la bestia, hanno inventato un furto di dati fiscali con il quale la disadattata riesce a parassitare le carte di credito altrui. Questa è la grande intuizione comica. Il film ci fa piangere lacrime amare per il licenziamento di un onesto lavoratore, per l’inconsistenza delle protezioni bancarie americane, per l’incredibile miopia dei poliziotti del Colorado, per la solita storia della delinquente posteggiata in un orfanotrofio da genitori sconosciuti, per il messaggio finale che sincretizza ‘la giustizia è fatta’ e ‘crescete e moltiplicatevi’. Vorremmo sapere quando si ride in questa benedetta commedia; se gli americani fanno i milioni così facilmente Vincenzo Salemme dovrebbe trasformare Napoli in Los Angeles.
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asdrubale03
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lunedì 12 agosto 2013
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molto simpatico
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bella commedia non tanto volgare che ti fa passare una bella giornata
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 10 agosto 2013
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piacevole commedia americana per due ore di svago
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Siamo in presenza della classica commedia americana, con gags, battute, situazioni rocambolesche, inseguimenti, classiche scene della produzione cinematografica a stelle strisce.
Lo spunto del film è anche originale e di grande attualità: una ladra che ruba l’identità, ma soprattutto la carta di credito, di un promotore finanziario che vive e lavora quasi dall’altro capo degli Stati uniti.
Un promotore che vive la sua vita normale, sposato con due figlie, una vita senza eccessi, anzi, più alle prese con i problemi finanziari che altro, e che all’improvviso si trova alla prese con un mare di debiti e di guai dovuti appunto, alla clonazione della carta di credito.
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Siamo in presenza della classica commedia americana, con gags, battute, situazioni rocambolesche, inseguimenti, classiche scene della produzione cinematografica a stelle strisce.
Lo spunto del film è anche originale e di grande attualità: una ladra che ruba l’identità, ma soprattutto la carta di credito, di un promotore finanziario che vive e lavora quasi dall’altro capo degli Stati uniti.
Un promotore che vive la sua vita normale, sposato con due figlie, una vita senza eccessi, anzi, più alle prese con i problemi finanziari che altro, e che all’improvviso si trova alla prese con un mare di debiti e di guai dovuti appunto, alla clonazione della carta di credito.
Il film si regge quasi esclusivamente sulla bravura dei due attori principali: la 42enne Melissa McCarthy (Notte da leoni 3, le amiche della sposa, tre all’improvviso) nella parte a lei più congeniale, cioè quella comica e il bravo Jason Bateman (Cambio vita, come ammazzare il capo e vivere felici, Paul, Due cuori e una provetta, Tra le nuvole, Hancock, Juno e molti altri) nella parte della “spalla” nella coppia comica.
Da che mondo è mondo infatti, la comicità funziona solo se la coppia è formata da una persona seria e l’altra frivola.
Così è anche per “Io sono tu” dove la coppia, malgrado le antitesi, sembra funzionare.
I due si imbarcano in una serie di rocambolesche scene ed avventure, al limite dell’inverosimile tra inseguimenti, battute, killer che cercano di ammazzare lei, in susseguirsi di posti diversi, tra città boschi, paesini sperduti e tanto altro.
La trama si trasforma col passare del tempo, secondo il classico cliché americano, fornendo spunti diversi anche per la riflessione sull’animo umano.
Il film è piacevole e godibile: sicuramente da vedere per chi vuole passare due di relax e divertimento.
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