Girlfriend Boyfriend

A metà degli anni '80, quando a Taiwan vige la legge marziale, Aaron, Mabel e Liam formano un trio inseparabile: ad unirli la voglia di ribellarsi alle assurdità di un sistema scolastico para-militare e un'amicizia sincera e appassionata. Nel triangolo, però, si insinuano attrazioni reciproche, frustrate o non corrisposte: Mabel ama Liam, ma Liam ama segretamente Aaron. Situazione che porta alla rottura del trio, ma negli anni il destino fa incontrare di nuovo i percorsi dei tre.
You are the Apple of My Eye, fenomeno della scorsa stagione cinematografica in Asia, ha rappresentato in un certo senso il raccolto di quanto seminato negli anni dal melò taiwanese; non il film migliore, bensì il più furbo. L'attuale melò taiwanese è qundi fatalmente post-Giddens, non può fare a meno di tenere in considerazione quel modello. E così anche un Gf*Bf - altrimenti detto Girlfriend Boyfriend - ne riprende atmosfere e in parte situazioni. Le ambizioni di Yang Ya-che però si spingono molto più in là, cercando di abbracciare un contesto politico intricato come quello taiwanese in chiave queer, senza ricorrere a facili stereotipi o banalizzazioni del linguaggio. Pericolo che comincia a palesarsi nella seconda parte del (lungo) film, in cui Yang è vittima della volontà di ricollegare tutti i fili della narrazione e del destino dei tre, anche nel modo più forzato ed eccessivo. La storia dei tre deve quindi divenire necessariamente la Storia, qualcosa di esemplare e simbolico sotto ogni aspetto. Di qui la virata decisiva verso il melò per aggiungere gravità ai protagonisti, finendo per snaturarli almeno in parte. Notevole la prova dei tre attori, con Rhydian Vaughan che riprende in parte i tratti del gangster di Monga, oggetto di attrazione per ambo i sessi anche in quel caso, per un'opera che resta importante per inquadrare il gusto corrente del pubblico ma a cui avrebbe giovato un ridimensionamento di ambito ed enfasi. 